Incontri mensili a Su Nuraghe – libera partecipazione anche per chi non è o non parla sardo.

Martedì 25 marzo 2014, alle ore 21, al Circolo Su Nuraghe, ci incontreremo nuovamente per “s’atobiu” l’incontro mensile al quale sono invitati tutti i soci e gli amanti della lingua sarda e delle tradizioni. Il mese scorso la conversazione è stata principalmente impegnata sull’argomento “Is artis sparessias – sighida”, i mestieri scomparsi – continuazione, seguito dell’argomento che Biagio Picciau ha presentato il mese scorso. Questa volta si è parlato del “su gridadori”, il banditore e di “s’aconciacossiu”, aggiustapiatti, due figure che nel secolo scorso erano indispensabili nella vita dei nostri paesi. Il primo era oltre che il “pubblicitario” ante literam che serviva a informare la popolazione sulle attualità giornaliere del commercio, era anche il “Gazzettino” del Comune, indispensabile per informare la popolazione delle delibere e ordinanze. Quando veniva comandato, il banditore girava il paese fermandosi nei posti atti a una maggior diffusione delle notizie e, dopo aver suonato tre volte la sua trombetta con il suo “Chi si ‘etata custu bandu”, diffondeva le sue informazioni.
La seconda figura “s’aconciacossiu” era una figura importante in un’economia povera dove le stoviglie in terracotta, “marigas”, “sciveddas”, “cossius” e anche piatti, incrinati ma riparabili, venivano affidati a quest’umile artigiano ambulante che per pochi soldi li rimetteva in sesto.
Mentre su bandidori era stanziale, s’aconciacossiu girava per i paesi del circondario e oltre a fare questo servizio importante di restauro, mentre lavorava, seduto all’ombra, teneva salotto di conversazione con le donnette sue clienti, e così propalava notizie, dicerie, oggi diremmo “gossip”, dei paesi viciniori e intanto incamerava notizie che poi avrebbe raccontato altrove.Continua a leggere →



Lunedì 17 marzo 2014 – Stamane all’alba, alle porte della Città, sui cinque pennoni dell’area monumentale di Nuraghe Chervu è stata issato il Tricolore Italiano affiancato dalle bandiere della Regione Autonoma della Sardegna e della Regione Piemonte, associati ai vessilli della Comunità Europea e della Città di Biella.