Da Abbasanta a Biella, una pietra che parla sardo

vasca di basalto

Un masso di basalto, “in pedra bia”, in “pietra viva”, scavato a bacino è stato donato dai pastori di Abbasanta (Oristano), alla comunità dei Sardi di Biella. Proviene dalle campagne del Centro Sardegna. Il luogo col suo toponimo, Abbasanta, “acqua santa”, rimanda alla sacralità dell’acqua. “L’Acqua è il bene più prezioso esistente sulla Terra, dal momento che solo là dove c’è acqua c’è vita“, ricorda papa Francesco nella recente enciclica Laudato sì, a significare la primaria importanza di questo elemento nella quotidianità dell’esistenza e nella spiritualità. Nel sacramento del Battesimo, l’acqua purifica, è fonte di vita e sepoltura con Cristo con il quale rinascere a nuova vita.
La vasca lustrale proveniente da Abbasanta è stata collocata nella chiesa di San Grato e Sant’Eusebio di Canton Gurgo a Pettinengo: sarà utilizzata per la somministrazione dei primi battesimi.
Grazie alla collaborazione di Su Cuntzertu abbasantesu, gruppo locale di canto a “tenore”, segnatamente al presidente Felice Cau, “sa oghe”, la voce solista e a Franco Piras, “sa contra”, il baritono, l’antica pietra è stata individuata su indicazione di Peppino Cocco, “mesu oghe”, il contralto della formazione, veterinario che conosce pastori, animali e ogni anfratto delle campagne abbasantesi.
La chiesa che i Sardi di Biella e gli abitanti di Pettinengo stanno restaurando dispone ora di “una pietra che parla sardo”, rimando materiale all’Isola e alla sua millenaria cultura.

Eulalia Galanu

Nonna Annamaria per Budelli, aiutare i giovani a diventare grandi

Cristiano Cherchi

Può capitare che un giovane si rechi a Su Nuraghe per portare doni ed offerte. Così è stato l’altra sera, quando il ventitreenne Cristiano Cherchi, sardo di seconda generazione, figlio di Mario di Iglesias è arrivato per rinnovare l’iscrizione al Circolo Sardo di Biella obbedendo a nonna Annamaria Bassanese che gli chiedeva – visto che dalla cascina di Vergnasco dove abita andava a Biella – di fare una commissione per lei: portare un contributo in denaro per aiutare a realizzare il sogno dei ragazzi della Classe II B di Mosso, affinché l’isola di Budelli, salvata dalla speculazione, diventi un centro di educazione ambientale per tutti gli studenti delle scuole italiane.
Gesto di generosità e non solo. Annamaria sa che agli adulti spetta il ruolo di educare, ossia di far crescere e maturare qualcuno dal punto di vista morale e intellettuale, sviluppando ed affinando con l’insegnamento determinate facoltà fisiche o spirituali, attraverso la pratica di buone azioni che aiutano a diventare grandi. Grandi nell’anima e nel corpo. Il fisico, si sa, cresce naturalmente nutrito dal cibo e dallo scorrere del tempo; mentre l’anima per crescere ha bisogno di essere alimentata con buone azioni.
Insegnamento di una nonna al nipote e a tutti noi attraverso il dono ai ragazzi delle scuole di Mosso.Continua a leggere →

Giovani a Su Nuraghe, Sardi e Biellesi di vecchia o nuova origine

giovani a Su Nuraghe ritratti con alcuni cucinieri

Sabato 2 aprile, all’insegna dei giovani si è svolta l’annunciata “pizza al Circolo”: giovani in cucina a preparare, a infornare e a servire pizze fumanti ai tavoli in cui sedevano tanti altri giovani sorridenti che hanno accolto l’invito a trascorrere una serata in allegria.
Al Circolo sardo, il primo appuntamento del mese di aprile ha fatto registrare il tutto esaurito: gran pienone caratterizzato dall’abbraccio intergenerazionale con tutti i posti a tavola occupati da giovani ed anziani; ulteriore conferma del possibile scambio fecondo tra persone nei diversi stadi della vita.
Da sempre, Su Nuraghe offre la possibilità a tutti, Sardi e Biellesi di vecchia e nuova origine di stare assieme, di poter ridere e scherzare in un ambiente familiare protetto, a dimensione umana. Un momento di sosta nel tran tran quotidiano per ritemprare il corpo e lo spirito, tra buon cibo e serenità di rapporti, con la fantasia che accarezza luoghi di origine, di vacanze e di sogni, ricordi richiamati al presente attraverso la parola e il senso del gusto. Non a caso, la pizza “Su Nuraghe” è sempre la più richiesta, annaffiata da vermentino di Gallura, monica di Dolianova, cannonau di Jerzu e birra Ichnusa, la “bionda Sardegna” amata da tutti.
E, per finire, quattro torte condivise tra tutti i commensali, preparate e offerte dalla generosità dei Soci.
Prossimo appuntamento: sabato 21 maggio. I giovani ancora protagonisti: prepareranno e offriranno il dolce per tutti i partecipanti (prenotazione fino ad esaurimento posti, 015 34638)

