Panettoni sardo-solidali, dolce sardo di matrice continentale

Panettoni di Villacidro
Panettoni di Villacidro in vendita al Caffè Sant'Andrea di Vercelli.

Natale è tempo di speranza e circostanza per porre in essere anche piccoli gesti concreti di carità e solidarietà. Occasione per affacciarsi anche solo con uno sguardo più attento alla vita ed al prossimo, senza «avere paura della tenerezza», come Domenica scorsa, 15 Dicembre, ha esortato papa Francesco in un’intervista rilasciata al quotidiano La Stampa di Torino.
«Non temete» (Isaia XXXV, 4), un atteggiamento per guardare al futuro, da focalizzare perlopiù sui soggetti più indifesi, come anziani e bambini. Questi ultimi, soprattutto, per il quale lo scrittore russo Dostoevskij ha posto nella sua estrema sensibilità una domanda, «esplicita e implicita» insieme, destinata a rimanere senza risposta: «perché soffrono i bambini?». La sofferenza, una realtà che coinvolge ed accomuna tutti gli essere umani, in una sorta di «ecumenismo del sangue» – parafrasando sommessamente le parole del pontefice di Roma -, ove gli uomini sono coinvolti e “chiamati” in prima persona a prescindere dalle proprie caratteristiche fisiche, etniche, religiose, sociali, culturali ed economiche.
A tale riguardo degna di attenzione si pone l’iniziativa natalizia dell’Associazione Davide Ciavattini di Roma. Trattasi di una ONLUS nata principalmente in appoggio al reparto di Oncoematologia dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, «con lo scopo di riunire e creare il collegamento tra coloro che si dedicano in modo esclusivo o prevalente, in ragione della loro attività professionale, alla cura delle leucemie e delle malattie ematologiche», i bambini malati e le loro famiglie, durante e dopo il ricovero nella struttura ospedaliera. Un Ente che raccoglie anche offerte, contributi, elargizioni e lasciti che provengano da cittadini, dallo Stato o da altri Enti pubblici e privati, destinandoli al raggiungimento dei fini sociali.Continua a leggere →

Antichi mestieri, suoni e canti sardi al presepe vivente di Candelo

Mappa Candelo
Mappa del borgo medievale del ricetto di Candelo con le postazioni delle scene di vita e antichi mestieri.

Candelo, 22 dicembre 2013 – Nell’ambito del “Borgo di Babbo Natale” la Città di Candelo organizza il presepe vivente “Natale insieme“. Inizio alle ore 14.30, in Piazza Castello con musica natalizia tradizionale (Tu scendi dalle stelle, ecc; no quella natalizia commerciale); seguono scene dell’Annunciazione, del palazzo di Erode. Una Betlemme che si anima con il Coro dei bambini, soldati romani e dame che, con Erode si spostano lungo le rue, preceduti da squilli di tromba e rulli di tamburi.
L’iniziativa è realizzata con la collaborazione e la partecipazione delle Associazioni, dell’Oratorio, dei Gruppi di Candelo e con la partecipazione straordinaria dei Circoli dei Polesani, dei Sardi, dei Pugliesi e dei Calabresi presenti nel Biellese. Una manifestazione a più voci con i Candelotti, la Banda Musicale di Candelo “San Giacomo“, il Coro di ragazzi dell’Istituto Comprensivo “Cesare Pavese“, “CandeloinCoro“, le Pro Loco di Ronco e di Ternengo.
Il Circolo Culturale Sardo Su Nuraghe di Biella sarà presente all’interno del ricetto di Candelo con tre quadri, scene di vita e antichi mestieri. Nei locali della Sala delle cerimonie, le “Donne del Filet” lavoreranno in pubblico con i loro telai di legno, intrecciando antichi ricami a mendro caratteristici della tradizione bosana; le infermiere dell’Ambulatorio Infermieristico Sardo “Dott. Emilia Cavallini“, in collaborazione con la Farmacia Barioglio di Candelo, forniranno il loro servizio gratuito per analisi immediate di glicemia, colesterolo e misurazione della pressione (indispensabili presentarsi a digiuno); le “Voci di Su Nuraghe“, intoneranno in Limba, canti della tradizione natalizia isolana, accompagnati dal suono delle launeddas di Tore Agus, Matteo Muscas e Maurizio Caria.
Tra le rue del borgo medievale sarà possibile vivere e partecipare a un immaginario, quanto suggestivo e coinvolgente Natale.

Giovanni Usai

La Comunità sarda e la Madonna di Oropa

Preghiere in Limba, in lingua materna – Gosos, lodi di Nostra Signora di Oropa – suonatori di launeddas dalla Sardegna e dal Continente – Donne col capo velato di bianco

7 dicembre 2013, Madonna di Oropa a Biella, Sardi in processione
7 dicembre 2013, Madonna di Oropa a Biella, Sardi in processione.

