Na paròla piemontèisa al mèis, ottobre / otóber: “O” come “Obada”

Omaggio dei Sardi dell’Altrove alla terra di accoglienza, “omagià daj Sardagneuj fòra ’d Finagi”

incipit O in Missale Magnum Festivum Domini Georgii ChallandiTra i termini poetici più frequenti nelle liriche de la bela scòla dij Brandé (1927) troviamo la parola “obada”. Il verso è tratto da una poesia di Tavo Burat, biellese, indubbiamente il più grande cultore del lessico ancestrale, studioso di testi piemontesi antichi e strenuo difensore del piemontese come lingua di poesia e di vita.
Ecco il verso: … (i) savoma bin lòn ch’as peul fé (an) largand al vent le nòste obade … [Tavo] = … sappiamo bene cosa si può ottenere liberando al vento le nostre ballate svegliarine …
La parola è « obada », alla lettera « alba », ma qui « canzone » o « serenata » che si cantava sotto la finestra della bella allo spuntar del sole, quando la stella di Lucifero svaniva. Tra le “obade” si annoverano le più belle liriche della poesia occitana e della poesia piemontese.Continua a leggere →

Alessandria dona a Biella una lastra per il monumento ai Caduti della Prima guerra mondiale

il Sindaco di Alessandria Gianfranco CutticaLa Città di Alessandria, per voce del suo Sindaco Gianfranco Cuttica di Revigliasco, aderisce al progetto per il completamento del monumento commemorativo dei Caduti della Prima guerra mondiale in corso di realizzazione presso l’area del Nuraghe Chervu di corso Lago Maggiore, alle porte di Biella.
Attraverso le ricerche effettuate dall’Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea in provincia di Alessandria “Carlo Gilardenghi” (ISRAL), basate principalmente sull’opera Militari caduti nella guerra Nazionale 1915-1918: Albo d’oro e sul sito internet ad essa dedicato, si è potuto appurare che i Caduti della Grande guerra nati nel territorio comunale di Alessandria furono 673. E proprio questo numero, sotto al nome del capoluogo piemontese, è stato inciso sulla pietra di riuso donata dal Sindaco Cuttica, seguendo le indicazioni dei promotori del progetto “Pietre della Memoria”, ovvero la Città di Biella e il locale Circolo Culturale Sardo Su Nuraghe, che prevede la realizzazione di un lastricato composto da pietre provenienti da tutti i Comuni d’Italia. La “pavimentazione”, tuttora in corso, si avvia a diventare uno dei monumenti ai Caduti più importanti del Paese.Continua a leggere →

Museo di Pettinengo: mani biellesi ricamano la Sardegna

Pettinengo, Museo delle Migrazioni, campionario di ricamo sardo realizzato da Lucia Allara Roan per costume di Desulo

Museo delle Migrazioni, Cammini e Storie di Popoli di Pettinengo – via Fiume, 12, visitabile domenica 11 ottobre dalle ore 14:30 alle ore 18:30 – Info e prenotazione: Idillio, 3343452685 – Ingresso libero.

Il Museo delle Migrazioni, Cammini e Storie di popoli di Pettinengo, aderente alla Rete Museale Biellese, oltre a essere uno spazio espositivo all’interno del quale sono esposte e raccontate le numerose traiettorie migratorie che hanno interessato il nostro territorio, è anche testimone del solido legame tra il Biellese e la Sardegna.
Tra i diversi allestimenti, quello a cura di Maria Martinero – dedicato alla storia della propria famiglia vissuta tra la Bürsch e la Sardegna – è forse il più carico dal punto di vista simbolico ed emotivo. L’arrivo in Sardegna della famiglia Martinero risale al 1883, quando il bisnonno paterno Giorgio, originario di Sassaia di Quittengo, parte per impiegarsi in lavori di impresa edile e di restauro, lasciando la famiglia nella Bürsch. Continua poi con il figlio Giovan Battista, che si trasferisce in Sardegna per perseguire le orme del padre. Nel 1907 torna a Sassaia per sposare Lucia Allara Roan e, nello stesso anno, partono insieme verso Sassari.Continua a leggere →

Saggezza popolare sarda e piemontese nei proverbi africani di padre Oliviero Ferro

È stato destinato a Cagliari il saveriano padre Oliviero Ferro, arrivato nell’Isola giovedì 10 settembre 2020 per svolgere il suo ministero. Isola che già conosce, avendo trascorso alcuni anni a Macomer e a Cagliari, dopo il compimento degli studi nel seminario a Novara e il suo apostolato a Salerno, a Gallico-Reggio Calabria e a Taranto.
Salutati i marittimi perlopiù Orientali, che fanno capo alla cappellania del Porto commerciale di Marghera, con lo stesso spirito missionario affronta ora la nuova destinazione, forte anche dell’esperienza africana svolta per oltre 13 anni nella Repubblica Democratica del Congo e in Camerun.
Prima di andare a lavorare in terra di missione – confida padre Oliviero – seguiamo dei corsi per imparare lingua, storia, usi e abitudini di genti e luoghi nuovi. In Sardegna, intendo mettere a frutto l’esperienza dell’incontro con l’altro attraverso contenuti di valore universale per arrivare al Vangelo, utilizzando sentenze sapienziali africane, che, inaspettatamente, dialogano con quelle presenti in Sardegna, in Piemonte e nel continente europeo. Culture che, nel Mediterraneo, si incontrano e che, in Sardegna, saranno veicolate con lo strumento linguistico parlato a Cagliari”.
Per questo, la traduzione in Sardo campidanese, affidata al Prof. Giulio Solinas di Quartu Sant’Elena, vede coinvolto in mirabile sinergia il Laboratorio Linguistico “Eya, emmo, sì: là dove il sì suona, s’emmo e s’eya cantant” del Circolo Culturale Sardo Su Nuraghe di Biella che – attraversando mari e oceano – riapproda ai pulpiti di Cagliari nella voce di un prete piemontese trasferito in Sardegna.Continua a leggere →

“A tie terra mia/a te terra mia”, nostalgia dei Sardi in poesia

Bortigali, Nuraghe Tintirriolos

In collegamento transoceanico tra Biella e La Plata (Argentina), la poesia di Nicola Loi verrà presentata martedì 27 ottobre 2020 alle ore 21:00 su piattaforma Google Meet.

Al pari della lirica greca – e di quella indoeuropea in generale -, la poesia sarda è sempre cantata. Ancora ai nostri giorni è improvvisata a “bolu” (a “volo”) nelle gare poetiche su palco, in cui i poeti si sfidano sviluppando temi assegnati a sorte poco prima dell’inizio della competizione. Come in quella greca, tra gli argomenti sorteggiati, la nostalgia, sentimento venato di malinconia verso un qualcosa che non c’è più e che si vorrebbe rivivere; impulso dell’animo verso passate esperienze di vita; reminiscenza di un evento; desiderio di tornare in un luogo del cuore, materiale o immateriale che sia.
La nostalgia del ritorno là dove si è nati, la propria terra, la patria, attraversa anche l’Odissea di Ulisse, spinto dal desiderio di tornare alla sua amata Itaca.Continua a leggere →