Sabato 18 maggio 2013, ore 21, a Biella, nelle sale del Punto Cagliari, nuovo appuntamento con Su Nuraghe Film, lezioni di cinema “per conoscere la Sardegna attraverso il film d’autore”, tenute da conterranei nati lontano dall’Isola. La serata sarà presenta da Marco Laurora Desogus, sardo di seconda generazione. Ingresso libero.
“Un passo dietro l’altro“, il filmato in cartellone, per la regia di Gianni Tetti, proviene dalla cineteca e dagli archivi di antropologia visuale del “Museo regionale della Vita e delle Tradizioni popolari sarde” di Nuoro. La pellicola, della durata di 62 minuti, è stata messa a disposizione dall’I.S.R.E, l’Istituto Superiore Regionale Etnografico della Regione Autonoma della Sardegna.
“Un passo dietro l’altro” racconta le paure e le speranze di Luca, Paolo, Daniele F. e Daniele B., Giuseppe e Maria, Mario, Massimiliano e Fabrizio, ragazzi che lottano per migliorare, anche se di poco, la loro vita e crescono. Un passo dietro l’altro racconta di ragazzi che corrono, si allenano, gareggiano, anche contro l’autismo. È la storia dei loro genitori che ci confidano sofferenze e soddisfazioni di una vita certamente non comune, e dei loro accompagnatori che ormai sono degli amici con cui condividere tutto.
“Un passo dietro l’altro” è la storia di una piccola impresa compiuta giorno per giorno: dal campetto in cui tutto è iniziato, fino alla gara più importante dell’anno, a Siracusa, dove non ci sono i riferimenti e le abitudini tanto care ad un ragazzo autistico, dove tutto è nuovo, anche perché si deve prendere l’aereo e volare, dove ci si può anche innamorare, dove alla fine c’è sempre il traguardo che un passo dietro l’altro, prima o poi, arriva.Continua a leggere →
Tour enogastronomico, grandi vini sardi e pregiati prodotti isolani

Giovedì 23 maggio 2013, alle ore 20,30, a Biella, presso l’Hotel Ristorante Bugella di via Cottolengo 65, la sezione ONAV (Organizzazione Nazionale Assaggiatori Vino), di Biella organizza un tour enogastronomico dell’Isola con grandi vini provenienti da vitigni autoctoni abbinati a pregiatissimi prodotti tipici.
Fin dall’età nuragica, la Sardegna era vocata alla coltura della vite. Vitigni come Cannonau, Semidano, Caddiu, Nieddera, Arvesidianu e Nuragus sono alcuni tra i più antichi del Mediterraneo. Fenici, Cartaginesi, Romani, Spagnoli e Piemontesi furono i precursori delle perle enologiche della Sardegna attuale. Dal 1899, la Sella&Mosca dei Piani di Alghero, fondata dai Biellesi Vittorio ed Erminio Sella con Edgardo Mosca Riatel, con i suoi avanzatissimi laboratori, ha fatto scuola a molte cantine sociali e imprese private isolane, permettendo ai vini sardi di varcare il mare ed essere conosciuti e apprezzati in tutto il mondo.
Nell’Isola, la vite è presente sin da tempi remoti, come testimoniato da documenti antichi. La coltivazione della vite, ben radicata nelle tradizioni sarde, è testimoniata anche nella “Carta de Logu”, le leggi sarde promulgate da Eleonora d’Arborea nel 1392, dove venivano regolamentate le coltivazioni di orti e di vigne nelle terre comprese sotto la giurisdizione arborense. Successivamente, le norme vennero estese a tutto il territorio della Sardegna e sono rimaste in vigore per oltre cento anni del periodo piemontese, fino all’adozione del “Codice feliciano”, nel 1827.Continua a leggere →
Corsica, Piemonte e Sardegna a Roma, identità di fede e cultura

Immagini dell’incontro nella sezione Fotografias
Domenica 5 maggio – Roma, Piazza S. Pietro si riempie velocemente già dalle prime ore del mattino: moltissime Confraternite provenienti da tutto il mondo, ma soprattutto dall’Italia e dall’Europa, si presentano, con i loro abiti colorati, i loro stendardi e i loro Crocifissi per partecipare alla S. Messa che Papa Francesco celebrerà per loro, alle ore 10, nel quadro delle iniziative legate all’anno della Fede. Fra tutte queste persone, anche una rappresentanza del circolo Su Nuraghe, che sta per istituire una Confraternita nell’Oratorio di S. Grato a Pettinengo, giunta a Roma insieme alla Confraternita della SS Trinità e di S. Croce di Graglia, prende posto oltre le transenne. Il cielo è minaccioso, ma non sta ancora piovendo: comincerà tra poco e durerà per tutto il tempo della S. Messa, salvo una breve tregua. Su Nuraghe, oltre allo stendardo di S. Eusebio e della Madonna di Oropa, inalbera anche la bandiera dei 4 Mori, che attira l’attenzione di una Confraternita della Corsica, “Santissimu Crucifissu” di Pieve di A Serra (Aleria), sistemata poco lontano. Da qui un cordiale incontro ed un breve scambio di idee (la Messa sta iniziando).
Durante l’omelia il Papa elogia l’opera delle Confraternite, che, con le loro diversità, sono un valido aiuto all’opera evangelizzatrice e caritativa della Chiesa, un fermento importante, che si innesta sulle tradizioni popolari e sa trasmettere in modo semplice, con l’esempio e la testimonianza, il messaggio cristiano.Continua a leggere →
Da Biella, Graglia e Su Nuraghe: religiosità popolare con Francesco

