Da sempre preghiera e poesia si intrecciano: cantillate, cantate, declamate o semplicemente recitate, a volte bisbigliate.
In questo filone ben si inserisce “Ave Maria”: sei quartine a rima alternata, inviate al Circolo Culturale Sardo di Biella. Composizioni quotidiane pubblicate sui social di “Su Nuraghe”; porta il numero 861.
Verrà inserita tra i testi del Laboratorio Linguistico “Eya, emmo, sì: là dove il sì suona, s’emmo e s’eya cantant”, incontri mensili tra il Circolo “Su Nuraghe” di Biella e il Circulo sardo “Antonio Segni” di La Plata (Argentina).
L’ode fa seguito a quella recentemente composta per la “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne”. Donne ferite da violenza, vuoi privata, sovente consumata dentro le mura domestiche, vuoi pubblica come quella inflitta a “Su Cristos chi as dadu su nadale/Il Cristo che hai fatto nascere”, a far soffrire “sa Mama santa funtana de lughe/la mamma santa fonte di luce”.