Lessona Mozzetto, Festa di Sant’Eusebio, Messa e cena benefica

Lessona Mozzetto, donne e fiori davanti all'oratorio di Sant'Eusebio
Lessona Mozzetto, donne e fiori davanti all'oratorio di Sant'Eusebio.

Venerdì 1° Agosto – Per il quarto anno consecutivo, si rinnova l’appuntamento voluto dagli abitanti della frazione Mozzetto di Lessona, coordinati da Adriano, raccolti attorno alla chiesetta intitolata a Sant’Eusebio da Cagliari, primo vescovo di Vercelli, Patrono del Piemonte.
Alle ore 18.00, celebrazione della santa Messa presso l’oratorio di Sant’Eusebio, officiata dal parroco don Renzo Diaceri.
Alle ore 20, presso l’area delle Feste, in via per Masserano, “Cena di Sant’Eusebio”, ovvero della solidarietà. All’appuntamento sono invitati tutti i frazionisti, parenti, amici, simpatizzanti e quanti hanno piacere di trascorrere momenti in allegria.
Il ricavato verrà utilizzato per i lavori al tetto della chiesa; il rimanente sarà dato in beneficenza. Parte dell’edizione 2013 è stato donato alla Sardegna alluvionata, consegnando direttamente un contributo alla ditta Mastio di Galtellì; primo gesto di solidarietà concreta giunto dal Biellese per far fronte alle prime emergenze dopo i danni che hanno flagellato l’Isola nel passato mese novembre.
Tra i primi a raccogliere l’invito, gli amici di Sant’Eusebio di Lessona che con la sensibilità che li caratterizza, hanno risposto immediatamente all’appello lanciato da Su Nuraghe.
In continuità di Fede e cultura, la Comunità dei Sardi di Biella condivide da sempre le iniziative lessonesi. Un legame concreto che si rinnova nei gesti, nelle parole e nei segni: anche quest’anno, una delegazione in abiti tradizionali della festa, guidata dal presidente Battista Saiu, parteciperà ai diversi momenti della festa.
Prenotazioni, Paolo: 015 981883

Simmaco Cabiddu

Sardi a Biella, ombre cinesi create dalle mani di Mirko Cherchi

Mirko Cherchi, in piazza a Biella nel quartiere Riva
Mirko Cherchi, in piazza a Biella nel quartiere Riva.

Venerdì 25 luglio, ore 21.30, a Biella, in via Italia, davanti alla Libreria Giovannacci, uno spettacolo senza tempo, per grandi e piccini. In scena, Mirko Cherchi con: China shadow show! – Ombre cinesi in libreria. Spettacolo libero e gratuito per tutti
Un telo, una lampada e tanta magia! Un gioco nato con l’uomo e che da sempre fa sognare e divertire grandi e piccoli. Le mani si muovono velocemente creando immagini diverse in pochissimi secondi portando lo spettatore in quella dimensione fantastica a metà tra divertimento e sogno.
Mr. Night, un improbabile londinese, stralunato e un po’ imbranato, vive nell’ombra e gira il mondo portando la sua arte e la sua comicità… quando la Luna – enorme in queste notti – glielo permette!
Mirko Cherchi, nato a Biella, Sardo di seconda generazione, responsabile del laboratorio teatrale di Su Nuraghe, inizia la sua passione per la recitazione da giovanissimo. Ha frequentato diversi corsi e seminari con diversi docenti (accademia nazionale del comico, teatro dell’oppresso, seminari di recitazione cinematografica, metodo strasberg ecc…)
Da alcuni anni si dedica allo studio delle ombre come espressione teatrale e artistica. Come artista di strada porta questa antica arte, rivisitata in chiave moderna e divertente, per strade e piazze.

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Donne del Filet, a Su Nuraghe di Biella l’Isola incontra il Continente

Donne del Filet
Donne del Filet, saluti prima della pausa estiva, incontro conviviale e su cumbidu.

Biella, 16 luglio 2014 – Con l’arrivo dell’estate, molti Sardi che risiedono nel Biellese ritornano, come rondini al nido, a salutare la terra in cui sono nati. Così, dal 20 luglio, anche del Circolo Culturale Sardo di Biella interrompe l’attività sociale, sospendendo l’apertura serale delle sale. Anche corsi e laboratori vanno in vacanza. Oggi pomeriggio, è stata la volta delle Donne del Filet. Gli incontri riprenderanno a settembre, nella seconda decade. Per chi non parte, una sorta di “compiti a casa”: gli appuntamenti del mercoledì pomeriggio si trasferiscono a Borriana, all’ombra dell’accogliente cachi, nel giardino di Laura.
Oggi, per un momento, sono stati abbandonati fili e navette, ferri, aghi, spilli e telai, per lasciare spazio a “su cumbidu”, il rinfresco con dolci, crostate e strudel di frutta, che han fatto il paio con “su gattò” di mandorle e biscotti al gusto di limoni sardi.
A Su Nuraghe di Biella, l’Isola incontra il Continente attraverso saperi e sapori in una sorta di cosciente ibridazione di ingredienti e di ricette. Molto graditi gli infusi alcoolici, serviti rigorosamente gelati: a base di mirto, liquirizia, limoni isolani, messi, però, a macerare e realizzati all’ombra del Mucrone.
Anime femminili che a Su Nuraghe si incontrano e si ritrovano per realizzare pizzi e ricami pregiati, capaci di produrre anche cibi deliziosi, delicati e gradevoli al palato; donne che hanno il dono, come è naturale che sia, di generare, di far nascere: da semplici e umili ingredienti creano veri e propri capolavori, effimeri come il cibo; più durevoli come i ricami che escono dalle loro mani e dal loro cuore di mamme.Continua a leggere →

