Da “Su Nuraghe” una paròla piemontèisa al mèis, Ottobre 2025, «Z» come «ZANZIÉ»

descrizione

Omaggio dei Sardi dell’Altrove alla terra di accoglienza, “omagià daj Sardagneuj fòra ’d Finagi” che fanno capo al Circolo culturale sardo “Su Nuraghe” di Biella – USEL è parola che accompagna il decimo mese dell’anno come si ritrova nella ricca produzione letteraria di “Tavo Burat”, Gustavo Buratti Zanchi

zanzié v.i. 1 prudere 2 [senso fig.] smaniare, avere un gran desiderio, una gran voglia 3anelare, aspirare || l’erbo ‘d sèiva e ‘d pera, arsëcchì su soa anma a la crosiera dij vent, a drissa contra ‘l cel n’ideja ‘d fojagi anté che ‘l sol e j’osèj a zanzìo ‘d desse ‘l randevò [Tavo] = l’albero di linfa e pietra, rinsecchito sulla sua anima al crocevia dei venti, drizza contro il cielo un’idea di fronde dove il sole e gli uccelli anelano a darsi convegno

Sergi Girardin (Sergio Maria Gilardino)

Nell’immagine: capolettera con figure fantastiche, Sacramentarium Episcopi Warmundi (Sacramentario del Vescovo Warmondo di Ivrea): fine secolo X, Ivrea, Biblioteca Capitolare, Ms 31 LXXXVI). Priuli Verlucca,1990, copia posseduta a Biella dal Comm. Mario Coda.

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