Apicoltori, “Su Nuraghe”, Istituto Tecnico Agrario e Città di Biella con Fondazione CRB in difesa delle api

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Oasi delle Api, “casiddos di Nuraghe Chervu”, di Biella è strumento di educazione ambientale – visite guidate gratuite a privati cittadini e a tutte le scuole che ne fanno richiesta (telefono Idillio: 334 345 2685).

Il maltempo di questi ultimi tempi aveva impedito, fino ad ora, la semina delle essenze mellifere messe a disposizione dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Biella nell’ambito del progetto +API-Oasi fiorite per la biodiversità ma, finalmente, venerdì 31 maggio l’Istituto ad indirizzo agrario “Vaglio Rubens”, con docenti, tecnici e allievi ha provveduto a decespugliare, arare e seminare lo spazio all’interno dell’area monumentale di “Nuraghe Chervu”, con l’adiacente Oasi delle api, dove sono presenti tre arnie all’interno di una gabbia di volo ad uso didattico.

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Da “Su Nuraghe” una paròla piemontèisa al mèis, Maggio 2024, “F” come “FAJA”

descrizioneOmaggio dei Sardi dell’Altrove alla terra di accoglienza, “omagià daj Sardagneuj fòra ’d Finagi” che fanno capo al Circolo culturale sardo “Su Nuraghe” di Biella – “FAJA” è la parola che accompagna il sesto mese dell’anno come la si ritrova in Elisa Revelli, in Gianrenzo Clivio, in  “Barba Tòni”, Barbo Toni Boudrìe e nella ricca produzione letteraria di “Tavo Burat”, Gustavo Buratti Zanchi.

Faja s.f. [mitol.] musa, fata || faja imortal [Revelli] = musa immortale || faja Lussa = fata pioggia || ch’am amnèissa an fàuda a le faje [Clivio] = che mi portasse in grembo alle fate || la facia nèira dla montagna ch’a m’ëstà dëdnans com una granda faja brun-a [Clivio] = la faccia nera della montagna che mi sta davanti come una grande fata bruna || a ‘l faje e ai duso a j’euj ch’a s-ciàiro ant ël top dël bòsch anmascà [Tavo] = alle fate e ai gufi agli occhi che vedono nel buio del bosco stregato ||Continua a leggere →

Giugno 2024, una parola sarda al mese: “N” come “NOTTE”

descrizioneRadici e semantica delle parole sarde rivisitate mediante i dizionari delle lingue mediterranee (lingue semitiche, lingue classiche). Laboratorio linguistico, di storia e di cultura sarda a Biella

NOTTE è termine logudorese ed anche italiano; vedi notti in sassarese. Indica la ‘fase buia del tempo di ventiquattr’ore’.

Dopo tanti anni che scrivo in questa rivista, sento il bisogno di esortare i lettori a scrivermi e a dialogare, anziché leggere e passare oltre, lasciandomi l’impressione di scarso interesse. I lettori più accorti dovrebbero aver capito che la metodologia della quale mi avvalgo nell’esaminare le parole sarde e mediterranee è diversa rispetto a quella usata dai filologi romanzi. Al riguardo posso far l’esempio delle navi di superficie e dei batiscafi: le une collegano planarmente porto a porto, gli altri si calano negli abissi e sono capaci di scendere al fondo della Fossa delle Marianne. Due tipi di scafi, ambedue utili ma aventi scopi diversi.

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Biella, 2 giugno 2024, issato il Tricolore a “Nuraghe Chervu”

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Domenica 2 giugno 2024, Biella celebra il LXXVIII Anniversario della nascita della Repubblica Italiana, con cerimonia ufficiale in Piazza Martiri della Libertà, che proseguirà poi nel cortile del Palazzo del Governo, alla presenza del nuovo Prefetto Elena Scalfaro. Poco prima, sul pennone centrale dell’area monumentale di “Nuraghe Chervu”, a cura del Nucleo biellese dell’Associazione Nazionale Brigata “Sassari”, intitolata al capitano Emilio Lussu, è stato stato issato il Tricolore, presenti il “Sassarino” fiduciario, Francesco Fosci, e il presidente di “Su Nuraghe”, Battista Saiu. Nei giorni precedenti, sono state eseguite le consuete opere di rasatura dell’erba tra le pietre del lastricato.

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Laboratorio linguistico transoceanico tra Sardi di Biella e di La Plata (Argentina)

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Martedì 28 giugno 2024, Il Circolo Sardo di La Plata “Antonio Segni” e il Circolo Culturale Sardo di Biella “Su Nuraghe” hanno tenuto l’incontro mensile online nell’ambito di un’altra edizione del laboratorio linguistico “Eya, emmo, sí: dove suona il sí, s ‘emmo e s’eya cantant”, con la presenza dei rispettivi presidenti Giovanna Signorini e Battista Saiu.

L’incontro è iniziato con la lettura di quattro poesie di Nicola Loi di Ortueri (Nuoro): autore che continua a sorprendere portando sulla scena, attraverso il ritmo della poesia sarda, temi contemporanei. In questa occasione quello dello sviluppo energetico nell’isola e la festa nazionale sarda “Sa Die de sa Sardigna” (il Giorno della Sardegna), celebrata lo scorso 28 aprile.

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