Martedì 28 aprile, ore 21:00 , “Sa Die de sa Sardigna”, festa del Popolo sardo in collegamento on-line su Skype con il Circulo sardo “Antonio Segni” di La Plata – appuntamento col laboratorio linguistico per imparare a leggere e scrivere in lingua materna attraverso poesie di poeti contemporanei.
Agli emigrati, proprio così dice la poesia di Nicola Loi: a tutti coloro che hanno lasciato la patria; questo è il senso profondo del termine.
E’ vero che, noi sardi, in tutto il mondo ci siamo fatti onore, in tutto il mondo abbiamo portato la nostra anima sarda. Ma, l’anima sarda – pur vivissima nel cuore – è sempre e solo anima: la realtà non è mai uguale al sogno che ci pulsa nelle vene, e mai è la patria.
E’ vero che onore, serietà, abitudini ci fanno apprezzare; è altrettanto vero che la nostra amicizia ci distingue, è diversa; diversa perché in essa risuona la radice di amare: parola, quella sarda – amistade – vicinissima al latino; e legata, anche, al proprio contrario (nimistade). Ma, tant’è: questi siamo!
E’ vero, anche, che nel cuore sempre giace un senso di mancanza, di incompletezza, di lontananza: “cudd’arcanu trazu” (strazio dell’anima?), come ben dice il Poeta: lenito, questo senso doloroso, dall’uso della lingua, dei cibi, degli usi: che si mantengono anche coi figli che, talvolta, quella patria, quella madre Sardegna, non la conoscono.Continua a leggere →