Usanze biellesi e simboli da tutto il mondo: le marche da burro al Museo delle Migrazioni

Zangola e corona per marca da burro biellese

Museo delle Migrazioni, Cammini e Storie di Popoli di Pettinengo – Rete Museale Biellese – via Fiume, 12, visitabile tutte le domeniche dalle ore 14:30 alle ore 18:30 – Info e prenotazione: Idillio, 3343452685 – Ingresso libero

Insieme al pane, il burro è da secoli alla base dell’alimentazione dei popoli europei, e in particolar modo di quelli alpini, grazie agli allevamenti delle mucche che, ancora oggi, trovano riparo dalle temperature estive della pianura transumando in montagne attraverso migrazioni stagionali. Nel corso del tempo, tra le pratiche che si sono affermate nella preparazione del burro, c’è la sua marchiatura tramite rulli o marche che, oltre a imprimere un marchio di fabbrica, permettevano di decorare il burro con simboli religiosi di protezione e di buon auspicio.Continua a leggere →

Sindaci e Alpini della Lombardia e del Veneto consegnano a Biella pietra di memoria per Nuraghe Chervu

pietra di memoria per Nuraghe Chervu

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Mattinata di incontri istituzionali mercoledì 21 luglio 2021 a Palazzo Oropa – I sindaci dei comuni di Erve, Civate, Malgrate e Piovene ricevuti a Biella dal primo cittadino, Claudio Corradino, dal presidente di Su Nuraghe, Battista Saiu e dal fiduciario del Nucleo di Biella Brigata “Sassari”, Franco Fosci.

Il sindaco di Biella Claudio Corradino, con al suo fianco il presidente del Circolo Culturale Sardo Su Nuraghe, Battista Saiu – riporta la nota stampa del Comune di Biellaha ospitato i sindaci Giancarlo Valsecchi (Erve), Angelo Isella (Civate), Flavio Polano (Malgrate) e l’assessore Giovanni Pattanaro (Piovene Rocchette). Presenti Tommaso Vialardi di Sandigliano (presidente Nastro Azzurro Biella e Vercelli) e Mario Nasatti (presidente Nastro Azzurro di Lecco). Ospiti anche i gruppi alpini di Erve, Civate, Malgrate, Piovene e il Nucleo dell’Associazione Nazionale Brigata “Sassari” di Biella”, intitolata al capitano Emilio Lussu.Continua a leggere →

Museo delle Migrazioni, pomeriggio di festa a Pettinengo tra arte e musica

pomeriggio di festa a Pettinengo tra arte e musica

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Domenica 18 luglio 2021 – La splendida giornata di sole e l’aria fine di Pettinengo hanno favorito il bel pomeriggio di festa trascorso nello spazio antistante il Museo delle Migrazioni, Cammini e Storie di Popoli, di canton Gurgo, mettendo in collegamento le altre due realtà ecomuseali aderenti alla Rete Museale Biellese: Museo dell’Infanzia, Museo della sacralità dell’acqua e degli acquasantini.
Dal Museo delle Migrazioni inizia il percorso espositivo “Biellesi con la valigia, Fratelli tutti”, gigantografie che raccontano le migrazioni in uscita ed in entrata di Pettinengo, quello che a buon titolo è considerato il “balcone del Biellese”, con vista spettacolare che guarda verso la pianura.Continua a leggere →

Luglio – Casa Sardegna a Biella, i nuraghi verso l’UNESCO

Nuraghe Alvu, Pozzomaggiore

Da Biella, che nel corso del 2019 ha ottenuto il riconoscimento di “Città Creativa UNESCO”, l’appoggio al Comitato “La Sardegna verso l’UNESCO” affinché l’Isola con il suo patrimonio paesaggistico, archeologico, storico, artistico e culturale diventi patrimonio dell’umanità.

Scelte tra oltre 15.000 fotografie, 377 tessere a rappresentare tutti i comuni dell’Isola, compongono i dodici mosaici che illustrano Su Calendariu 2021 edito dal Circolo Culturale Sardo “Su Nuraghe” di Biella in collaborazione con la Fondazione di Partecipazione Nurnet – La rete dei NuraghiContinua a leggere →

Estate a Pettinengo, “Ero di nessuno” libro di Giuseppe Anice presentato al Museo delle Migrazioni

descrizione

Domenica primo agosto alle 16,30, frazione Gurgo di Pettinengo, di fronte al Museo delle Migrazioni, Cammini e Storie di Popoli, in via Fiume 12, nell’ambito della manifestazione Estate a Pettinengo, Riccardo Pozzo racconta il libro di Giuseppe Anice “Ero di Nessuno”, una storia biellese tra Otto e Novecento.

Si tratta dell’autobiografia del bisnonno del relatore, finalista al Premio Pieve Santo Stefano nel 2014.
Le memorie del Pépé, così era chiamato Giuseppe Anice dai famigliari perché era stato più di vent’anni in Francia, sono un sunto formidabile della storia del Novecento, vista dal basso.
«Solo raccontare dà senso alla vita, sottrae peso alla colpa» ha scritto Pietro Clemente, forse il maggiore esperto italiano di antropologia delle storie di vita e principale promotore della pubblicazione del libro, di cui firma anche l’introduzione.Continua a leggere →