Cando canna e manigu de iscova fiant cuaddus curridoris

“Quando canna e manico di scopa eran cavalli da corsa” – Jogos de s’antigoriu: pipias de tzapulu, a perdas, a casella, a bardunfula, su circu, a cuaddus fortis, a luna monti, a is birillias, coratzada, tzach’e poni, a mamacua, a s’aciapa, a cadiredda, a s’aneddu, a sedatzeddu e, puru is mannus, a barrallicu

caddu de linna
Johos, giochi antichi di Oliena, caddu de linna di Graziano Sanna.

A is piciocheddus de oi, chi tenint donnia cosa po jogai, at a parri inpossibili chi nosu puru, a piciocheddus, si podessimus ispassiai cun is jogus nostrus poberitus opuru cun joghitus fatus de nosu e totu sene ispendi dinai.
Ci fiant jogus fatus de is maschiteddus, fatus de is femineddas e giogus fatus in pari. Is prus piticus jogànt a “cuadd’e canna”, una canna o unu manigu de iscova, fiant cuaddus curridoris.
Is femineddas si fiant is “pipias de tzapulu”. Cu s’aggiudu de is sorris mannas o de sa mama, cun itzapulus becius trogaus e cosius a pari si fiant carena, conca, bratzus e cambas. Cun sogas de lana de colori poi si fiant ogus, nasu e buca; is pilus fiant fatus de lana niedda o di arraffa. E cun cussu joghitu passànt dis intera a fai bistireddus e totus i manixus de domu. Is prus matucheddas jogànt a “perdas”, cincu perdas lisas de ampulai e arregolli cun abilesa o a “casella”. Una figura scrita in terra cun s’ inghisciu o unu teluaciu: doxi casellas cuadradas chi acabanta cun d’una mesutunda, su “celu”. S’abilesa fiad de ghettai “s’impiastra”, una perda strecada, de sa primu casella a sa de doxi e andendi, dogna borta, a peincareddu, a ndi dd’arregolli e torrai agoa sen’e tocai cun su pei is arrigas.
I maschiteddus teniant prus iscioberu. Passamus merìs interus a jogai a “bardunfula”. Nosu dd’as comporamus in su stangu de senno’ Campana ma ci fiat chini, cun d’un’arrogu ‘e linna, si dda fiat a solu, traballendi cun s’arresoia e allisendidda cun d’unu arrogu de imbirdi, e una punta de puncia po bicu. Is mellus fiant fatas de ollastu o di arrideli, linnas tostadas chi apoderànt beni su provu de is cumpangius chi circanta de dda sperrai cun sa propria. Sa bardunfula si fiat girai in d’unu circu fattu in terra de innui non ndi depiat bessiri. Is atrus circànt de dda spingi a foras cun s ‘atroculu: boddiri, “piscai” sa bardunfula girendi, cun sa manu, e iscudendidda a pitzus de s’atra, o de dda sperrai cun sa propria. Si sa bardunfula fiat “cerridora” no abarràt in sa pinta e intzandus si depiat cravai una tacia in su cucuru po dda podi armudiai.Continua a leggere →

Su Nuraghe, “voglia di veglia” al caldo di luoghi e di affetti

volontari di Su Nuraghe
Volontari di Su Nuraghe.

Sabato 22 ottobre si è svolta a Biella la serata denominata: “Pizza al circolo“, momento conviviale con al centro la “pizza”, piatto nazionale divenuto universale, proposto in diverse varianti. Molto richiesta l’originalissima versione sardo-biellese, denominata: “Pizza Su Nuraghe“, caratterizzata da salsiccia campidanese proveniente direttamente dalla Sardegna. Ai prodotti buoni e genuini della terra e del mare, che ben si sposano con gli ingredienti del cuore, si sono sommati, infatti, altri ingredienti, fondamentali sebbene immateriali: amicizia, generosa disponibilità dei soci, professionalità, amabilmente confezionati e serviti in un ambiente sereno, luogo di incontro tra amici.
Con l’arrivo dell’autunno e il conseguente accorciarsi delle giornate, sempre più si manifesta “la voglia di veglia”, desiderio di stare in compagnia, serenamente, al caldo di luoghi e di affetti. Il grande fuoco, acceso nel forno a legna di Su Nuraghe, costruito e lasciato in eredità da anziani lungimiranti, è l’elemento visivo che continua ad attrarre e affascinare.Continua a leggere →

“I colori dell’arte” di Renata Tuveri in mostra a Su Nuraghe

Inaugurazione-cumbidu: sabato 29 ottobre, ore 21 – Biella, “Punto Cagliari” – Apertura: 29 ottobre, 12 novembre, tutti i giorni, ore 17-19 – Martedì, venerdì e sabato, ore 17-19 e 21-23 – Dal 13 novembre al 17 dicembre, esposizione presso l’Ambulatorio Infermieristico Sardo, via Costa di Riva, 16 – lunedì e giovedì, ore 9-11 – ingresso libero

