Debutto con nel cuore due Terre: il Biellese e la Sardegna

Gaglianico (Biella), “Ninna nanna” del compositore biellese don Nelson Sella e “Su bolu ‘e s’astore”, di Tonino Puddu – trasmissione generazionale, salvaguardia e tutela delle lingue di minoranza storica.

Coro 100% misto - Made in Biella
Gaglianico, Coro 100% misto - Made in Biella con al centro il giovane chitarrista Luca Battioni.

Biella, sabato 28 maggio 2011 – la chiesa parrocchiale di San Pietro di Gaglianico ha accolto il debutto del “Coro 100% misto – Made in Biella”, diretto dal M° Sandro Montalto e la partecipazione del giovane chitarrista Luca Battioni, ospiti del parroco don Paolo Loro Milan.
È difficile raccontare la storia di un coro – si legge nella presentazione del foglio di sala distribuito su banchi della chiesa – è più facile ascoltarlo e capire se oltre le note c’è una storia, un’amicizia, con le emozioni che i coristi condividono e che danno vita e colore alle canzoni“.
Il “Coro 100% misto – Made in Biella“, nasce nel 2005 per gemmazione del Coro Burcina in occasione di un concerto per la Vigilia di Natale in cui vengono coinvolte le mogli di alcuni coristi, con lo scopo di avvicinarle al canto corale attraverso un brano da eseguire assieme ai mariti.Continua a leggere →

Nella costante della Fede la continuità di “sa Limba sarda”

Venerdì 3 giugno 2011, alle ore 21, nella chiesa di Santa Maria Assunta di Bioglio (Biella), verrà intonato “Su Rosariu cantadu” in onore di Fra’ Nicola da Gesturi, a dodici anni dalla sua beatificazione – Nella chiesa parrocchiale di Bioglio presso la cappella intitolata a Padre Nigolau, “Padre bertula“, sono custodite alcune reliquie del Beato fra’ Nicola da Gesturi e di San’Ignazio da Laconi, portate dai Padri Cappuccini di Cagliari il primo aprile 2001 su esplicita richiesta dei nipoti Medda e della Comunità Ecclesiale di Bioglio – I Sardi di Biella, ospiti del parroco don Luigi Tajana, intoneranno le antiche preghiere in lingua sarda, guidati dal cappellano di Su Nuraghe don Ferdinando Gallu che terrà la catechesi in Limba.

San Grato di Gurgo
Fedeli di Pettinengo e soci di Su Nuraghe di Biella, ritratti a San Grato di Gurgo.

Sulle orme di Eusebio da Cagliari, Patrono del Piemonte, di Maria Deipara, Regina di Oropa e di fra’ Nicola da Gesturi.
Gesti e parole in apparenza semplici, ma carichi di storia, valori simbolici e profondità spirituale, animano e cadenzano la quotidianità di molte, e spesso non eclatanti, esistenze individuali e collettive. Comportamenti e rituali che, riemergendo qua e là nel presente, similmente a “germogli” frutto di una semina precedente, collegata alla risalente sapienza ed al vissuto dei cosiddetti “Padri e Madri” e attecchita nella profondità degli animi, consentono oggi la riscoperta ed il nuovo perpetuarsi delle “radici” personali religiose e culturali. Fenomeni concreti, quindi, che trovano esempi tangibili e spontanei presso le comunità che vivono ai piedi delle Alpi Biellesi, sotto lo sguardo vigile e premuroso di Santa Maria di Oropa, la Vergine Madre garante di intercessione a Dio per le preghiere, le speranze ed i ringraziamenti da parte di devoti e fedeli. Tanto più in questo Maggio 2011, periodo “mariano” per eccellenza durante il quale persone di ogni ceto, luogo ed età si sono ritrovate per recitare la tradizionale preghiera del Rosario.Continua a leggere →

I giorni di Lollove, conoscere e riconoscere la nostra Isola

Sabato 4 giugno, a Biella, alle ore 21, nelle sale del “Punto Cagliari”, in via Galileo Galilei, 11, il nuovo appuntamento con Su Nuraghe Film propone la proiezione di “I giorni di Lollove“, opera dei registi Ignazio Figus e Virgilio Piras, un cortometraggio del 1996 (durata: 50 minuti), messo a disposizione dall’ISRE, Istituto Superiore Regione Etnografico della Sardegna.

