Laboratorio linguistico di Su Nuraghe: l’amicizia in poesia

Martedì 26 maggio, ore 21:00, appuntamento con il Laboratorio linguistico sardo-piemontese-castigliano – collegamento transoceanico con il Circolo sardo “Antonio Segni” di la Plata (Argentina) – Tra i testi, due poesie sull’amicizia di Nicola Loi di Ortueri (Nuoro), scritte per Su Nuraghe di Biella: “A unu amigu/a un amico” e “S’amigu bonu/l’amico buono”.

Quercus pubescensPietre del tempo

Noi siamo antichi. Discendiamo da stirpi fiere, di cui conserviamo e riconosciamo la memoria in quei valori che ci distinguono, ci individuano, ci premiano. Nel bene e nel male. Fierezza, onore, senso morale, lealtà e libertà: ma, soprattutto, amicizia e fedeltà alla parola data.
A volte, il nostro modo di essere, quel modo tutto nostro di porsi, può parere un’ostentazione; quasi un azzardo, una scommessa, che, purtroppo, si può anche perdere. Perché la nostra antichità ci porta ad essere venati di un oraziano italicum acetum, di un umorismo salace e arguto, che non sempre è capito da chi non è uno di noi. Perché – noi lo sappiamo bene -, da quell’umorismo, intriso di amarezza, sono sempre estranee la cattiveria e l’irrisione. Non è da noi. Nient’affatto! Perché la persona cui ci si rivolge, l’amico, è specchio fedele di quei valori che sono in ognuno di noi, valori che rimontano alla nostra antica ascendenza e che ad essa guardano e da essa traggono forza: siamo quello che i nostri antichi ci hanno fatti per essere.Continua a leggere →

Casa Sardegna a Biella, 300 anni di storia comune, Maggio

Sardi di Biella a Nuraghe Chervu

Nel 300° Anniversario dell’unione tra Piemonte e Sardegna, le immagini di Nuraghe Chervu, pubblicate in Su Calendariu 2020, edito dal Circolo Culturale Sardo “Su Nuraghe” di Biella, ci accompagnano con cadenza mensile tra pagine di storia locale e nazionale – Laboratorio linguistico di storia e di cultura sarda a Biella – Martedì 26 maggio, ore 21 in collegamento internazionale con il Circolo sardo di La Plata.

La Brigata “Sassari”, «Sa vida pro sa Patria».

In occasione della Grande Guerra, al fronte, nella lunga e logorante guerra di trincea, i Sardi, dopo secoli, trovarono nel simbolo dell’antico Regno sardo un’espressione d’identità e di unità nella Nazione Italiana, diventata la Patria più grande.Continua a leggere →

Fiori di sarda bontà sbocciano nel giardino di Su Nuraghe

Giardino di Su Nuraghe, mosaico di fiori condivisi al tempo del coronavirus

Attività sociale quotidiana messa in campo dal Circolo Culturale Sardo di Biella in tempo di pandemia – attivazione e potenziamento di social network – scambio di messaggi, condivisione di testi, immagini, video.

Con il protrarsi del confinamento domiciliare e la conseguente maggiore familiarizzazione con i diversi dispositivi informatici, si riconferma il grande cuore della comunità di Su Nuraghe attraverso gesti di mutuo appoggio, semplici e spontanei, favoriti dalle nuove tecnologie. Nell’impossibilità di incontrarsi, è la condivisione di immagini a fare da collante sociale: fotografie proiettate oltre l’ambito domestico, “postate” attraverso gruppi WhatsApp. Anche in questo caso, si manifesta quel tratto indicativo dei Sardi, sempre attenti verso l’altro – specie se in difficoltà – caratteristica bontà d’animo isolana, ben radicata anche all’ombra del Mucrone.Continua a leggere →

Maggio, una parola sarda al mese: B come BÉŁTURA

incipit B in Giampaolo Mele, Die ac NocteRadici e semantica delle parole sarde rivisitate mediante i dizionari delle lingue mediterranee (lingue semitiche, lingue classiche). Laboratorio linguistico di storia e di cultura sarda a Biella – Martedì 26 maggio, ore 21 in collegamento internazionale con il Circolo sardo di La Plata.

BÉŁTURA sass.; béltula gall.; bértula log. e camp. ‘bisaccia da cavallo’ (cfr. lat. averta ‘sacco da viaggio’). Per Wagner la forma sarda ha base nel latino, passando per una *avert-ula. Ma sbaglia. Il termine latino averta – peraltro diffuso nell’Italia meridionale – è mediterraneo, al pari di quello sardiano, il quale ha diretta ascendenza nel sum. bir ‘trinciare, to split’ + tul ‘pozzo’, col significato di ‘pozzo bipartito’. Chi conosce la forma della bértula, trova perfetta la figura sumerica. Ciascuna delle sacche della bisaccia in sardo si chiama giambéra.Continua a leggere →

Lingua materna in poesia tra Sardegna, Biella ed Argentina

Martedì 26 maggio, ore 21:00, appuntamento con il Laboratorio linguistico sardo-piemontese-castigliano – collegamento transoceanico con il Circolo sardo “Antonio Segni” di la Plata (Argentina) – Tra i testi, la poesia Damas cantede di Nicola Loi di Ortueri (Nuoro), scritta per Su Nuraghe di Biella.

Rosa seraphinii VivUna musica notturna
Il silenzio aiuta la musica, che, nel silenzio, risuona: lo riempie di sé.
E nel silenzio, notturno, si dispiegano canti, suoni e parole.
Il suono, pur rimanendo intero, pare dividersi e rifondersi, come le gocce che formano il mare; come le voci che formano un coro.
L’armonia – una – è il frutto di un’azione comune, cui tutti i suoni concorrono. I suoni, da soli, non hanno senso, sono gocce isolate nel vuoto; tutti insieme sono la corale… cui ognuno è fedele…, come le gocce del mare e le api. Così il Poeta Nicola Loi.
Ma, armonia non necessariamente è musica; e, comunque, non è solo musica. È anche l’accordo, la fusione tra cose e persone e, certamente, anche tra suoni. Dunque, prima di tutto, c’è l’unione, c’è la forza dello stare insieme. Questo è accordo: nella parola vibra il suono del latino cord-is, il cuore, cui si accede, con cui si suona, come appare dalla preposizione ad, verso.Continua a leggere →