Art Festival all’Aglietti di Cossato, piccoli protagonisti in scena

i ragazzi della classe V della Scuola Primaria Aglietti di Cossato

Mercoledì 5 giugno, con la complicità di un tempo meteorologico favorevole, le classi della scuola Primaria Aglietti hanno presentato il loro spettacolo. Tutte le classi hanno partecipato: le classi seconda e terza hanno ispirato le loro scenette ad una reinterpretazione di alcuni libri di Gianni Rodari, la classe quarta invece ha portato in scena alcuni personaggi famosi, difensori dei diritti umani, quali Rosa Park, Ghandi e Barak Obama.Continua a leggere →

Giugno, una parola sarda al mese: M come Malvasia

Radici e semantica delle parole sarde, rivisitate mediante i dizionari delle lingue mediterranee (lingue semitiche, lingue classiche). Laboratorio linguistico, di storia e di cultura sarda a Biella

incipit M, in Giampaolo Mele, Die ac NocteMALVASÌA è un vino dolce aromatico (e relativo vitigno). Fu il Boccaccio a introdurre il termine (oggi considerato italiano tout court) dal 1348. Ma intanto il termine viene rilevato anche nel latino medievale già un secolo prima. DELI sostiene, all’unisono con tutti gli altri linguisti, che Malvasia ha il nome del luogo da cui originariamente è provenuta (sic!). In pratica Malvasia è considerata la versione occidentale del gr. Monobasia (pr. Monovàsia), sito individuato in un approdo sulla costa orientale del Peloponneso. “Qualche dubbio, non ancora chiarito, è stato avanzato per il fatto che tutta la tradizione dichiara la malvasia come vino cretese” (DELI). Come vediamo, la questione è già complicata in partenza, ed i linguisti non fanno altro che rincorrere la strana diceria del porticciolo bizantino, consacrandola nonostante sia soltanto una vox populi, e nonostante che le notizie storico-geografiche divergano clamorosamente dal nome autoreferenziale.Continua a leggere →

Donne del filet preparano le statuine per il presepio delle migrazioni

donne del filet

Prima della pausa estiva, le donne del filet hanno iniziato un nuovo lavoro: vestire con abiti tradizionali alcune statuine per un grande presepe.
Mauro Zanella, socio del Circolo Su Nuraghe, lavora da anni ad uno splendido presepe meccanico, che ha montato nel suo garage e che arricchisce continuamente di nuovi sorprendenti particolari.
Questa meraviglia di ingegno e di pazienza il prossimo Natale sarà esposta nell’Oratorio dedicato a san Grato e sant’Eusebio situato, a Pettinengo, in frazione Gurgo.
Le donne del filet di Su Nuraghe stanno rivestendo le armature delle statuine, che Mauro ha dotato di testa, mani e piedi e fissate su una base, con gli abiti tradizionali delle nostre vallate e delle varie regioni d’Italia. Si tratta di confezionare abiti in miniatura che, secondo lo stile delle donne del filet, sono arricchiti da minuscoli ricami, ajour, pizzi, chiacchierino, macramé, alcuni presi dal baule della nonna ed altri realizzati per l’occasione.Continua a leggere →

Bioglio, festa di fra’ Nicola da Gesturi, incontro di Fede e cultura

Bioglio, fra Nicola da Gesturi, opera di Ilio BurruniSabato 8 giugno, a Bioglio, alle ore 18:00, durante la celebrazione prefestiva officiata dal parroco don Luigi Tajana verrà fatta memoria del Beato fra’ Nicola da Gesturi. In preghiera, accanto alla Comunità ecclesiale di Bioglio, i Sardi di Biella. Per l’occasione, le Donne del pane di Su Nuraghe hanno preparato il tradizionale pane dei santi: piccoli capolavori devozionali effimeri, corredati dell’immaginetta del Beato Nicola, con preghiere in lingua materna. Artisticamente lavorati, candidi, cotti a fuoco moderato, pani e immaginette verranno benedetti e distribuiti ai presenti alla fine della Santa Liturgia.Continua a leggere →

Migrazione di simboli nelle marche da burro biellesi al museo di Pettinengo

marche da burro biellesi

Museo delle Migrazioni, Cammini e Storie di Popoli , via Fiume, 12, Pettinengo – Aperto tutte le domeniche, dalle ore 15:00 alle ore 19:00 – Info e visite anche su prenotazione: Idillio, 3343452685 – Ingresso libero

All’interno del rinnovato allestimento del Museo delle Migrazioni, Cammini e Storie di popoli di Pettinengo, possiamo ritrovare alcune marche da burro in legno provenienti da diversi alpeggi biellesi, in grado di raccontare parte della storia e della memoria delle popolazioni valligiane locali. Provenienti dalla collezione di Pietro Foddanu, raccolti negli anni Sessanta del Novecento, i beni materiali in esposizione rivelano molteplici informazioni rispetto alla vita quotidiana e alle pratiche di fabbricazione originarie.Continua a leggere →