Tradizionale pranzo benefico sardo all’Anffas di Gaglianico

spiedi sardi alla festa dell'Anffas
Spiedi sardi alla festa dell'Anffas.

Domenica 23 Marzo 2014, presso il Centro ANFFAS di Gaglianico si terrà il tradizionale pranzo tipico sardo organizzato in collaborazione con il Circolo Su Nuraghe di Biella.
È un evento che per la nostra Associazione rappresenta una consolidata tradizione, tanto da raggiungere quest’anno la 24° edizione.
Il pranzo è anche l’occasione che ci permette di incontrare le diverse realtà presenti sul territorio biellese, con tutte le persone che vorranno intervenire e passare in nostra compagnia un bel giorno di festa.
È un modo piacevole di stare insieme, per rendersi conto di quanto è stato fatto all’Anffas in più di quarant’anni d’attività, grazie all’impegno dei Soci, della Cooperativa Sociale Integrazione Biellese e degli Operatori Anffas, che con la collaborazione degli Enti e delle Associazioni locali, uniti alla generosità dei Biellesi, ci hanno permesso di raggiungere gli attuali risultati.
Il pranzo ha come scopo principale quello di far conoscere la realtà delle persone con disabilità a tutta la popolazione, affinché in un giorno di festa, la solidarietà di chi ci vuol bene si manifesti, anche fisicamente, attraverso la condivisione di questo momento particolare.

Giulio Massazza,
presidente Anffas Biellese Onlus

Eva Mameli Calvino, scienziata di Sassari, presentata a Candelo

LocandinaDomenica 16 marzo alle ore 16, nella Sala Cerimonie, all’interno del Ricetto di Candelo (BI), Elena Accati presenta “Eva Mameli Calvino” una delle scienziate più importanti del primo Novecento nonché madre dello scrittore Italo.
La vita di Eva Mameli Calvino (Sassari, 12 febbraio 1886 – San Remo, 31 marzo 1978) è dominata fin da giovane da una grande passione per la botanica, della fisiologia e biologia vegetale e dall’impegno sociale e umanitario. Una vita piena di svolte e cambiamenti: dalla Sardegna, terra natale, a Pavia, determinata a realizzare se stessa attraverso lo studio; da Cuba dove assieme al marito insegna agli agricoltori locali a sfruttare al meglio la terra, a Sanremo, dove crea il laboratorio sperimentale di floricoltura destinato a diventare il più importante d’Italia e tra i primi in Europa.
Continua sempre in sala Cerimonie anche la mostra fotografica dal titolo “La donna nel mondo”, organizzata in collaborazione con il circolo fotografico Riflessi. Gli scatti esposti potranno essere ammirati fino al 16 marzo nei giorni di sabato e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18.
Le due iniziative fanno parte del progetto “Positivamente donna” organizzato dall’Assessorato alla Cultura e delle Pari opportunità di Candelo, in collaborazione con l’Assessore al Commercio è finalizzato a valorizzare la figura femminile sotto molteplici angolature attraverso dibattiti, tavole rotonde, mostre e performance di vario genere.

Mariella Biollino

Canti sardi e launeddas per San Giuseppe di Riva

Matteo Muscas e Tore Agus alle launeddas al Sacello di San Giuseppe di Riva.
Matteo Muscas e Tore Agus alle launeddas al Sacello di San Giuseppe di Riva.

Sabato 15 marzo 2014, alle ore 15.45, a Biella, una rappresentanza della Comunità sarda partirà dalla sede di Su Nuraghe in processione per raggiungere il vicino sacello di San Giuseppe di Riva. In testa al corteo, le launeddas di Tore Agus, Matteo Muscas e Maurizio Caria e lo stendardo processionale di Sant’Eusebio da Cagliari e Santa Maria di Oropa, scortato dalle bandiere religiose. A metà percorso, prima della salita che porta alla chiesetta di mezza costa, l’incontro con Gabriele Prola, priore della Pia unione, fondata un secolo fa da San Luigi Guanella e con i componenti della Associazione di Apostolato per la preghiera in soccorso dei morenti, “Pia Unio a Transitu Pro Morientibus Adiuvandis” di Biella.
Durante la funzione religiosa, le Voci di Su Nuraghe, decoreranno con canti in Limba la Santa Messa officiata da don Matteo Malavolti.
Alla fine della celebrazione liturgica verranno intonati i “Goccius de Santu Zuseppi”, appositamente preparati. A seguire, sul sagrato della chiesa, canti sacri e breve concerto di launeddas e sonette in onore di San Giuseppe.
Domenica 16 marzo, ore 10.30, S. Messa per tutti i giovani; al pomeriggio, ore 16.30, S. Messa per tutte le famiglie.
Martedì 18 marzo, ore 16.30, santa messa delle vigilia per tutti gli anziani, pensionati, ammalati.
La novena culminerà, mercoledì 19 marzo, con la festa patronale di San Giuseppe.
Al mattino, ore 10.30, S. Messa per tutti i Giuseppe e Giuseppine; al pomeriggio, ore 16.30, solenne celebrazione presieduta dal vescovo mons. Gabriele Mana; alla sera, ore 21.00, fiaccolata conclusiva con i giovani che scenderanno dalla parrocchia di Cossila S. Grato e S. Messa di ringraziamento nella chiesetta.

