Na paròla piemontèisa al mèis, aprile / avrìl, “S” come “Sfita”

Omaggio dei Sardi dell’Altrove alla terra di accoglienza, “omagià daj Sardagneuj fòra ’d Finagi”

incipit S, in Missale Magnum Festivum Domini Georgii ChallandiLa parola “sfita” in piemontese vuole dire “una punta di dolore”, una trafittura acuta, di solito nel costato e nell’addome, ma a volte anche nei tendini, soprattutto quelli delle spalle. Parola comunissima, dunque, e tanto più frequentemente usata quanto più si va avanti con gli anni e aumentano, ahimé, gli acciacchi della vecchiaia. Un dolore di tale tipo, percepito a fitte frequenti e lancinanti si dice dolor a sfite (ricordiamo che la vocale “o” nell’ortografia piemontese corrisponde al suono italiano “u” e quindi “dolore” in piemontese si legge come se fosse scritto “dulur”). Ma se questo è l’uso corrente di questo termine, ben altro impiego ne fanno i poeti del Novecento, come in questo struggente inno del nostro indimenticabile Tavo Burat (biellese, per chi se ne fosse scordato o avesse perse le precedenti parole di questa rubrica): bandiere sgardamlà da lanse drite ò lambèj d’un liston d’argent a sfite [Tavo] = bandiere lacerate da lance irte o brandelli d’un drappo d’argento trafitto.Continua a leggere →

“Echi tra storie”, sa Die de sa Sardigna tra Sassari e Biella

Echi tra le storie: un confronto di tradizioni

Si terrà il prossimo 27 Aprile 2021, alle ore 21:00, la conferenza del Prof. Tito Scarpa, dal titolo “Echi tra le storie: un confronto di tradizioni”, un viaggio alle radici della cultura e della tradizione sarda più antica.
L’evento è inserito tra gli appuntamenti per le celebrazioni di Sa Die de sa Sardigna, festa del Popolo sardo, istituita nel 1993 dal Consiglio della Regione Autonoma della Sardegna.
Ogni anno, il 28 aprile, Istituzioni e Associazioni sarde in Italia e nel mondo sono chiamate a celebrare la ricorrenza con incontri, dibattiti, concerti, iniziative culturali ed identitarie.
L’incontro, organizzato tra Sassari e Biella, sarà trasmesso in diretta streaming su Youtube a partire dalle ore 21:00.
Durante la serata, introdotta da Battista Saiu, presidente del Circolo Culturale Sardo “Su Nuraghe”, interverranno, oltre a Tito Scarpa, Alessandra Zedda e Quirino Zangrilli.Continua a leggere →

Da Zoagli a Biella pietra di memoria per Nuraghe Chervu

Fabio De Ponti e Alessandro Pioli

Verrà spedita a Biella la pietra di arenaria locale ricavata dalla precedente pavimentazione della “Piazza XXVII Dicembre 1943” di Zoagli, Città metropolitana di Genova. Inciso dall’artigiano zoagliese Fabrizio Turchi, un altro sasso di memoria, carico di storia locale va così ad arricchire il lastricato dell’area monumentale di “Nuraghe Chervu”. Una pietra di riuso sulla quale è stato inciso il nome del Comune e il numero dei suoi Caduti durante il Primo conflitto mondiale.Continua a leggere →

Aprile – Casa Sardegna a Biella, i nuraghi verso l’UNESCO

mosaico di nuraghi

Da Biella, che nel corso del 2019 ha ottenuto il riconoscimento di “Città Creativa UNESCO”, l’appoggio al Comitato “La Sardegna verso l’UNESCO” affinché l’Isola con il suo patrimonio paesaggistico, archeologico, storico, artistico e culturale diventi patrimonio dell’umanità.
Scelte tra oltre 15.000 fotografie, 377 tessere a rappresentare tutti i comuni dell’Isola, compongono i dodici mosaici che illustrano Su Calendariu 2021 edito dal Circolo Culturale Sardo “Su Nuraghe” di Biella in collaborazione con la Fondazione di Partecipazione Nurnet – La rete dei Nuraghi.
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Pietra del Piave a forma di cuore per “Nuraghe Chervu” di Biella

l'assessore del comune di Vidor, Mauro Miotto, e il consigliere comunale di Biella, Alessandro Vignola

Nei giorni scorsi, è stato consegnato a Biella “un sasso del Piave a forma di cuore, con indicato il nome del nostro Comune – Vidor – e il numero dei Caduti, 82, cioè il totale dei Caduti di Vidor e Colbertaldo, sia di morti in battaglia sia quelli successivamente per causa di guerra”. Con queste parole è stato postata sui social la notizia del passaggio a Biella di Mauro Miotto, assessore e imprenditore agricolo, con deleghe a agricoltura, turismo e gemellaggio del centro vitivinicolo in provincia di Treviso, accolto dal consigliere Alessandro Vignola, entrambi in fascia tricolore, a rappresentare i rispettivi comuni.
Anche dai luoghi delle trincee di allora, un’altra pietra di memoria va ad aggiungersi a quelle provenienti da altre parti d’Italia già posizionate nell’area monumentale di Nuraghe Chervu, incrementando il lastricato che, di giorno in giorno, meglio definisce quello che, negli intendimenti del Circolo Culturale Sardo biellese, dovrebbe diventare un monumento unico e partecipato dai Comuni italiani, edificato pietra su pietra, ciascuna delle quali racconta storie di sangue, di sacrificio e di eroi caduti durante il Primo conflitto mondiale.Continua a leggere →