Domenica 1° agosto alle 16,30, in frazione Gurgo di Pettinengo, di fronte al Museo delle Migrazioni – Cammini e storie di popoli, di via Fiume 12, Riccardo Pozzo racconterà il libro di Giuseppe Anice “Ero di Nessuno”, una storia biellese tra Otto e Novecento.
«Ero contento quando al mattino partivo con le vacche per il pascolo e la padrona, non avendo sottomano qualcosa da darmi come companatico, mi dava il solito pezzo di pane nero e un soldo (cinque centesimi) perché mi comprassi quel che volevo. Se ne trovavo, compravo i sunsin (residuo di grasso di maiale fuso) e mi regalavo una colazione da principe. Altrimenti mi aggiustavo con delle more o altri frutti selvatici che mangiavo col pane nero e, col soldo che risparmiavo, potevo comprarmi una pagnotta e mezza di pane bianco che per me, in quei tempi, era come mangiare una torta. Quando c’erano le prugne mature nell’orto, la padrona me ne dava sei o sette. Oppure delle pere, o un pomodoro, o due o tre cipolline col sale, pietanza questa di cui non ero per niente contento. Ma se per disgrazia facevo qualche smorfia, mi privava anche di quello, solo il pezzo di pane e via al pascolo, a piedi scalzi. Se pioveva mi mettevo un sacco sulle spalle e tutto andava bene lo stesso. Non ricordo di essere stato ammalato, ero sempre allegro e cantavo continuamente».Continua a leggere →