Simmaco Cabiddu

Festa della Donna a Su Nuraghe: torta, mimose e ballu tundu

Feminas 2014Immagini della festa nella sezione Fotografias

Sabato 8 Marzo 2013 – Nei saloni della biblioteca del Circolo Culturale Sardo di Biella, addobbato a festa da Mario e Caterina, si è svolta la partecipatissima Festa della Donna, animata da Paolo e Jolanda e dall’estemporanea armonica a bocca di Luigi Melis.
La grande anima femminile di Su Nuraghe si è ritrovata in occasione della ricorrenza della giornata mondiale che celebra la donna. Sullo sfondo, sebbene sfumato, l’avvenimento che ha dato origine alla “Festa della Donna”, ancorato a fatti accaduti oltre un secolo fa, con operaie newyorchesi in lotta per i diritti loro e di tutti. In quella occasione, 130 operaie in sciopero alla Cotton di New York, vennero rinchiuse nello stabilimento che andò a fuoco, uccidendo le donne.
All’interno della Comunità sarda di Biella, la donna è cardine della vita associativa con tre gangli vitali esclusivamente al femminile: le Donne del Filet, le Donne del Grano e le infermiere dell’Ambulatorio Infermieristico Sardo “Dott. Emilia Cavallini”, donne volontarie che quotidianamente prestano il loro servizio gratuito proiettato e offerto a tutti i cittadini biellesi.
Nell’alternanza di musiche e danze, sarde e continentali, la serata è stata trapuntata da brevi interruzioni per ricevere le mimose confezionare dall’Angolo del Fiore, gustare la grande torta preparata dalla Gelateria Bertinetti, consegnare cesti ricolmi di prodotti sardi, premio alle due migliori maschere dell’ultimo Carnevale di Su Nuraghe.Continua a leggere →

Canti e preghiere in sardo in Valle d’Ossola

LocandinaSabato 15 e Domenica 16 marzo 2014, il Coro di Tzaramonte, di Chiaramonti (Sassari) arriverà alle falde del Sempione, ospite dell’Associazione dei Sardi del Verbano Cusio Ossola. L’iniziativa è organizzata del Circolo “Costantino Nivola” di Domodossola, in collaborazione con il Circolo culturale Sardo Su Nuraghe di Biella, con il patrocinio e il sostegno della Regione Autonoma della Sardegna, della F.A.S.I. (Federazione Associazioni Sarde Italia), dei Comuni di Premosello-Chiovenda e di Crevoladossola.
Con i loro canti, il Coro sardo decorerà la Messa vespertina di Premosello-Chiovenda, sabato 15 marzo, alle ore 18, nella Chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta. Domenica 16 marzo, canti e preghiere in sardo durante la “Missa majore”, la Messa principale, la maggiore, alle ore 10, nella chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo a Crevoladossola.
L’Ossola, con il traforo del Sempione, è uno degli ultimi confini del Vecchio continente, a presidio del quale si sono succeduti e vigilano giovani inquadrati nei diversi Corpi di Polizia per il controllo del territorio e dei confini nazionali. Numerosa la presenza di Sardi. Fino alla seconda metà del Novecento molti erano impiegati anche nelle industrie estrattive. Quattro minatori di Pestarena di Macugnaga, di cui tre sardi (Vito Utzeri di Muravera (Ca), Antonio Argiolas, di Villanova Tulo (NU) e Salvatore Puddu, di Seui (NU), il 13 febbraio 1961 persero la vita nell’esplosione avvenuta nel giacimento aurifero. Con la loro esistenza si spense l’attività estrattiva, segnando il declino industriale, demografico, commerciale e sociale della Valle Anzasca.
Il ricordo segnato nella pietra è ancora vivo nella memoria ossolana. Nelle celebrazioni religiose di Premosello-Chiovenda e Crevoladossola la preghiera e i canti sardi in lingua materna vogliono ricordare e accomunare tutti coloro che vivono o sono morti lontano dalla terra in cui sono nati.
Rinfresco dopo le cerimonie. Domenica pranzo sociale. Info prenotazioni: 0324 481956.

Efisangelo Calaresu