Sardi di Biella on-line alla Festa di Sant’Efisio di Cagliari e Nora

Biella, mosaico con immagini delle Donne del grano per la festa di Sant'Efisio

Sabato 20 giugno, ore 21:00, Chiostro San Sebastiano – Festa sarda a Biella con “Sos Istentales in concerto” – pandemia permettendo.

Ieri, domenica 3 maggio 2020, si è svolto da Cagliari a Nora l’annuale pellegrinaggio per la festa di Sant’Efisio, massimo patrono della città.
In ringraziamento per la fine della pestilenza, che flagellò l’Isola nel 1656, da 364 anni si svolge una delle processioni più importanti ancora attive nel continente europeo, con un corteo di migliaia di persone in abiti tradizionali, giunte da ogni parte dell’Isola: gente alle finestre e sulla soglia di casa a salutare con getto di fiori il passaggio del santo, tradizionale “arramadura”, infiorata, con quintali di petali sparsi a terra. La processione raggiunge il suo apice nella piazza prospiciente il palazzo comunale, prima del cambio del mezzo di trasporto del seicentesco simulacro, che va verso Nora, luogo del martirio risalente alla fine del III secolo d. C., nell’Isola che diventava cristiana.Continua a leggere →

Terra Amada/Terra amata, i Sardi di Biella per sa Die 2020

Martedì 26 maggio, ore 21:00, appuntamento con il Laboratorio linguistico sardo-piemontese-castigliano – collegamento transoceanico con il Circolo sardo “Antonio Segni” di la Plata (Argentina) – Tra i testi, la poesia Terra amada di Nicola Loi di Ortueri (Nuoro), scritta in occasione di Sa Die de sa Sardigna 2020.

descrizioneAmore e odio.
“Amore e odio”, come diceva Catullo, “odi et amo”: il sentimento che vorrebbe perfetta l’amata, perché per lei, e da lei, si vuole tutto; il sentimento che gioisce e teme, nello stesso tempo.
E, la nostra Terra, la nostra amata, ha tutto. Ha tutti i tesori, Lei stessa è il tesoro: feste, cibi, bellezze, eroi. Tutti doni che temiamo di poter perdere.
Quella del 28 di Aprile è la festa per la nostra Amata, quella per cui i campanili suonano, in memoria: perché la memoria conservi tutti i doni che sono la Terra.
Amata, certo, e quanto, e anche maleitta maledetta, perché l’amore soffre, patisce proprio quando Lei promette, offre, dona tutto ciò che ha; e, nel contempo, lo nega, lo rifiuta, se ne ritrae o così sembra fare al nostro cuore fragile e timoroso di perdere tanto dono.
Nel cuore, dove Lei abita, la Festa è il luogo sereno e pacificato, ove tutte le lotte, tutti i timori, tutte le inquietudini cessano e si dissolvono. Lì c’è la gioia ininterrotta dell’amore sereno.Continua a leggere →

Sa Die 2020: alle finestre di Biella, Bandiera sarda e Tricolore divenuto italiano

bandiere esposte alle finestre biellesi il 28 aprile per Sa Die 2020

Sabato 20 giugno, ore 21:00, Chiostro San Sebastiano – Festa sarda a Biella con “Istentales in concerto” – Domenica 21 giugno, ore 10:30, Basilica San Sebastiano, Missa Majore cantata in sardo – ore 12:00, cerimonia a Nuraghe Chervu – ingresso libero – pandemia permettendo.

La giornata di martedì (28 Aprile 2020), con le sue incertezze climatiche a rendere meno pesante la forzata clausura, è stata per i Sardi di Biella occasione di rinsaldare i legami con la terra di origine.
L’esposizione della bandiera dei Quattro Mori è il segno visivo di partecipazione alla festa nazionale del Popolo sardo “Sa Die de sa Sardigna”. Sui gruppi di chat attivati da Su Nuraghe, compaiono fotografie per cercare di superare questo difficile periodo, mantenendo e sollecitando legami di solidarietà, di appartenenza e di vicinanza.
Significativa partecipazione e creatività si sono intrecciate, ad esempio, nel caso di un sardo di seconda generazione, che, sprovvisto di bandiera sarda, ha autoprodotto l’importante insegna con la stampante del suo PC, facendosi poi ritrarre sul balcone di casa con “sa berritta” in testa e in mano la sua bella bandiera, affiancata al Tricolore italiano.Continua a leggere →

“Sa Die 2020” in videopoesia tra Biella e La Plata (Argentina)

laboratorio linguistico sardo-piemontese-castigliano

Martedì 26 maggio, ore 21:00, appuntamento con il laboratorio linguistico sardo-piemontese-castigliano

Il 28 aprile, “Sa Die de sa Sardigna”, “Il giorno della Sardegna”, è la festa per il Popolo sardo che vuole ricordare i moti antifeudali del 1794. In questa occasione, l’appuntamento linguistico mensile organizzato dal Circolo Sardo di La Plata “Antonio Segni” e dal Circolo Culturale Sardo di Biella “Su Nuraghe”, è stato dedicato al tema della ricorrenza con lettura di opere di poeti contemporanei al fine mantenere e tramandare cultura e identità.
L’incontro telematico ha visto anche la partecipazione della ventiquattrenne Alice Fara, destinataria di una delle poesie in programma, appositamente composta da Tore Spanu, quale augurio per il difficile intervento chirurgico che la giovane ha dovuto subire. Ed è stato il poeta stesso, in collegamento diretto dalla Sardegna, a leggere i versi a lei dedicati: un inaspettato abbraccio virtuale che ha attraversato il mare Tirreno e l’oceano Atlantico, passando per Biella, stringendo forte il cuore a tutti.Continua a leggere →

Bandiere sarde alle finestre biellesi per “Sa Die 2020”. La memoria delle cose

Giuseppe Sciuti

Il 28 aprile, i Sardi di Biella si uniscono ai conterranei che vivono in Sardegna per celebrare “Sa Die de sa Sardigna”, festa nazionale del Popolo sardo. Per l’occasione il presidente di Su Nuraghe, Battista Saiu, invita ad esporre anche alle finestre biellesi la bandiera dei Quatto Mori postando e condividendone le fotografie sui media dell’Associazione, e pubblica la poesia di Nicola Loi di Ortueri (Nuoro), appositamente scritta per l’occasione.

C’è, sempre, una memoria collettiva, che sta nelle cose e che va oltre le cose stesse.
Celebrare un avvenimento – in questo caso, Sa die, il nostro giorno della memoria, il 28 di aprile – significa fissarlo nel tempo e nello scorrere della vita, la nostra e quella di tutti.
La parola memoria vale pensare e non solo, semplicemente, ricordare: pensare, allora, e ricordare chi siamo: chi siamo stati, nel tempo – che è la storia comune a noi Sardi come popolo – e ricordare chi, adesso, siamo.
Il Poeta Nicola Loi lo sa bene, quando parla di gente fiera, soprattutto perché aggiunge in terra digna.Continua a leggere →