Da Rende a Biella una “pietra della memoria” per il monumento ai Caduti della Grande guerra

Pierpalo Iantorno, Marta Petrusewicz, Marcello Manna, Annamaria Artese, Marinella Castiglione, Domenico Ziccarelli

Continuano ad affluire a Biella le “pietre della memoria” destinate al monumento ai Caduti della Grande guerra, a Nuraghe Chervu

Anche Rende, in provincia di Cosenza, contribuisce alla costruzione del monumento ai Caduti della Prima guerra mondiale dell’area di Nuraghe Chervu, alle porte di Biella.
Accogliendo l’invito del Sindaco Claudio Corradino, la Città di Rende ha inviato a Biella una pietra di tufo con inciso il nome del Comune e il numero dei suoi soldati caduti, 116. La pietra, che andrà ad ampliare il già vasto lastricato inaugurato il 17 marzo 2019 presso l’area monumentale di Nuraghe Chervu, si aggiunge alle numerose già arrivate e in arrivo provenienti da tutta Italia. La “costruzione” del monumento è infatti affidata alla partecipazione condivisa di tutti i comuni italiani, a cui è stato chiesto ufficialmente di partecipare all’iniziativa ideata e promossa dal Circolo culturale sardo Su Nuraghe, di Biella.Continua a leggere →

“In dogni peràula chentza nada” – In ogni parola non detta

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Prossimo appuntamento martedì 28 luglio, ore 21:00 – videoconferenza con La Plata (Argentina) su piattaforma Zoom – Laboratorio Linguistico, “Eya, emmo, sì: là dove il sì suona, s’emmo e s’eya cantant”, organizzato dal Circolo Culturale Sardo di Biella in collaborazione con il Circolo sardo “Antonio Segni” di La Plata (Argentina), per imparare a leggere e scrivere in lingua materna.

Un’amara riflessione archeologica, e insieme “identitaria”, sulla Sardegna attuale, osservata durante i miei vari giri con la moto, in lungo e in largo.
Abbiamo avuto, nei millenni andati, durante quella che è detta “Età nuragica”, il glorioso status di una società organizzata, prospera, forte, e sicuramente solida ed unita, molto più di oggi.
In questi versi non ci son polemiche, recriminazioni né teorie storico-archeologiche, che lasciamo agli addetti ai lavori; ci sono soltanto dubbi, tormenti e domande sul chi, e sul cosa, siamo stati davvero.Continua a leggere →

Dopo una vita di lavoro a Biella, muore a Burcei Salvatore Frigau

Salvatore FrigauVenerdì 17 luglio 2020 è morto Salvatore Frigau, di 62 anni, di Burcei. Secondogenito, lascia nel dolore i fratelli Mario e Paolo.
Appoggiandosi al fratello maggiore arrivato l’anno prima, Salvatore era giunto a Biella nel 1979 per lavorare subito alla Filatura di Pollone: operaio tutta la vita tra casa e fabbrica, impiegato in diversi stabilimenti tessili biellesi. Nel cuore il sogno di molti, quello di poter far rientro, un giorno, nella amata Sardegna.
Da subito socio di Su Nuraghe, Salvatore frequentava solo per brevi momenti la quotidianità della vita associativa del Circolo, preferendo serbare tutte le sue energie per il lavoro. Poi, tre anni fa, finalmente, il ritorno al paese natale, pendolando tra la casa affittata a Sagliano Micca e quella acquistata a Burcei con i risparmi di un’intera vita di sacrifici.
Il sogno pareva realizzarsi con il contatto diretto con la terra, la vigna di famiglia abbandonata alla partenza, ora rigenerata, nella quale aveva messo a dimora anche tre giovani castagni. Qualche giorno fa, la tragica fine proprio in quella campagna, in solitudine, senza poter ricevere aiuto, con le vene falciate dalle lame del mezzo agricolo comprato da poco e con il quale stava fresando e rincalzando le viti e le giovani piante portate dal Biellese.

Battista Saiu

Poesia di Nicola Loi per l’Isola cancellata dalla cartina dell’Italia

cartina d'italia secondo gambero rosso

Prossimo appuntamento martedì, 28 luglio, ore 21:00 – videoconferenza con La Plata (Argentina) su piattaforma Zoom.

“Contos de bonu/Racconti di cose belle” è la nuova composizione di Nicola Loi di Ortueri (Nuoro) per il Laboratorio Linguistico, “Eya, emmo, sì: là dove il sì suona, s’emmo e s’eya cantant”, organizzato dal Circolo Culturale Sardo di Biella in collaborazione con il Circolo sardo “Antonio Segni” di La Plata (Argentina), per imparare a leggere e scrivere in lingua materna.
Fotografa una Sardegna reale che è nel cuore dei Sardi dell’Altrove e degli Isolani che la abitano, nei sogni e nelle fantasie di molti che quella terra vicina e lontana ad un tempo, vorrebbero raggiungere nonostante i mille ostacoli, primi fra tutti i collegamenti marittimi e navali.Continua a leggere →

Anno senza feste. “Ferida”, poesia di Tore Spanu per Su Nuraghe

Pozzomaggiore, festa di san Costantino

Prossimo appuntamento martedì, 28 luglio, ore 21:00 – videoconferenza con La Plata (Argentina) su piattaforma Zoom.

Curata in Italiano da Roberto Perinu e Battista Saiu, su indicazione dell’autore, la poesia “Ferida/Ferita” di Tore Spanu di Pozzomaggiore viene tradotta in Piemontese letterario, nella trasposizione dij Brandé, a cura di Sergi Girardin, di Caraglio (Cuneo), resa in Castigliano da Matteo Rebuffa, di Candelo (Biella). Una nuova composizione per il Laboratorio Linguistico, “Eya, emmo, sì: là dove il sì suona, s’emmo e s’eya cantant”, organizzato dal Circolo Culturale Sardo di Biella in collaborazione con il Circolo sardo “Antonio Segni” di La Plata (Argentina), per imparare a leggere e scrivere in lingua materna.Continua a leggere →