Locandina Tuveri

Renata Tuveri nasce a Guspini, in provincia di Cagliari, oggi Medio Campidano. Nel 1965, appena diciottenne, arriva a Biella per fare la bambinaia nella casa di Franco Botto Poala; alle sue cure sono affidati i figli Ernesto, Paola, Nanni e Carla. Erano gli anni della grande partenza, l’abbandono dell’Isola alla ricerca di pane e lavoro. In seguito, con la chiusura delle miniere, l’emorragia dalla Sardegna sarebbe stata ancora più copiosa: un vero e proprio esodo.
Nell’immaginario di molti, più che una precisa località geografica, Biella era una sorta di terra promessa, un mito che accendeva speranze, alimentato da vaghe conoscenze storiche perlopiù associate a Quintino Sella, agli studi sulle miniere da lui compiuti e, ancor più, risalenti ad Alberto Lamarmora, il grande amico della Sardegna.
Tra i Biellesi benestanti, avere in casa personale isolano da impiegare nei lavori domestici e a cui affidare l’educazione dei figli, era motivo di prestigio, grazie anche al buon nome e alla fiducia che i Sardi si erano saputi conquistare nel tempo. Pressoché in tutte le famiglie di ricchi industriali o di antica nobiltà alpina, era facile ritrovare i figli di Sardegna, un po’ come quei “Sardi venales” citati da Livio, Plutarco e Festo, in riferimento agli Etruschi di Toscana, originari della città di “Sardi” in Lidia, prima ancora che ai Sardi di Sardegna.Continua a leggere →

Sardi di Biella: iniziative culturali rivolte alla città

Veri e propri gioielli offerti alla cittadinanza intera che contribuiscono concretamente alla formazione e al rafforzamento di quell’importante senso di collettività e di scambio culturale tra Sardi e Biellesi

piatti di Renata Tuveri
Piatti di Renata Tuveri

Da anni, il Circolo Su Nuraghe si distingue per le iniziative culturali rivolte alla città dai concittadini di origine sarda residenti a Biella: le manifestazioni, le lezioni, gli incontri e le mostre sul territorio biellese sono davvero numerose.
Le iniziative che Su Nuraghe offre da sempre alla nostra città hanno come filo conduttore la Sardegna, attraverso una ricerca sempre attenta e puntuale dei punti di contatto e dei legami con la storia e con le tradizioni. Questa rimarchevole attività, che, dalla comunità etnica di appartenenza, si espande alla comunità cittadina che la comprende è strettamente collegata alla nostra comunità biellese ed è eminentemente deputata a trasmettere cultura, favorendo la diffusione sul nostro territorio di elementi che arricchiscono e nobilitano il sapere di tutti.
Assai sovente sono veri e propri gioielli quelli offerti alla cittadinanza intera; sono gioielli che contribuiscono concretamente alla formazione e al rafforzamento di quell’importante senso di collettività e di scambio culturale tra Sardi e Biellesi, che, se vero e fattivo, si trova sempre in tutte quelle situazioni di civiltà, che mirano a creare fondamenti autentici di convivenza pacifica e costruttiva.Continua a leggere →

Quattro Biellesi nel Risorgimento: i fratelli La Marmora

A Biella “tesori” di un’epoca in una grande mostra in quattro sedi promossa dal Comune – La mostra sarà inaugurata sabato 22 ottobre, alle 17 a Palazzo Ferrero, seguirà visita di Palazzo La Marmora e di San Sebastiano, alle 18,45.

Locandina mostra La Marmora

L’anno di celebrazioni per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia si chiude a Biella con una grande mostra che metterà a disposizione del pubblico per la prima volta cimeli, decorazioni, dipinti e oggetti di grande prestigio e valore.
Una vera e propria rassegna di “tesori” che sarà allestita in quattro sedi e che avrà come filo conduttore le vicende private e pubbliche dei quattro fratelli La Marmora, i generali Carlo Emanuele, Alberto, Alessandro e Alfonso.
La mostra, dal titolo “Quattro biellesi nel Risorgimento: i fratelli La Marmora”, è promossa dal Comune di Biella nell’ambito delle iniziative “Biellesi tessitori di unità“, un ricco ciclo di eventi promosso dall’Assessorato alla Cultura che testimonia il grande impegno dell’Amministrazione cittadina per le celebrazioni unitarie. Partner del Comune è il Centro Studi Generazioni e Luoghi Archivi Alberti La Marmora, con la collaborazione dell’Archivio di Stato di Biella, del Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino.
L’iniziativa ha inoltre il contributo di Biverbanca, Camera di Commercio di Biella e Famiglia Ramella Catering. L’impegno di Biverbanca è di grande respiro, infatti con il suo sostegno l’editore Fabrizio Lava pubblicherà per Natale un volume dedicato ai La Marmora, curato da Silvia Cavicchioli.
Il progetto ha, inoltre, il patrocinio della Regione Piemonte, della Regione Autonoma della Sardegna, del Comune di Cagliari e dell’Associazione Nazionale Bersaglieri.
L’allestimento sarà curato da E20Progetti e da M10, mentre il coordinamento è dell’Associazione Stile Libero.
La mostra non sarebbe stata possibile senza il contributo dell’Archivio di Stato di Biella, sia per la ricerca preliminare, sia per la scelta di preziosi documenti che ritmano la narrazione della mostra e che provengono dal grande archivio La Marmora, di cui l’Archivio di Stato è custode.
La mostra chiude un anno che ha visto l’ente Generazioni e Luoghi – Archivi Alberti La Marmora promuovere le figure dei quattro fratelli in numerose occasioni legate al 150° che hanno scandito questi dodici mesi a partire dagli eventi promossi dall’Associazione Dimore Storiche del Piemonte nell’autunno del 2010.
Tra le novità del 2011, il Centro studi ha inoltre lanciato a maggio un sito web dedicato ai quattro fratelli generali e alla famiglia.Continua a leggere →