Vino d’onore, i Sardi e la grande guerra 1915-1918

Serata Un anno sull'altipianoIl 24 maggio è giorno di marca che segna l’entrata in guerra dell’Italia conto gli Austro-ungarici. Sabato scorso, 24 maggio 2014, nelle sale del Punto Cagliari, a Biella, ha avuto luogo la serata dedicata alla lettura di alcuni ampli brani tratti dal libro “Un anno sull’altipiano”, di Emilio Lussu, imperniati sulle vicende storiche della Brigata “Sassari”, impegnata sull’altipiano di Asiago nel corso della Prima guerra mondiale.
Dopo i saluti di presentazione del presidente del Circolo sardo, Battista Saiu, le voci di Veronica Rocca e Paolo Zanone, attori di Teatrando, hanno interpretato con intensa partecipazione la selezione di brani tratti dal libro dello scrittore sardo e scelti per l’occasione dai bibliotecari di Su Nuraghe.
I due bravissimi artisti, applauditi calorosamente dal pubblico presente, hanno saputo far rivivere con la sola voce, momenti eroici ed emozionanti della guerra di trincea combattuta dalle truppe italiane nel teatro bellico nel corso del 1916.
La lettura dei brani, introdotti e commentati da Giovanni Carta in veste di voce narrante, è stata preceduta da una colta prolusione del capitano prof. Federico Zorio, autore di un importante lavoro di ricerca storica sui Caduti della Provincia di Biella, sui militari sardi e biellesi che combatterono nel 151° e 152° Reggimento Fanteria Brigata “Sassari” nel corso del primo conflitto mondiale, ricordando che le spoglie di alcuni di loro e di soldati austro-ungarici, riposano nell’ossario sacrario di via dei Tigli a Biella.Continua a leggere →

Sardi e abitanti di Pettinengo per salvare la chiesa di Gurgo

San Grato raffigurato sulla volta della chiesa di Gurgo
San Grato raffigurato sulla volta della chiesa di Gurgo.

Giovedì 29 maggio 2014, alle ore 20.30, a Pettinengo, nell’oratorio di San Grato di Gurgo e Sant’Eusebio da Cagliari, i Sardi di Biella si uniranno nel canto e nella preghiera agli abitanti di Pettinengo nel nome di Maria “Deipara”, Madre di Dio, intonando Su Rosariu cantadu, contributo di devozione a chiusura del mese mariano.
In continuità di Fede e cultura, sulle orme di Sant’Eusebio, Patrono del Piemonte, i Sardi saliranno sulle pendici delle Alpi biellesi, ripercorrendo i passi dell’antesignano Sant’Eusebio che diciassette secoli fa, nominato primo vescovo di Vercelli, diffuse la devozione a Maria su queste montagne.
A Pettinengo, l’antica chiesa frazionale in perfetto barocco piemontese, risalente al XVI-XVII secolo, abbandonata e destinata alla demolizione, è stata restaurata e messa in sicurezza, ridonata alla popolazione con il rifacimento di tetto e campanile, grazie al generoso intervento dei Sardi e degli abitanti di Pettinengo.
Nel mese di maggio, il tempio è stato riaperto alla devozione popolare con le recita quotidiana del Santo Rosario; ma sono ancora necessari altri interventi di restauro.
Per questo, per il terzo anno consecutivo, viene rilanciata la sottoscrizione “un Euro per san Grato”, con oltre cento premi offerti dai cittadini, primo fra tutti, “viaggio in Sardegna per due persone con permanenza di una settimana”, donato dall’Agenzia Kibo Viaggi di piazza Martiri, a Biella.
Giovedì 29 maggio, dopo le preghiere, si terrà un breve momento di fraternità unitamente alla presentazione della nuova campagna per il reperimento di risorse da destinare ai restauri dell’antica chiesa.

