Ancora bambina lascia la sua Reggio Emilia per raggiungere Vallanzengo nel 1964. Terminarti gli studi, da subito va a lavorare in fabbrica come operaia tessile, concludendo la sua carriera lavorativa al Lanificio Botto Giuseppe di Vallemosso.
Madre di due figli, rimasta vedova, si accompagna con Gavino Pecorini, condividendo con lui l’amore per la Sardegna, dove si recherà regolarmente, trascorrendovi lunghe permanenze.
Durante i suoi rientri in Piemonte, partecipa alle attività proposte dal Circolo sardo di Biella. Per lei è lo specchio della Sardegna del cuore, dove avrebbe voluto trascorrere gli ultimi anni della sua vita. Poi il male, contro il quale ha lottato, assistita con amore dai figli e dalle persone che lei ha amato. Nel suo ultimo viaggio, le “Voci di Su Nuraghe” l’accompagneranno con canti in Limba.