Torna il carnevale dei bambini di Su nuraghe, dopo due anni di stop dovuto alla pandemia. L’appuntamento è per domenica 19 febbraio, dalle ore 15:00, nella sala della biblioteca del Circolo sardo di Biella in via Galilei 11. La festa sarà arricchita da giochi, regali, coriandoli e caramelle per tutti. Caterina e Ada, sorelle di 16 e 10 anni, faranno da tramite tra le generazioni, in un rapporto “tra pari”, curando l’animazione per i più piccini e garantendo complicità e divertimento. Non mancheranno la pentolaccia, le sculture di palloncini, il trucca-bimbi e altri gioiosi intrattenimenti. Non ultimo il tradizionale rinfresco – su cumbidu – a cura dei soci del Circolo, a base di dolci sardi e continentali.
Dolce Carnevale dei Sardi con zippulas/cattas/zeppole, para fittus/ frati fritti, maraviglias/chiacchiere
Saranno i dolci del Carnevale isolano – zippulas/cattas/zeppole, para fittus/ frati fritti, maraviglias/chiacchiere, unitamente a culurgiones de bentu/panzerotti leggeri, di bentu/vento, edulcorati all’antica e ripieni di saba/vin cotto, a caratterizzare il Carnevale dei Sardi di Biella.
Come la gran parte delle feste che avvengono in questo periodo, anche nella casa dei Sardi di Biella, l’appuntamento è in calendario sabato 18 febbraio, con inizio alle ore 21:00.
Valanga di gol: “Su Nuraghe Calcio Biella” vince 7-3 contro “Pettinengo A.S. 1970”
Si è conclusa con il risultato di 7-3 in favore di “Su Nuraghe Calcio Biella” la partita contro l’esordiente“Pettinengo A.S. 1970”, Associazione Sportiva che fa capo alla Pro Loco del “balcone del Biellese”.
Il campo gelato del Centro sportivo “Openkinetik” di corso Avilianum, 1 di Vigliano Biellese non ha fermato la ripresa delle gare, permettendo con questa partita di recupero la prosecuzione del campionato, ristorati dalle calde bevande predisposte da Gaspare Carmona. Rinviato alla vigilia di Natale, l’incontro, pur arbitrato con qualche contestazione da Nicolò Chiola, è stato caratterizzato da gesti amicali di cortesia e correttezza sportiva da entrambe le parti, nonostante un discusso fallo punito con cartellino rosso e conseguente espulsione di Ewan Petretti, classe 2003, il più giovane atleta in campo con le insegne della Sardegna sul cuore.
Continua il laboratorio linguistico transoceanico tra Sardo, Italiano, Spagnolo e Piemontese
Martedì 31 gennaio 2023, il Circolo Sardo “Antonio Segni” di La Plata e il Circolo Culturale Sardo “Su Nuraghe” di Biella hanno avuto il loro primo appuntamento mensile dell’anno 2023, grazie al Laboratorio Linguistico “Eya, emmo, sì: là dove il sì suona, s’emmo e s’eya cantant”. Si tratta di uno spazio d’incontro in cui entrambe le istituzioni dei Sardi che vivono in Italia e in Argentina si ritrovano, consolidando il “gemellaggio tra Nuraghes” inserito nell’ambito del più ampio progetto regionale “Casa Sardegna”, in capo all’Assessorato del Lavoro della Regione Autonoma della Sardegna.
Febbraio 2023, una parola sarda al mese: “R” come “RAGAPEDDE”
Radici e semantica delle parole sarde, rivisitate mediante i dizionari delle lingue mediterranee (lingue semitiche, lingue classiche). Laboratorio linguistico, di storia e di cultura sarda a Biella
RAGAPEDDE ‘pipistrello’ (Chiroptera) (Sindìa). Questo avionimo significa letteralmente ‘con la pelle tipo ragas’. Per ragas(plurale) s’intende un ‘gonnellino di orbace nero’ appartenente al costume maschile dell’intera Sardegna. Da tutti gli studiosi è chiamato proprio così: gonnellino. Wagner propone l’origine dall’italiano braca, braga, che è dal lat. brăca, di origine gallica secondo Diodoro siculo ed Esichio, designante i ‘pantaloni’, un indumento che fu delle popolazioni celtiche ma ignoto ai Romani, i quali lo adottarono soltanto sul finire dell’Impero.
Nessuno ha mai notato la contraddizione tutta sarda di chiamare gonnellino quelli che, stante l’etimologia corrente, dovrebbero essere pantaloni. In realtà le ragas a noi note attualmente non sono né gonnellino né pantaloni poiché, pur avendo sagoma di gonnellino, hanno le falde saldate da una vistosa traversa inguinale.