Beato Fra Nicola da Gesturi: uomo di poche parole

Bioglio, partecipanti alla Festa di Fra' Nicola da Gesturi

Sabato 8 giugno, presso la chiesa parrocchiale di Bioglio, si è celebrata la festa del Beato Nicola da Gesturi con la Comunità Parrocchiale e la Comunità Sarda di Biella.
Per meglio conoscere la figura del Beato vi proponiamo le parole di Padre Beppe Pireddu, che è stato Padre guardiano del convento dei Cappuccini di Cagliari e Vice postulatore della causa di Beatificazione di Fra Nicola. Padre Beppe ci fa riflettere “sull’eloquente silenzio” del Frate: “Quante parole dette e scritte dentro il nostro mondo d’oggi! Spesso sentiamo affermare: basta con le parole… ed è vero, il nostro vivere è fatto solo di parole, ma il silenzio dove abita?Continua a leggere →

Banduleris di Su Nuraghe a passeggio per Biella visitano cripta e antico battistero

descrizione

Prossimo appuntamento: Giovedì 20 giugno, ore 15:00, Banduleris a spasso per la città, partenza dalla sede di Su Nuraghe, in via Galileo Galilei, 11, con meta la palazzina liberty, sede dell’Hotel Bugella, in via Cottolengo – percorso di 4.800 metri.

Una parte della recente passeggiata dei “banduleris” di Su Nuraghe è stata dedicata alla visita dell’antico Battistero, risalente all’X-XI secolo. Edificio di piccole dimensioni, a pianta quadrata con quattro absidi semicircolari sormontate da semi cupole che esternamente conferiscono all’edificio un aspetto circolare. All’esterno, al di sopra di un tamburo di forma ottagonale si eleva una lanterna quadrangolare che reca in punta una croce di ferro risalente per alcuni ad epoca carolingia.
L’interno, semplice e spoglio con tracce di affreschi datato al Tredicesimo secolo, raffiguranti santi e una Madonna del latte, che, secondo l’illustrazione della dott.ssa Bellardone vengono fatti risalire al Quattordicesimo secolo, opera del cosiddetto Maestro di Oropa.Continua a leggere →

Incontro di comunità sarda e Bürsch a san Giovanni d’Andorno

Santuario alpino di S. Giovanni d'Andorno

La prima domenica di giugno, la comunità dei Sardi di Biella si è data appuntamento in Valle Cervo, presso il santuario di San Giovanni d’Andorno per partecipare con i Valligiani della Bürsch alla santa Messa festiva, la Missa Majore cantata in lingua sarda.
Accolti dall’officiante don Paolo Santacaterina, rettore del Santuario alpino, unico intitolato al santo precursore del Redentore, la celebrazione liturgica è stata animata delle “Voci di Su Nuraghe”, dirette da Roberto Perinu, coordinate da Giacomo Canu, con accompagnamento musicale di Valentina Foddanu.Continua a leggere →

Art Festival all’Aglietti di Cossato, piccoli protagonisti in scena

i ragazzi della classe V della Scuola Primaria Aglietti di Cossato

Mercoledì 5 giugno, con la complicità di un tempo meteorologico favorevole, le classi della scuola Primaria Aglietti hanno presentato il loro spettacolo. Tutte le classi hanno partecipato: le classi seconda e terza hanno ispirato le loro scenette ad una reinterpretazione di alcuni libri di Gianni Rodari, la classe quarta invece ha portato in scena alcuni personaggi famosi, difensori dei diritti umani, quali Rosa Park, Ghandi e Barak Obama.Continua a leggere →

Giugno, una parola sarda al mese: M come Malvasia

Radici e semantica delle parole sarde, rivisitate mediante i dizionari delle lingue mediterranee (lingue semitiche, lingue classiche). Laboratorio linguistico, di storia e di cultura sarda a Biella

incipit M, in Giampaolo Mele, Die ac NocteMALVASÌA è un vino dolce aromatico (e relativo vitigno). Fu il Boccaccio a introdurre il termine (oggi considerato italiano tout court) dal 1348. Ma intanto il termine viene rilevato anche nel latino medievale già un secolo prima. DELI sostiene, all’unisono con tutti gli altri linguisti, che Malvasia ha il nome del luogo da cui originariamente è provenuta (sic!). In pratica Malvasia è considerata la versione occidentale del gr. Monobasia (pr. Monovàsia), sito individuato in un approdo sulla costa orientale del Peloponneso. “Qualche dubbio, non ancora chiarito, è stato avanzato per il fatto che tutta la tradizione dichiara la malvasia come vino cretese” (DELI). Come vediamo, la questione è già complicata in partenza, ed i linguisti non fanno altro che rincorrere la strana diceria del porticciolo bizantino, consacrandola nonostante sia soltanto una vox populi, e nonostante che le notizie storico-geografiche divergano clamorosamente dal nome autoreferenziale.Continua a leggere →