Efisangelo Calaresu

Al cinema per conoscere la Sardegna, Santu Marcu cogoneri

Sabato 9 aprile, ore 21, sale del Punto Cagliari, nuovo appuntamento con Su Nuraghe Film “per conoscere la Sardegna attraverso il film d’autore” – in cartellone: Santu Marcu cogoneri – Ingresso libero.

Daniela Lazzarotto AxanaDaniela Lazzarotto Axana – nata a Biella nel 1986 da Emilio, nato a Brunico, in Alto Adige, ma originario di Ponso, in provincia di Padova e da Maria, di Villasalto, in provincia di Cagliari – sarà protagonista del prossimo appuntamento di Su Nuraghe Film, l’incontro mensile per conoscere la Sardegna attraverso il film d’autore. La rassegna, affidata a giovani Sardi di seconda e di terza generazione, mette in cartellone filmati resi disponibili dall’I.S.R.E., Istituto Superiore Etnografico della Sardegna e lavori di ricerca locale. In questo caso, verranno proiettati risultati della collaborazione tra Su Nuraghe e il Musée d’Ethnographie de la Ville de Genève, riassunti in un breve filmato di 18 minuti, montato da Idillio Zappellone.
Dopo aver frequentato il Liceo Scientifico “Amedeo Avogadro”, Daniela si laurea a Novara. Dottore fisioterapista, da subito lavora a Biella, prima in un centro ortopedico, poi nello Studio diretto dal dott. Giuseppe Stagno.
Mi sembrava di andare in vacanza in un altro mondo – racconta Daniela pensando ai suoi rapporti con la Sardegna – quando da piccola trascorrevo l’estate a Villasalto, accolta e coccolata dai nonni materni. Era un universo molto lontano, diverso da quello biellese, ricco di volti, di socialità, di vita collettiva partecipata, con il bando in piazza, i venditori ambulanti che annunciavano le loro mercanzie e l’acqua, quella buona, da andare a prendere a Fontana Caboni“.

Efisangelo Calaresu

Pane rituale dei Sardi per museo di Ginevra, passando per Biella

Sabato 9 aprile, ore 21, sale del “Punto Cagliari”, appuntamento con Su Nuraghe Film “per conoscere la Sardegna attraverso il film d’autore” – Daniela Lazzarotto Axana, sarda di seconda generazione, nata a Biella, presenta “Su Santu cogoneri”, documentario del 2015 realizzato a Lei (Nuoro) nell’ambito della collaborazione del Circolo Culturale Sardo di Biella col Musée d’Ethnographie de la Ville de Genève. Ingresso libero.

su nuraghe filmNel Marghine, a Est di Macomer, nei comuni di Birori, Bolotana, Borore, Dualchi, Lei, Mulargia, Noragùgume e Silanus, molto attiva è la devozione per San Marco, la cui festa liturgica cade il 25 aprile. In Sardegna, per santi particolarmente venerati, la festa viene ripetuta due ed anche tre volte. Lei, paese in Provincia di Nuoro, ricelebra la festa di San Marco la seconda domenica di settembre.
Entrambe le ricorrenze, precedute da novena e recita del rosario in lingua sarda, cadono a ridosso dei due equinozi, tempo connesso col ciclo delle attività agricole di cui troviamo riscontro nell’araldica civica. “Al fascio di spighe d’oro, di sette, legato d’azzurro”, recita la blasonatura dello stemma comunale, inserito su un drappo “partito di azzurro e di giallo”. Con l’arrivo della primavera, le sette spighe d’oro del gonfalone comunale si trasformano ritualmente nel pane votivo di San Marco – “su Santu cogoneri”, il Santo del pane – per il quale ogni anno ne vengono confezionati alcune centinaia da portare in chiesa e distribuire tra i fedeli. Artisticamente decorati, ricchi di antiche simbologie, i pani verranno conservati fino alla festa dell’anno successivo come santorali a protezione di persone, animali e cose.

Efisangelo Calaresu