Radici e semantica delle parole sarde, rivisitate mediante i dizionari delle lingue mediterranee (lingue semitiche, lingue classiche).
Laboratorio linguistico di storia e di cultura sarda a Biella
NÁRRE, nárrere log. ‘dire, raccontare, parlare, narrare’. Ha la stessa radice dell’it. narràre < lat. narrāre; quest’ultimo però è un verbo regolare; mentre narre appalesa un uso contorto e variato, tipico di un verbo le cui radici sono mal percepite. Si coniuga come i verbi in –áre ma presenta varie forme differenti: anzitutto l’infinito narre, da cui si estrae la radice na– che esprime all’ind. pres. nas (naras), nages, nana, nanta. Abbiamo poi le forme nanca, naki (composte da na-ki, congiunzione narrativa); l’ind. imperfetto fa navo; piuccheperfetto nesi, (naresi), (narzesi), (nelzei); imperativo na!, naḍi, (naraḍi), nemus, nage, nagemi!; congiuntivo nia, niemus; part. p. (narau), nadu, nau; gerundio nanno, (narenne), nenḍe, (nerzenḍe), nanḍe.Continua a leggere →