Presentazione libro al Museo di Pettinengo: “Quello stentato pane”, una storia biellese di migrazione e di riscatto sociale

Le memorie di Giuseppe Anice

Domenica 1° agosto alle 16,30, in frazione Gurgo di Pettinengo, di fronte al Museo delle Migrazioni – Cammini e storie di popoli, di via Fiume 12, Riccardo Pozzo racconterà il libro di Giuseppe Anice “Ero di Nessuno”, una storia biellese tra Otto e Novecento.

«Ero contento quando al mattino partivo con le vacche per il pascolo e la padrona, non avendo sottomano qualcosa da darmi come companatico, mi dava il solito pezzo di pane nero e un soldo (cinque centesimi) perché mi comprassi quel che volevo. Se ne trovavo, compravo i sunsin (residuo di grasso di maiale fuso) e mi regalavo una colazione da principe. Altrimenti mi aggiustavo con delle more o altri frutti selvatici che mangiavo col pane nero e, col soldo che risparmiavo, potevo comprarmi una pagnotta e mezza di pane bianco che per me, in quei tempi, era come mangiare una torta. Quando c’erano le prugne mature nell’orto, la padrona me ne dava sei o sette. Oppure delle pere, o un pomodoro, o due o tre cipolline col sale, pietanza questa di cui non ero per niente contento. Ma se per disgrazia facevo qualche smorfia, mi privava anche di quello, solo il pezzo di pane e via al pascolo, a piedi scalzi. Se pioveva mi mettevo un sacco sulle spalle e tutto andava bene lo stesso. Non ricordo di essere stato ammalato, ero sempre allegro e cantavo continuamente».Continua a leggere →

Bruino (To) consegna a Biella pietra per Nuraghe Chervu

Giunta comunale di Bruino con la pietra consegnata a Biella

Arriva da Bruino, città metropolitana di Torino, la pietra con inciso il nome della località e il numero dei Caduti durante la Prima Guerra Mondiale. Affidato per la consegna a un loro concittadino che lavora a Biella, sul ciottolo di fiume impiegato come stele è stato scolpito il nome della località e il numero dei Caduti.
Nel 2013, nella località piemontese che sorge alle porte di Torino è stato innalzato un monumento ai “Caduti senza Croce”, dedicato ai morti in guerra che non hanno mai avuto degna sepoltura: “Soldati, Marinai, Aviatori d’Italia ovunque caduti per la Patria, e che per non essersi potute recuperare le loro spoglie mortali, non sono ricordati ed onorati nei vari sacrari, ossari, mausolei, riquadri cimiteriali”.Continua a leggere →

Solidarietà all’Isola in fiamme. “Aiuto alla Sardegna incendiata”

il terrificante incendio del Montiferru

Il Circolo Culturale Sardo “Su Nuraghe” di Biella è vicino alla gente sarda che sta vivendo questo drammatico momento.
Abbiamo tutti negli occhi le immagini apocalittiche degli incendi che stanno devastando l’Isola e non possiamo rimanere inerti di fronte a questa sciagura.
La Sardegna è in ginocchio. Leggiamo sui social, “bruciano boschi, campi, animali, aziende e abitazioni. Vanno in fumo lavoro, sacrifici, certezze di migliaia di Sardi”.
Per questa ragione, Su Nuraghe ha avviato una raccolta di fondi, aperta a tutti coloro che vorranno testimoniare la loro vicinanza alla popolazione colpita.Continua a leggere →

“Sardigna tusa/Sardegna tosata” nella poesia di Roberto Canu

campagna sarda devastata dagli incendi

Martedì 31 agosto 2021, alle 21:00 ora italiana, ore 17:00 dall’altra parte dell’oceano, appuntamenti col Laboratorio Linguistico “Eya, emmo, sì: là dove il sì suona, s’emmo e s’eya cantant” per imparare a leggere e scrivere in lingua materna – incontri mensili tra il Circolo Culturale Sardo “Su Nuraghe” di Biella e il Circolo Sardo “Antonio Segni”, di La Plata (Argentina).

Si tratta di una riflessione ecologica sulla Sardegna attuale, con l’amarezza che mi pervade nel pensare a come potesse essere rigoglioso il suo ambiente naturale, prima che “l’animale-uomo” iniziasse l’opera di sfruttamento delle risorse ˗ in alcuni casi necessario, ma spesso senza alcuna lungimiranza ecologica ˗ e prima dell’ormai insanabile piaga degli incendi boschivi. Si dice che la Storia sia un ciclo e che la Natura saprà riprendersi o che magari “l’animale-uomo” avrà un ravvedimento. Non resta che sperarlo.Continua a leggere →

Il “mercato delle braccia” di Santhià nel 1907 nel civile Piemonte

Dea, Giuliano, Giuseppe e Ugo Anice, con Enos Pozzo

Domenica primo agosto alle 16,30, in frazione Gurgo di Pettinengo, di fronte al Museo delle Migrazioni – Cammini e Storie di Popoli, di via Fiume 12, nell’ambito della manifestazione Estate a Pettinengo, Riccardo Pozzo racconterà il libro di Giuseppe Anice “Ero di Nessuno”, una storia biellese tra Otto e Novecento. Seguirà “su cumbidu”, rinfresco – Dalle 14.30 alle 17.30 visite guidate gratuite al Museo delle Migrazioni.

La commovente autobiografia del trovatello Giuseppe Anice, esposto all’Ospizio di Biella il 2 giugno 1894 narra la trasformazione di un umile “vaccaretto” ad abile fornaio a Donato, poi emigrante e operaio in Francia, con i figli e l’adorata moglie Mariulìn, per tornare infine “scrittore” a Biella con l’obbiettivo di lasciare una testimonianza di vita ai suoi discendenti. Finalista al Premio Pieve nel 2014, il testo è stato pubblicato nel 2019 per i tipi di Effigi (Arcidosso – GR), grazie alla tenacia dell’antropologo Pietro Clemente, che ne firma la prefazione, la cura del linguista Mariano Fresta e l’impegno di Davide Porporato dell’Università del Piemonte Orientale, che ha scritto il saggio introduttivo. Concludono il libro i “ricordi di un nipote e di un pronipote” ossia del compianto decano dei giornalisti biellesi Mario Pozzo e di suo figlio Riccardo.Continua a leggere →