Festa di San Grato, pranzo sardo di solidarietà servito in chiesa

Gruppo di frazionisti di Canton Gurgo
Gruppo di frazionisti di Canton Gurgo riuniti all'interno dell'oratorio di San Grato e Sant'Eusebio.

A Pettinengo continuano i preparativi per la seconda festa di San Grato e Sant’Eusebio di frazione Gurgo, che si terrà domenica 29 settembre alle ore 12.30, con pranzo allestito all’interno della chiesa.
Nei giorni scorsi si è tenuta una riunione preparatoria tra abitanti e Circolo Su Nuraghe per organizzare la festa di San Grato, evento che coinvolge l’intero paese, con la partecipazione di Comune e Parrocchia, Pacefuturo, Piccola Fata, Associazione Sportiva, Pro Loco, A.I.B., A.R.C.I. e altre diverse realtà del complesso universo associativo pettinenghese, compreso il negozio di alimentari, la pettinatrice e la tabaccheria, insieme a privati cittadini, tutti impegnati in prima persona. Lo scopo è ridonare alla comunità il pieno utilizzo dell’antico oratorio che sorge in frazione Gurgo.
Nel mese di giugno, in concomitanza con la tradizionale festa sarda “Sa Die de sa Sardigna“, è stata lanciata la sottoscrizione “Un Euro per San Grato“, al fine di raccogliere fondi da destinare alle opere di ristrutturazione dell’edificio sacro, con in palio “viaggio in Sardegna per due persone e permanenza di una settimana”, offerto da Kibo Viaggi di Biella e altri premi donati dalla comunità.
In occasione della prossima festa del 29 settembre, l’edificio sacro, sull’esempio della Comunità di Sant’Egidio, diventerà una grande sala da pranzo in cui verrà servito un pranzo di solidarietà con specialissimo menù della tradizione isolana: “zicchi” e “ghisau“, preceduti da antipasto “Su Nuraghe” a base di salsiccia e olive sarde e accompagnati da polenta, preparata secondo antica ricetta biellese, utilizzando farine locali di “meliga”.
In Sardegna, “su zicchi” è pane della festa, specie nei matrimoni, realizzato con fior di farina di primissima qualità, il cui nome avrebbe radici accadiche ed indicherebbe un genere di farina fine. Nome di origine antichissima è anche “su ghisau“, anch’esso mesopotamico: indicherebbe la procedura di cottura di carne o di pesci in recipienti con coperchio, addirittura sigillato.
Il menù proposto a Pettinengo comprende: Antipasto Su Nuraghe. Primo Su zicchi affittadu. Secondo Ghisau de burricu e polenta della Valle Oropa. Pane carasau e pane finu di grano duro. Formaggio pecorino sardo. Dolce di Sardegna. Frutta di Pettinengo. Vino Parteolla, bianco e rosso di Dolianova. Acqua e caffè. Il contributo per il pranzo è 18 Euro adulti e 10 Euro bambini fino 12 anni.
Prenotazioni: Liliana Gaia, 015 8445046; Achille Maggia, 015 8445436; Mario Menegon 015 8445688.
Oppure direttamente al Circolo Su Nuraghe: 015 34638.

Giovanni Usai

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