Immagini dell’incontro nella sezione Fotografias
Domenica 5 maggio, in piazza S. Pietro, sotto una pioggia battente, Papa Francesco ha celebrato la S. Messa per le Confraternite venute da ogni parte del mondo: naturalmente, a causa delle distanze, erano rappresentati soprattutto i paesi europei, tra cui Spagna, Portogallo, Irlanda, Polonia, Romania, Malta e, naturalmente, l’Italia, presente con tutte le sue regioni. La Confraternita della SS. Trinità e di S. Croce di Graglia ha portato a Roma, per l’occasione, un buon numero di Confratelli, unitamente ai rappresentanti delle Confraternite: N.S. d’Oropa di Biella Oropa, SS. Sacramento di Paruzzaro (NO), SS. Sacramento di Miasino (NO), un gruppo del Circolo Su Nuraghe di Biella, che sta istituendo una nuova Confraternita nell’Oratorio di S. Grato a Pettinengo, e un folto gruppo di amici provenienti dalle Parrocchie di Camburzano, Mongrando, Zubiena, Torrazzo, Sordevolo, Occhieppo, Muzzano, Vergnasco, Tronzano.
Nella giornata di sabato il gruppo ha effettuato, con l’apposito pullman scoperto, il giro di Roma Cristiana, proposto dall’Opera Pellegrinaggi di Roma, che ha supportato l’organizzazione; nel pomeriggio poi c’è stata la possibilità di visitare, a scelta, i monumenti principali, il tutto sotto uno sfolgorante sole romano. Domenica, invece, acqua a catinelle (nella migliore tradizione biellese).
Papa Francesco ha iniziato la sua omelia lodando il coraggio delle Confraternite, sia per quanto riguarda la partecipazione alla S. Messa con un tempo così inclemente, che per quanto concerne il coraggio della testimonianza pubblica della propria Fede; ha poi sottolineato l’importanza della loro azione nell’ambito della Chiesa, con una presenza che fa da tramite tra la tradizione popolare, sempre molto importante per la semplicità e l’immediatezza del messaggio, e il nuovo.Continua a leggere →
«Cento anni di Sardi a Biella», conferenza e immagini di un secolo

Venerdì 10 maggio 2013, alle ore 16, a Biella, nelle sale del Chiostro di San Sebastiano, il prof. Battista Saiu parlerà di “cento anni di Sardi a Biella“. L’incontro, arricchito dalla proiezione di immagini rare e poco note della città, è inserito nell’attività didattica dell’Università Popolare di Biella. L’ingresso è libero.
Salvatore e Sebastiano Mighela, seguiti dai nipoti Severino e Giuseppe – afferma Battista Saiu – sono i pionieri che, all’alba del XX Secolo, decidono in tempi diversi di abbandonare le scogliere e i suggestivi monti dell’Ogliastra per giungere in Continente dove mettere dimora stabile ai piedi del Mucrone. Partono con la Sardegna nel cuore, portando a Biella i migliori vini dell’Isola, associandoli – nella loro attività di mescita – a quelli del Monferrato.
La loro attività darà lustro a Biella e caratterizzerà la storia di un’epoca – dal 1901 al 1968, anno di definitiva chiusura dell’esercizio -, portando Biella nel cuore dell’Europa e del mondo, partecipando ad Esposizioni internazionali a Milano (1906) e a Londra (1908).
Nel Bar dei Sardi, il più grande della Città – nella centralissima via Italia, l’allora via Umberto I, articolato su quattro piani, con sale da biliardo e salette riservate – si fissavano appuntamenti d’affari, si tenevano incontri importanti in campo politico, sportivo, sociale, culturale.
I Sardi del presente, quelli partiti successivamente – conclude Saiu – hanno trovato dai Mighela un porto sicuro dove approdare, incontrare e conoscere altri conterranei nei giorni difficili dell’arrivo in terra istranza, straniera, fino al momento della chiusura, nel 1968.Continua a leggere →