Dinamo Banco di Sardegna, Campioni d’Italia 2014

LocandinaLa Dinamo Banco di Sardegna di Sassari è campione nella Coppa Italia 2014 di basket e si è imposta nella finale, al Mediolanum Forum di Milano, contro la Montepaschi di Siena con il risultato di 80 a 73.
È la prima volta che una squadra sarda si impone in questo trofeo nazionale, inorgogliendo non solo i Sassaresi ma tutto il popolo di Sardegna.
Una vittoria meritata, dopo i successi già ottenuti prima contro la EA7 Armani Jeans di Milano e quindi contro la Grissin Bon di Reggio Emilia.
L’ottimo lavoro del coach Romeo Sacchetti ha dato i suoi frutti migliori in questa gara che è stata sempre dominata dai Sardi.
Anche a Biella la partita è stata seguita da tanti corregionali residenti nel Biellese, molti dei quali sono soci del Circolo Culturale Sardo Su Nuraghe.

Primo Doge

È morto il dott. Serra, medico degli umili, funerali a Biella e Neoneli

Luciano SerraImprovvisamente è mancato all’affetto dei suoi cari il dott. Luciano Serra, medico, nativo di Nurri (Nuoro).
Lo annunciano la moglie Maria Rosa Cugudda, la sorella Bruna, i fratelli Vittorio e Giorgio con le rispettive famiglie; cognati, cognate e famiglie; nipoti, pronipoti, cugini, parenti e amici tutti.
La veglia di preghiera è stata recitata a Biella venerdì 7 febbraio e il rito funebre sabato 8 febbraio, nella Chiesa parrocchiale di San Paolo. Contemporaneamente a Biella e a Nurri, sono state suonate le campane nelle chiese di Senorbì (Cagliari) e di Quartu Sant’Elena (Cagliari).
La cara salma proseguirà per Neoneli (Oristano) dove verrà celebrato il rito funebre, martedì 11 febbraio, alle ore 10.30, nella Chiesa parrocchiale.
Figlio di Enrico e di Amelia Pinna, subito dopo la Guerra, dopo la morte del padre, Luciano arriva a Biella con la madre e con la sorella Bruna per studiare, tutti e due, a Torino presso la Facoltà di Medicina e intraprendere, come il padre, la professione medica.
Si laureano e lavorano entrambi: la sorella presso la farmacia Azario e Luciano, volontario al Pronto soccorso dell’Ospedale cittadino, prima di aprire l’ambulatorio dentistico e assumere la condotta a Biella come medico di famiglia.
Sono gli anni della grande emigrazione e il suo studio di via Nazario Sauro, a Biella, diventa uno dei punti di riferimento dei Sardi che giungevano dall’Isola; medico degli umili a cui molti si rivolgevano non solo per un consulto.
Socio della prima ora, aderisce al Circolo Su Nuraghe, sempre benvoluto e stimato da tutti.
Nell’accompagnarlo nell’ultimo viaggio, il parroco, don Filippo Nelva, ha voluto ricordare la sua partecipazione al gruppo di carità della parrocchia di Biella, a significare l’affetto con cui conterranei e Biellesi lo portano nel loro cuore.

Battista Saiu

Presentato il volume di minerali sardi donati da Biellesi

Minerali sardi a Biella
Partecipanti alla presentazione del libro con gli autori, Alessandro Beducci e Felicina Bertolone (seduti al centro), donatori dei campioni di minerali a Su Nuraghe.

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Venerdì 7 febbraio, a Biella, all’interno dello spazio espositivo del “Punto Cagliari”, in via Galileo Galilei, è stato illustrato il volume “Minerali sardi a Biella”, presenti gli autori dei testi e quanti, a vario titolo, hanno collaborato alla realizzazione dell’opera.
Dopo il saluto del presidente di Su Nuraghe, Battista Saiu, curatore con Gianni Cilloco della pubblicazione, ha preso la parola la senatrice Nicoletta Favero: a lei e al sindaco Dino Gentile è stato affidato di compito di introdurre il volume, ricco di immagini, di dati e di testimonianze.
Con grande attenzione ed interesse, i presenti hanno ascoltato le parole di Alessandro Beducci e Felicina Bertolone, donatori della collezione dei campioni raccolti in Sardegna direttamente dalle mani di minatori e portati a Biella a partire dagli anni Sessanta del Novecento.
Appassionante la relazione tecnica del geologo Fabio Granitzio, con il racconto di aneddoti curiosi relativi alla vita nell’Iglesiente minerario, quali l’aggiunta di polvere di barite da parte di panificatori fraudolenti per rendere più pesante il pane venduto agli stessi minatori.Continua a leggere →

