Ulysses, a prescindere dalla provenienza e dal colore della pelle

Fabio Donato Saccu, al centro con papà e mamma, e alcuni partecipanti alla lezione di cinema

La sera di sabato 12 marzo, nelle sale del Punto Cagliari, Fabio Donato Saccu ha presentato «Ulysses», un documentario sull’attualissimo tema dell’emigrazione ambientato nella realtà urbana di Cagliari, film risultato vincitore della settima edizione del concorso AViSa, Antropologia Visuale in Sardegna, dell’I.S.R.E., Istituto Superiore Etnografico della Sardegna, che propone uno sguardo sulle culture presenti nell’Isola nel tempo presente.
Il nuovo appuntamento con le lezioni di cinema tenute da giovani di prima e di seconda generazione che Su Nuraghe di Biella popone “per conoscere la Sardegna attraverso il film d’autore”, ha visto la partecipazione di amici di famiglia Veneti e Sardi: il papà di Fabio, Carlo, è di Monselice (Padova) e la mamma Salvatorica Saccu, di Pozzomaggiore (Sassari).
Nel Biellese, oltre a immigrati sardi, siciliani e dell’Italia peninsulare, i Veneti – sebbene poco strutturati – formano la comunità etnica più numerosa: arrivati in gran numero come sfollati della Grande Guerra; a servizio nelle case di nobili e industriali; mondine in risaia; operai ed operaie nelle fabbriche, fino al nuovo massiccio arrivo dopo le alluvioni del Polesine nei primi anni Cinquanta del Novecento.
Ulysses – ha affermato Fabio durante la lezione di presentazione – è un doppio viaggio che ognuno di noi potrebbe o potrà percorrere, racchiuso in 30 minuti di pure emozioni, colori e amore, dove da un lato, grazie alla voce narrante di Francesco Orrigo, lo vivremo in senso metaforico tramite l’Odissea e, dall’altro, in senso più fisico, tangibile ed emozionale, grazie al nostro novello Ulisse, ragazzo brasiliano che – dopo molte problematiche, sacrifici, avventure – scopre e trova, grazie alla sua nuova famiglia, i colori, i profumi ma, soprattutto, l’amore vero che solo il popolo sardo e una regione come la Sardegna sono in grado di donarci e di accoglierci a prescindere dalla provenienza e dal colore della nostra pelle“.

Eulalia Galanu

Nell’immagine: Fabio Donato Saccu (al centro con papà e mamma) e alcuni partecipanti alla lezione di cinema

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