Domenica 13 Aprile 2014, “I Sardi sono una ricchezza per il nostro territorio”, così ha affermato il mons. Gabriele Mana ricevendo in vescovado la delegazione della Comunità sarda di Biella che rinnovava l’offerta delle palme intrecciate. La vigila della Domenica di Passione, i Sardi sono soliti donare foglie di palma artisticamente “filadas”, intrecciate alla sarda, al vescovo, a sacerdoti e a religiosi della Diocesi.
Per l’occasione, alcune palme sono state fatte arrivare dalla Sardegna, da Atzara, centro del Mandrolisai dove forte e viva è la tradizione pasquale: secondo ritmi antichissimi associati e scanditi dal cromatismo dei paramenti liturgici, giovani foglie di palma ancora chiuse vengono recise la vigilia della Domenica di laetare per essere successivamente lavorate comunitariamente e, poi, ridistribuite.
Altre palme, invece, quelle più delicate che difficilmente avrebbero potuto affrontare il viaggio in tempo utile, sono state intrecciate a Biella dalle abili mani di Graziella.
Dopo la breve cerimonia in vescovado, alcuni rappresentati di Su Nuraghe con il presidente Battista Saiu si sono recati ad Oropa per consegnare la palma al Rettore, can. don Michele Berchi, direttamente nelle mani di mons. Salvatore Pompedda. Poi, il piccolo corteo ha attraversato il portico che conduce al convento delle Figlie di Maria per donare altre piccole palme alle donne consacrate affidate alla superiora suor Maria Antonietta.Continua a leggere →
«I Cavalli Bianchi» di Palazzeschi visti da Mirko Cherchi
Sabato 12 e domenica 13 aprile alle ore 21.00, a Miagliano (Biella), in via Vittorio Veneto, 2, “I Cavalli Bianchi” di Aldo Palazzeschi messi in scena da Mirko Cherchi, presso l’ex lanificio Botto.
Storie di lana. Il comitato “Amici della lana” propone lo spettacolo “I Cavalli Bianchi”, nel quarantennale della scomparsa del poeta Aldo Palazzeschi (alias Aldo Giurlani), nato a Firenze nel 1885 e morto a Roma nel 1974. La messa in scena è opera dell’attore Mirko Cherchi e del musicista Sergio Pugnalin che, attraverso la parola, la musica e il teatro d’ombra, restituiscono vitalità e originalità a un testo poetico, il primo pubblicato dal poeta.
La messa in scena vuole rispettare l’acrobaticità dell’ispirazione di Palazzeschi, usando la ritmicità del testo e la poesia delle silhouettes attraverso la leggerezza del sogno e del sorriso.
In contemporanea, la mostra wools of europe, visitabile dal 6 aprile al 29 giugno 2014 negli spazi del lanificio Botto che fanno da cornice al viaggio di immagini e di articoli artigianali nel mondo della lana autoctona europea.
Ogni domenica, dalle ore 10:00 alle ore 12:30 e dalle 15:30 alle 19:00, eventi, incontri visite e spettacoli per tutta la durata della mostra.
Info biglietti e prenotazioni allo 01520001 / 3287248051 info@storiedilana.it
Angelo Cau
Sardi e Biellesi, un pomeriggio particolare ad Oropa

Mercoledì 9 aprile 2014, le Donne del filet di Su Nuraghe hanno vissuto un pomeriggio molto particolare: il loro secondo incontro con le Figlie di Maria di Oropa; hanno così avuto il privilegio di poter vedere da vicino alcuni bellissimi “pezzi” del ricco corredo di tovaglie e camici del Santuario.
Il presidente del Circolo, Battista Saiu, ha accompagnato un gruppo di 13 donne (Laura, Grazia, Luisa, Orietta, Paola, Nuccia, Loredana, Betty, Francesca, Giuliana, Renata, Mariolina, Giancarla) all’incontro, organizzato con il permesso del Rettore, canonico don Michele Berchi.
La Superiora, suor Maria Antonietta e suor Caterina hanno accolto le visitatrici con molta cordialità ed hanno aperto il grande armadio, dal quale hanno estratto preziose tovaglie ornate di pizzi di ogni tipo: ad ago, tombolo, intaglio, ricamo e applicazione su tulle… naturalmente l’interesse maggiore è stato per i preziosi filet, che sono stati ammirati, studiati, fotografati: una vera festa per gli occhi di chi ama lavorare con le antiche tecniche! Si sono lanciate diverse idee: si è parlato di riprodurre o di reinterpretare alcuni motivi, di confezionare una tovaglia per il Santuario, utilizzando i vecchi telai da filet che giacciono inutilizzati sopra l’armadio… si vedrà di concretizzare nei prossimi mesi.Continua a leggere →
Filet di Oropa, incontro tra Figlie di Maria e donne di Su Nuraghe

Mercoledì 9 aprile, alle ore 15.30, le Donne del Filet del Circolo Culturale Sardo di Biella si recheranno ad Oropa a far visita alle Figlie di Maria.
