Ambasciatori di Sardegna a Biella e a La Plata (Argentina)

Martedì 28 luglio 2020, alle ore 21:00 (italiane) si rinnova il collegamento transoceanico tra Biella e America Latina, organizzato dai circoli sardi “Su Nuraghe“ di Biella e “Antonio Segni” di La Plata (Argentina). “Casa Sardegna” in Italia e Argentina spalanca le porte per imparare a leggere e scrivere in lingua materna. Iniziativa che ogni mese si rinnova grazie a opere inedite, appositamente composte in versi, per parlare del tempo presente e di valori universali che attraversano la storia e le geografie.
Un’idea progetto della Regione Autonoma della Sardegna, condivisa dai Sardi dell’Altrove di Biella e di La Plata, e che porta la firma del presidente Christian Solinas; idea deliberata di concerto con gli assessori del Lavoro, Formazione Professionale, Cooperazione e Sicurezza Sociale e della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport, al fine di realizzare un programma di iniziative finalizzato a rafforzare e consolidare il legame identitario della Sardegna con gli emigrati e i loro familiari in Italia e all’estero, “sulla scia – ha scritto il governatore della Sardegna nella Deliberazione approvata il 12 novembre 2019 – della felice e consolidata esperienza di Biella in Italia e di La Plata in Argentina, protagonisti di un recente gemellaggio siglato sotto l’egida dell’assessore del Lavoro, Alessandrra Zedda”.
Tra le poesie verranno presentate opere di Tore Spanu, di Pozzomaggiore, Nicola Loi, di Ortueri, e Roberto Canu, di Ozieri, pubblicate e rese disponibili sul sito istituzionale del Circolo sardo di Biella, sunuraghe.it, in quello della Regione Autonoma della Sardegna Sardinia everywhere e nella pagina Facebook @circulosardo.laplata del Circolo sardo di La Plata. Le liriche sono state riprese e rilanciate anche da altri siti e testate giornalistiche, permettendo di esercitare la lettura in lingua materna anche in vista dell’appuntamento del prossimo martedì 28 luglio.
Accanto all’originale in lingua sarda, la versione italiana, curata da Roberto Perinu e Battista Saiu, su indicazione degli autori, corredata dalla traduzione in Piemontese letterario nella trasposizione dij Brandé, a cura di Sergi Girardin, di Caraglio (Cuneo), e in Castigliano, resa da Matteo Rebuffa, di Candelo (Biella).

Simmaco Cabiddu

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