Favata sarda, controcanto culinario alle fagiolate biellesi

LocandinaSabato 8 febbraio 2014, il Carnevale dei Sardi di Biella inizia con la “Gran favata”, piatto tipico della tradizione contadina. Un’anticipazione che culminerà nel giorno di Martedì grasso, prima del digiuno quaresimale con l’astinenza da cibo e da piaceri della carne, in attesa di una Pasqua che, quest’anno, si annuncia un po’ più lontana, cadendo nella seconda decade del mese di aprile.
All’ombra del Mucrone, un posto particolarissimo occupa la favata del Circolo Su Nuraghe, controcanto culinario alle pubbliche fagiolate preparate da associazioni che operano nei paesi e nei quartieri dei centri maggiori. A Biella, il quartiere Chiavazza vanta il primato di 500 paioli di fagioli offerti in un solo giorno a migliaia di cittadini, ordinatamente in fila, pronti a ricevere nel proprio pentolino l’attesa razione di deliziosi fagioli.
In Sardegna, le fave del periodo invernale sono cucinate con carne di maiale, finocchi selvatici, verdure di stagione che, a seconda di ingredienti, preparazione e località, prende il nome di “fae cun lardu”, “cun funuju”, “cun caule”, “a piscadura”.
Entrambi i piatti ripropongono, al di là di ingredienti e ricette, ben noti riti di ridistribuzione alimentare presenti nell’universo folclorico europeo; il tutto, all’insegna della gioia, del piacere e del mangiar grasso. Molte risultano essere le varianti delle ricette, sia per le fave che per i fagioli, segretamente custodite dai cuochi che sovrintendono alle diverse fasi della preparazione.
Ai legumi serviti a tavola bisogna sommare i dolci tradizionali preparati per l’occasione: “Bale d’ors” a Biella, zippulas, cattas, arrubiolos, in Sardegna; per tutti, le immancabili universali bugie.

Giovanni Usai

Sardi e Piemontesi in concerto in favore della Casa Ruth di Biella

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Suonatori di launeddas
Suonatori di launeddas.

Sabato 1° febbraio 2014, a Biella, presso la Chiesa di San Paolo, si è tenuta la serata di solidarietà organizzata dal Coro Noi Cantando in favore della Casa Ruth dell’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII di Biella.
Hanno partecipato il Coro Noi Cantando di Cossato (Biella), il Gruppo Vocale Voceversa di Camburzano (Biella), Cuncordu Planu de Murtas di Pozzomaggiore (Sassari) e l’Ensamble Strumentale di Launeddas, proveniente dalla Sardegna, formato da Matteo Muscas, Nicola Diana, Maurizio Caria e Tore Agus, facenti parte dell’Orchestra Popolare Sarda e del gruppo musicale Bagamundus.
La serata è stata introdotta dalle parole di saluto del parroco don Filippo Nelva che – nel centesimo anno di fondazione del tempio – ha accolto e condiviso l’iniziativa culturale di solidarietà concreta per sostenere il progetto di amore, la Casa-famiglia che ha sede a Biella, in via Orfanotrofio, 16.
Il bel repertorio proposto dalle due formazioni biellesi, si è arricchito delle melodie proposte da Cuncordu de Planu de Murtas di Pozzomaggiore, introdotto dal saluto alla Madonna di Oropa con il “Deus ti salvet, Maria” e il canto dei Gosos, lodi tradizionali in onore dei santi, scritti e cantanti in sardo anche per la Regina delle montagne biellesi e concluso con “Dimonios”, il notissimo inno della Brigata “Sassari”.Continua a leggere →