Tra papassinos e castagne bollite, la notte tra 1 e 2 novembre unisce Sardegna e Piemonte nel rito millenario dell’ospitalità oltre la morte
Nella società contemporanea, il periodo dedicato alla commemorazione dei defunti mantiene un radicamento profondo sia nella dimensione pubblica che in quella privata. Nelle settimane che precedono il 2 novembre, data fissata per la ricorrenza, si assiste a un’intensificazione delle visite ai luoghi di sepoltura: le famiglie si dedicano alla pulizia delle tombe e dei loculi, sistemando la terra dei tumuli. Ogni sepolcro viene adornato con composizioni floreali, spesso recise, dono prezioso di vegetazione coltivata appositamente, oppure con piante direttamente collocate sul terreno. I camposanti si trasformano così in giardini che rifioriscono in una sorta di primavera anticipata, invertendo il ciclo naturale delle stagioni.