Simmaco Cabiddu

Dolce Piemonte, specialità continentali proposte da Su Nuraghe

LocandinaSabato 31 maggio 2014, alle ore 21, a Biella, nelle sale del Punto Cagliari, specialissimo appuntamento a Su Nuraghe: inaugurazione di “Dolce Piemonte”, nuovo filone di iniziative con al centro specialità gastronomiche continentali. L’iniziativa permetterà di accedere agli archivi dell’oralità e della fabrilità popolare, ulteriori antichi saperi custoditi dalla Comunità dei Sardi di Biella. Il debutto avverrà grazie alla disponibilità di Rosina Potenza Addis, sposata con Pietro, nativo di Alà dei Sardi (Tempio Pausania-Olbia). Ingresso libero.
Durante l’incontro con degustazione, verranno illustrati i “baci di dama”, dolci a base di farina, mandorle, zucchero, cioccolato, burro, ottenuti con due piccoli biscotti uniti da una goccia di cioccolato fondente.
Caratteristici dell’Alta Langa, i “Baci di dama” originari di Tortona, nella versione attuale proverrebbero da influenze della cucina di corte. A seconda delle località, le mandorle vengono sostituite con noci o nocciole che, specie nel Cuneese, diventano l’ingrediente principale di molte preparazioni dolciarie.
Nella gastronomia festiva dei versanti alpini, italiani, francesi e svizzeri, sono presenti cialde, tegole, canestrelli, consumati singolarmente o uniti in coppia da marmellate, creme, miele o, come in questo caso, l’esotico cioccolato di “recente” introduzione, proveniente dalle regioni Centro americane.
Introdotti dalla Francia alla fine del XVII secolo attraverso artigiani e migranti stagionali, la lavorazione dei semi di cacao ha fatto diventare Torino la capitale italiana del cioccolato con i notissimi gianduiotti, ottenuti dall’abile unione del nuovo ingrediente con le nocciole piemontesi, prodotto identificativo del territorio pedemontano.

Giovanni Usai

Sardi e Biellesi nei luoghi dell’emigrazione piemontese

Gita a Nizza
Gita a Nizza: omaggio al monumento a Alfred Borriglione, sindaco di Nizza, oriundo gragliese.

Il 5 e 6 aprile l’Ecomuseo Valle Elvo e Serra ha organizzato un viaggio a Nizza dove tanti emigrati della Valle Elvo e Serra sono andati in cerca di lavoro.
È stata una piacevole gita, baciata dal bel tempo e dall’allegra compagnia, dove ai tanti “Piemontesi doc” si sono uniti alcuni amici sardi, informati dell’iniziativa tramite il Circolo Su Nuraghe di Biella.
Un comune sentire tra popoli migranti unisce Sardi e Piemontesi: entrambi i popoli hanno conosciuto la sofferenza del dover lasciare gli affetti più cari e la propria terra in cerca di pane e lavoro.
Sicuramente – afferma Irene Maolu di Su Nuraghe – ci ha accomunato il senso di appartenenza a quel genere di persone che conoscono l’emigrazione, ed in effetti l’essenza del viaggio è stata quella di incontrare gli amici dell’Associazione Piemontesi nel Mondo, un folto gruppo di persone che avendo origini piemontesi si sono unite per creare un’associazione con tanto di gruppo corale che permette loro di rivivere e tramandare in quel di Nizza un po’ della loro terra madre“. “Durante il pranzo – prosegue Maolu – in compagnia degli amici dell’Associazione ed del loro presidente Robert Verdoia, canti e balli piemontesi ci hanno allietato per un pomeriggio di festa insieme. Infine, abbiamo reso omaggio alla tomba dell’avvocato Alfred Borriglione oriundo gragliese che fu sindaco di Nizza dal 1878 al 1886, deputato e poi senatore delle Alpi Marittime nel Governo francese, dal 1877 al 1894“.Continua a leggere →

Il sì di Piera Sanna al servizio della Diocesi di Biella

Piera Sanna (al centro con la torta) e alcuni coristi di Voci di Su Nuraghe
Piera Sanna (al centro con la torta) e alcuni coristi di Voci di Su Nuraghe.

Biella, 16 maggio 2014 – La Comunità dei Sardi di Biella si unisce nella gioia a Piera Sanna di Pozzomaggiore, residente a Vergnasco, nominata ministro straordinario della Comunione insieme ad altri dieci uomini e donne della Diocesi di Biella.
Il suo nuovo impegno va a sommarsi al volontariato svolto nella formazione canora “Voci di Su Nuraghe” e come infermiera professionale presso l’Ambulatorio Infermieristico Sardo “Dott. Emilia Cavallini”, servizio gratuito quotidiano donato ai Cittadini biellesi.
Durante le prove in preparazione di “Su Rosariu cantadu” che verrà intonato a Pettinengo giovedì 29 maggio, alle ore 20.30, nella Chiesa di San Grato e Sant’Eusebio, è stata festeggiata dai coristi con una torta decorata da un nuraghe di cioccolato.
Sabato scorso, nella Cappella maggiore del Seminario diocesano, Piera ha ricevuto il conferimento del mandato di ministro straordinario della Comunione mediante il Rito di istituzione. Un incarico straordinario, ausiliario, non permanente, concesso in relazione a speciali necessità di situazioni, di tempi e di persone. Un ministero che non è un riconoscimento onorifico ma servizio verso la comunità ecclesiale, una grazia invocata dall’intercessione e dalla benedizione della Chiesa.
La prima chiamata è stata del mio parroco, don Matteo Malavolti – dichiara Piera Sanna illuminandosi di gioia – Lo Spirito Santo mi ha scelto ed io ho risposto sì“.

Salvatorica Oppes