“Fonni: s’urthu”, orsi sardi e biellesi, il presente nel mito

partecipanti alla serata su nuraghe film

Sabato 21 febbraio, nelle sale del “Punto Cagliari” si e svolto il primo appuntamento del XVII ciclo di Su Nuraghe Film, rassegna che vede coinvolti i giovani che fan capo all’Associazione dei Sardi di Biella.
A presentare la serata, Marino Cau con il documentario “Fonni:S’Urthu”, opera di Ignazio Figus, messa a disposizione dall’I.S.R.E. (Istituto Superiore Regionale Etnografico) di Nuoro.
A fine serata, il dibattito con testimonianze di altri “orsi” dei carnevali sardi di cui alcuni dei presenti conservano memoria: “orsi” carnevaleschi si ritrovano, oltre che a Fonni, ad Atzara, Samugheo, Ula Tirso. Altri “orsi” appaiono inseriti in ambiente sacro, come le statue di maestosi plantigradi atterrati da leoni della facciata della chiesa parrocchiale di Ardauli (Oristano) e quello di marmo bianco che si ritrova all’interno del duomo di Cagliari, ai piedi del presbiterio a significare, secondo la lettura corrente, una delle quattro eresie debellate da Cristo, mentre un altro orso solitario fa capolino dalla facciata del transetto della cattedrale di Oristano.
Immancabile il rimando all’orso dello stemma di Biella, presente in quello di altri comuni della Provincia, in diverse fontane della Città, raffigurato in sculture anche in alta montagna, come al “Lago della Vecchia”. Conferme, anche nella simbologia dell’orso, di antichi legami tra le genti del mare e gli abitatori alpini.

Eulalia Galanu

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