Biella, 16 dicembre 2013 – L’arrivo della Madonna di Oropa a Biella, in occasione della riapertura del Duomo ridonato al culto divino, è stato salutato dai biellesi di origine sarda con preghiere a Maria, intonate nell’antica lingua materna.
Assieme ai Biellesi, la comunità sarda ha voluto partecipare all’arrivo a Biella della Madonna di Oropa col canto di Gosos, le lodi, accompagnati da suonatori di launeddas, residenti in Continente e provenienti dalla Sardegna.
Nei Gosos, Maria è invocata come “Mama de Oropa, consoladora“, Mamma di Oropa, consolatrice, associata a Sant’Eusebio da Cagliari, Sant’Eusebio di Vercelli, introduttore, nel IV secolo, del culto mariano in Piemonte.
Il nome di Eusebio, ripetutamente inciso sulle pietre di Oropa, tramanda memoria della sua opera missionaria nel territorio affidatogli in Vercelli da Papa Giulio I, il 16 dicembre 345.
Secoli dopo, i nomi di Santa Maria di Oropa, di Biella e di Sardegna appaiono incisi sulla Mazza Civica della nostra città, l’antica insegna decurionale, massimo simbolo di cui Biella può fregiarsi. Comunemente utilizzata ad Oropa a maggio e ad agosto di ogni anno, è stata impiegata anche in questa eccezionale occasione, accanto all’antico simulacro di Santa Maria di Oropa.Continua a leggere →

Serata di auguri, mostra minerali sardi, presentazione Su Calendariu

Minerali sardi e immagini in mostra – saggio di launeddas e di balli sardi e continentali – animazione con Paolo e Jolanda – inizio tesseramento 2014 – cumbidu/rinfresco.

Su Calendariu 2014Sabato 21 dicembre, alle ore 21, nei saloni della biblioteca del Circolo Culturale Sardo Su Nuraghe di Biella si terrà la tradizionale Serata di auguri con l’inaugurazione della mostra “Minerali di Sardegna presenti a Biella” e la presentazione di Su Calendariu 2014.
Durante la serata, animata da Paolo e Jolanda, si terrà un saggio con Tore Agus e Matteo Muscas e gli allievi partecipanti al Corso di launeddas; saggio di danze e balli sardi e continentali. Cumbidu/rinfresco.
L’edizione di Su Calendariu 2014, illustrata da alcuni minerali di Sardegna, è l’anticipazione per immagini degli oggetti provenienti dalla collezione di Alessandro Beducci e Felicina Bertolone, presentati in mostra nelle sale del Punto Cagliari, a Biella, dal 21 dicembre 2013 al 28 febbraio 2014 (ingresso libero).
Nelle teche messe a disposizione dal Museo del Territorio Biellese saranno esposti minerali sardi conservati a Biella. Si tratta dell’esposizione e catalogazione dell’attività di raccolta effettuata dai due coniugi biellesi che, a partire dagli anni Cinquanta del Novecento, si sono ripetutamente recati in Sardegna, anche più volte l’anno, per conoscere la nostra Isola fin nel profondo delle sue viscere.Continua a leggere →

Pecorino sardo e birra Ichnusa a Cossato, Bottega della Masseria

Fino al 24 dicembre a Cossato sarà possibile acquistare birra Ichnusa+percorino sardo per aiutare la Sardegna alluvionata. 1,50 Euro per ogni acquisto da 5,00 Euro, verrà devoluto in beneficenza.

Bottega della Masseria
Cossato, cartello esposto all'interno della Bottega della Masseria.

Fino al 24 dicembre, Vigilia di Natale, è possibile dare solidarietà concreta alle popolazioni sarde colpite dall’alluvione.
All’interno del negozio “La Bottega della Masseria” di via Cesare Battisti, 33/a, a Cossato, un apposito cartello indica il modo semplice e pratico per dare “Una mano alla Sardegna”, acquistando due prodotti caratteristici dell’Isola: birra Ichnusa e formaggio pecorino. Per ogni acquisto da 5,00 Euro, 1,50 Euro andranno in beneficenza.
Promotore dell’iniziativa, Ivan Cremon, il titolare di 37 anni, coadiuvato dalla commessa del negozio.
La Sardegna, con sei milioni di pecore, prima regione per numero di capi ovini, produce formaggi apprezzati in tutto il mondo.
Un modo semplice e invitante per riassaggiare o assaporare per la prima volta il gusto della tradizione casearia che in Sardegna vanta una produzione ultramillenaria.
Un modo concreto di solidarizzare con un popolo fiero e generoso, oggi ferito dalla calamità naturale e dall’incuria dell’uomo.
Le somme raccolte verranno utilizzate per la ricostruzione delle strutture in ferro/vetro dell’Azienda serricola di Mastio Antonio Battista, sita in località “Su Manganu”, a Galtellì (Nuoro), affinché possa presto riprendere la coltivazione biologica e florovivaistica fortemente danneggiata o distrutta.

Giovanni Usai