locandina
Locandina del film

Il filmato verrà presentato da una giovane biellese, Alessia Ghisu, sarda di seconda generazione che ha accettato di salire in cattedra per illustrare la serata alla scoperta di una Sardegna che in parte non c’è già più, che sta scomparendo travolta dal ritmo incalzante della modernità consumistica.
Il documento, proveniente dagli Archivi dell’ISRE di Nuoro, permette di aprire una pagina del recente passato che ci darà l’occasione di conoscere e riconoscere la nostra Isola attraverso film d’autore per cercare di dare risposte al bisogno di identità e di radici, di “chi siamo” e “da dove veniamo”, condizione indispensabile per cercare di governare il futuro, sapere in quale direzione stiamo andando.
Sinossi: Lollove è una piccola frazione di Nuoro da cui dista 9 chilometri. Conta 35 abitanti. Non ha un medico. L’acqua corrente non è potabile. Non c’è ufficio postale. Non ci sono scuole. Non c’è un posto di polizia.
Non esistono negozi e bar. Un autobus collega la frazione al capoluogo con due corse giornaliere.
Funziona un posto telefonico pubblico.
C’è una chiesa ma non un prete. L’assistenza spirituale è garantita solo la domenica da un sacerdote che viene appositamente da Nuoro…
Il film, girato fra l’autunno del 1989 e la primavera del 1990, descrive l’ambiente e alcuni momenti della vita di questa comunità relativi alla quotidianità e alla festa: un raro matrimonio e le celebrazioni in onore di San Biagio.Continua a leggere →

Essere parte attiva in questa grande famiglia

Alessia Ghisu
Alessia Ghisu

Salve a tutti, sono Alessia Ghisu, ho 28 anni e sono nata a Biella.
I miei genitori, mamma di Masainas e papà di Giba, si sono sposati nel 1969 e si sono poi trasferiti a Vigliano Biellese, paese dove mio fratello ed io siamo nati, cresciuti e dove ancora tuttora viviamo.
Dopo aver frequentato le scuole superiori a Biella, lavoro in un supermercato della zona.
Tutti gli anni fin da piccoli, con mio fratello, abbiamo sempre passato le vacanze in Sardegna, ritrovandoci con tutti i parenti sparsi nella zona del Sulcis. Ogni anno era sempre una nuova gioia, il piacere immenso di ritrovare le persone care e avere a portata di mano un mare stupendo in una terra da sogno.
Da sempre i miei genitori hanno fatto parte, partecipando attivamente alla vita sociale del circolo Su Nuraghe di Biella, soprattutto mio papà con la partecipazione all’organizzazione del settore gastronomico delle attività del Circolo, cucinando deliziosi maialetti allo spiedo, pecora bollita o le tradizionali favate del periodo di carnevale.
Anch’io, già da piccola ho iniziato a frequentare il Circolo, anche perché tra le attività, molte – allora come oggi – sono rivolte ai più piccoli, come le borse di studio che annualmente vengono assegnate ai ragazzi bravi a scuola, i corsi di disegno, di ceramica e di pittura e un carnevale dei bambini con al centro i più piccoli e tanto altro ancora.Continua a leggere →

Atobiu de martzu 2011, imparai s’arti de su mulciu

Ogni ultimo martedì del mese, Atobiu – incontri in “Limba” – “Mannigos de memoria” – prossimo appuntamento martedì 31 maggio, ore 21 a Su Nuraghe – via Galileo Galilei, 11 a Biella.

Gavino Pecorini
Gavino Pecorini.

Imparai s’arti de su mulciu, s’arti de s’intrecciu de sa prama, de s’antigoriu a oi, fueddendi su sardu tottus in pari.
Fairi praxeri a biri ca oi seusu meras, aressi ca s’arribu de su beranu ingainara de prusu a bessiri de domu, de chi nou,eusu incertau a acciungi sa dimostratzioni de s’intrecciu a s’arrexionara in limba. Gavinu Pecorini, chi fairi de maistu, s’est fattu carrigu de procurai sa fola de prama nana po su mulciu, e sa fola frisca po fai intreccius de portai a benedixi sa di de is pramas.
Su professori Battista Saiu spiegara ca sa prama est una matta originaria de su Nord Africa, est sa primu matta chi s’omini ari cumentzau a coltivai po si procurai alimentu; sacra fintzas de s’antigoriu tenniri meras signus, bennera accostara a sa fertilirari de s’omini, de is animalis, de sa terra, de su chelu e de su soi; considerara unu signu de vittoria, de rigeneratzioni e de immortalirari, su fruttu de sa prama, is datterus, si papanta sa die de sa festa. Cun su Cristianesimu si funti appompiaras is traditzionis e i signus antigus de su paganesimu adattendidus a sa religioni cristiana.
Gavinu, distribuisciri i matzittedus de fola, e fairi a biri a is chi no funti bonus comenti si fairi; calincunu est giai bonu e si ponniri a fai is intreccius de portai a benedixi. Bisungiara a riconosci ca appassionara a tottus, cussus chi anti scioberau sa prama siccara, fainti su mulciu, corrias de prama, poi ponendi impari prus corrias bessiri una funi, po fai sa funi grussa si depinti praciri is folas a stiscias finisi; cun su mulciu, una borta si fenta is ordinagus, po is bois e is cuaddus, certu imou ci funti atrus materialis.Continua a leggere →