Il Sardo Jacopo Sulis, quattro volte Campione d’Italia

Jacopo SulisBiella, 13 luglio 2014 – Un giovane atleta biellese e sardo di terza generazione, è stato protagonista della stagione agonistica 2013/2014 nella disciplina del Tennistavolo. Si tratta di Jacopo Sulis, noto al Circolo Sardo anche per la partecipazione alla recente missione di solidarietà a Terralba (Oristano).
Jacopo si è laureato quattro volte Campione d’Italia nella categoria giovanissimi, conquistando il titolo italiano nel singolare, nel doppio maschile, nel doppio misto e nella gara a squadre. Ovvero tutte le gare a cui ha partecipato nei tre giorni di gare dei Campionati Italiani. In seguito a questi risultati è stato definito Re Mida della racchetta da Cesare Erba, il presidente del TT.Biella, la società sportiva biellese in cui è cresciuto e tuttora milita.
Durante l’anno sono arrivate anche le convocazioni in nazionale per rappresentare l’Italia nei tornei Internazionali Open di Svezia e Open d’Italia, oltre agli stage di perfezionamento a Torino, Terni e Lignano.
Di recente è giunto anche il primo posto al torneo internazionale di Angera nella categoria Under 18 e, soprattutto, il primo posto con il Piemonte nel torneo nazionale Teverino, conquistato per il terzo anno consecutivo.
Proprio al termine dei campionati italiani di aprile, Jacopo è volato in terra sarda in occasione della manifestazione di solidarietà con le popolazioni colpite dall’alluvione organizzata dal Circolo Sardo Su Nuraghe, recitando nella rappresentazione teatrale curata da Mirko Cherchi.
Si è trattato di un’opportunità importante per riannodare i legami con la terra natia dei nonni paterni e fare visita ad alcuni parenti di Cagliari. Il nonno Bachisio era nato a Tonara (Nuoro) ed emigrato nel Biellese da giovane, studiando prima a Cagliari e diplomandosi perito chimico all’ITIS di Biella, per lavorare, poi, nell’industria manifatturiera locale.
Nato a Biella nel 2003 da padre biellese e madre ligure, Jacopo frequenta con buoni risultati l’indirizzo musicale della scuola secondaria di primo grado Salvemini di Biella, studiando chitarra classica con il maestro Alberto Bocchino. È iscritto al settore giovanile del C.A.I. di Biella.

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Donne con alberi in testa, conferenza di Battista Saiu

Lunedì 14 luglio, alle ore 21, a Graglia, in via Canale, 3, conferenza del prof. Battista Saiu su “Culti arborei in Piemonte, donne con gli alberi in testa” – proiezione di immagini inedite del Piemonte folclorico – “Vita d’Artista”, appuntamenti quotidiani per il mese di luglio coordinati da Anna Lasiu, Patrizia Bartolomei, Michele Facenna ed Eralda Zuccoli – rinfresco offerto da “Cà di Celeste e di Rosa” – ingresso libero

Giaglione, Valle Susa (TO), festa di San Vincenzo, bran
Giaglione, Valle Susa (TO), festa di San Vincenzo, bran.

In un centinaio di località piemontesi sono le donne a portare in testa, su cercini, alberi in processione in onore della Madonna o del santo patrono. In alcuni casi, agli elementi botanici sono associati pani di carità distribuiti a fine cerimonia, a seconda delle località, i simulacri arborei hanno nomi diversi: cavagnette e ginostri nelle Valli dell’Ossola; axente nel Canavese; matarille nel Torinese; rama, carità nelle Valli di Lanzo; bran, branc, nella Valle di Susa; maggio, pruento, fouassa nel vasto Cuneese; fiori di san Valerio nell’Alessandrino; maggio, pane, carità, nell’Astigiano: Rami della leva, e fiori all’occhiello, sono presenti tra i coscritti di ad Arborio, nel Vercellese, a significare il passaggio all’età adulta e alla maturità sessuale. A Novara sono noti i fiori di san Gaudenzio realizzati in ferro forgiato in occasione della festa patronale di gennaio.
Per reggere il maestoso bran, l’albero alto circa tre metri, portato in testa a Giaglione (Torino), in Valle di Susa, la priora è aiutata da due giovani coscritti che le poggiano in testa la struttura arborea del peso di quasi trenta chilogrammi.
In oltre la metà dei 1.206 comuni della Regione Piemonte, sono attivi diversi culti arborei, frammento meridionale de vasto panorama folclorico europeo: alberi issati dai ragazzi della leva, innalzati davanti alla chiesa, sul sagrato o su antichi cimiteri; tronchi razziati, portati in corteo, accompagnati da suoni e danze; decorati con nastri colorati, luminarie, fazzoletti e scampoli di stoffa, salami e forme di formaggio; alcune piante, portate in chiesa e benedette, alla fine della cerimonia sacra vengono smembrate e i rami venduti all’incanto; più sovente, dopo la benedizione del sacerdote in cotta e stola, le piante, posizionate sulla pira, sono incendiate in forma di falò: pescia nell’Ossola, scarli nel Canavese, alberi dell’abbondanza nel Biellese: dati alle fiamme secondo precisi rituali per predire auspici e divinare il futuro dall’andamento di fiamme, fumi e faville.

Simmaco Cabiddu