L’incontro, previsto da tempo, sarà momento di scambio di esperienze su tecniche di ricamo e metodi di conservazione e restauro, mettendo in comune saperi acquisiti con la pratica e l’esperienza. Un’occasione attesa per lavorare insieme e vedere qualcosa di bello, che magari qualcuna vorrà provare a rifare. Quotidianamente le donne consacrate che prestano servizio ad Oropa, operano a contatto diretto con il ricco corredo di stoffe, paramenti e arredi custoditi presso il Santuario. Un vero e proprio tesoro da loro salvaguardato con cura ed amore.
A seconda delle occasioni, vengono utilizzati paramenti preziosissimi, molti dei quali adornati con pregiatissimi ricami. Alcuni realizzati a meandro secondo tecniche tipicamente sarde.
Dal canto loro, le Donne del Filet cuciono alla sarda su supporti da loro stesse realizzati, intrecciando fili per dar forma a disegni armoniosi, riproducendo motivi tradizionali di cui si ritrovano esempi proprio ad Oropa.
In epoca recente, artefici dei filet oropensi sono state alcune donne di Sardegna, tra queste, suor Maria Battistina – al secolo Caterina Sotgiu di Bosa – Pietatina di clausura al Cottolengo, giunta a Biella alla fine degli anni Trenta del Novecento. Alla sua morte, ha lasciato i telai da ricamo alla nipote “zia Antonietta Sotgiu”, fondatrice del gruppo delle “Donne del Filet”.Continua a leggere →
Su Re, film in Limba sarda, la Passione di Cristo sbigottisce ancòra
Sabato 12 Aprile, Biella, ore 21.00, proiezione a Su Nuraghe del film Su Re del regista nuorese Giovanni Columbu – sottotitoli in italiano – ingresso libero.
La lezione di cinema per conoscere la Sardegna attraverso il film d’autore, sarà tenuta da Gianni Cilloco (1979), Sardo di seconda generazione, la madre è nativa di Semestene (Sassari) ed il padre di Collinas – Villanovaforru (attuale Medio Campidano). Trasferitosi a Biella per scelta e per lavoro, da circa 7 anni collabora alla realizzazione delle proposte culturali del Circolo “Su Nuraghe” di Biella.
L’opera che verrà analizzata sì è distinta al 30° Torino Film Festival del 2012 e all’International Film Festival Rotterdam del 2013, focalizzando la sua attenzione sul racconto evangelico della Passione di Cristo, ambientata in una Sardegna ancestrale e senza tempo, in quel Supramonte ove il Monte Corrasi, con i suoi graniti e le sue nude pietre, diventa uno scenario ideale e quasi “metafisico”.
La realizzazione di Su Re e stata un’impresa corale dalla genesi assai faticosa. Un progetto produttivamente difficile, per ben due volte bocciato dalle istituzioni statali «perché ritenuto non interessante. In effetti, perché raccontare ancora la storia di Gesù, peraltro in lingua sarda» (cfr. V.Biolchini, Anche i sardi hanno ucciso Gesù. Lo sconcertante e potente “Su Re” di Giovanni Columbu). Ciononostante esso è stato messo in piedi con la Luches Film del regista, sovvenzionato poi dalla Regione Sardegna e “di tasca propria” dallo stesso Columbu. L’autore, «uomo di talento, filosofia ma anche di grande tenacia», ha dovuto anche ricorrere ad una sottoscrizione pubblica per reperire i finanziamenti utili, trovando il supporto economico di molti amici, tra i quali la Sacher Distribuzione di Nanni Moretti – maestro che quasi dieci anni prima aveva premiato il talento del cineasta isolano per il celebre cortometraggio Arcipelaghi -, cui si è da ultimo aggiunta Rai Cinema. Il sostegno – non solo culturale, ma propriamente umano – è stato garantito da menti “aperte” e disponibili al dialogo, quali, in primis, don Mario Cugusi, parroco a Cagliari e, in veste di supervisore, don Antonio Pinna, consulente esegetico e vicepreside della Facoltà Teologica della Sardegna. Determinanti sono state, altresì, la collaborazione del Teatro Lirico di Cagliari, per la preparazione dei costumi e la partecipazione di decine di interpreti locali non professionisti, alcuni dei quali provenienti dai Centri di Igiene Mentale (cfr. L.Saba, “Su Re”, quando il tempo diventa storia, in TIP 500, Marzo 2014).Continua a leggere →
