Birre artigianali, cultura e inclusione: Sardegna e Piemonte si incontrano a “Bolle di Malto”

descrizione Il birrificio 4 Mori da Guspini a Biella, capitale italiana della birra artigianale

Dal 25 agosto al 1° settembre 2025 Biella ospita la decima edizione di Bolle di Malto, rassegna che, anno dopo anno, ha saputo trasformarsi da semplice festival della birra artigianale a punto di riferimento nazionale per il settore brassicolo, capace di mettere in dialogo aziende, istituzioni, formazione e turismo. Una settimana in cui la città ai piedi del Mucrone si trasforma nella capitale italiana della birra, con oltre 40 stand tra produttori, realtà territoriali e istituzioni, accompagnati da degustazioni, laboratori, incontri culturali e momenti di confronto professionale.

Tra i protagonisti ci sarà il birrificio 4 Mori di Guspini, nato nel 2013 dalla passione di Paolo Lai e Antonio Zanda, soci che hanno saputo coniugare imprenditoria e responsabilità sociale, riconvertendo l’ex centrale elettrica del complesso minerario di Montevecchio in un birrificio innovativo e sostenibile.

«Abbiamo scelto di ridare vita a un pezzo di storia industriale della Sardegna – spiegano – trasformando un luogo simbolo del lavoro in miniera in una nuova opportunità di crescita». Oggi le loro birre, ispirate al Reinheitsgebot bavarese, sono apprezzate in Italia e all’estero per la qualità delle materie prime e per i lunghi tempi di maturazione.

L’arrivo in Piemonte dei birrai sardi non è solo un’occasione di promozione enogastronomica, ma anche il segno tangibile di un legame storico e culturale che unisce l’Isola al Biellese grazie alla presenza della comunità sarda, radicata in città da decenni e da sempre protagonista nella valorizzazione della propria identità. Una comunità che, al fianco dei cittadini provenienti da altre regioni italiane e da diversi angoli del mondo, ha saputo creare un terreno fertile di incontro, contaminazione culturale e crescita reciproca, contribuendo a rafforzare la visibilità e l’attrattività turistica sia della Sardegna sia del Piemonte.

Ad accogliere i birrifici sardi in Piazza Martiri della Libertà saranno gli atleti di Su Nuraghe Calcio Biella, con il capitano Manuel Pizzo e il dirigente Gaspare Carmona, insieme ai giovani del Circolo Culturale Sardo – Maria Grazia Hussain Tedde e Tommaso Biglino Trincas – che rappresenteranno le nuove generazioni alla Convention dei Giovani Sardi nel Mondo, organizzata dall’Assessorato al Lavoro della Regione Autonoma della Sardegna e in programma ad Alghero dal 22 al 24 ottobre. Con loro, i dirigenti e i consiglieri del Circolo, guidati dal presidente Battista Saiu.

Il filo conduttore resta quello dell’incontro tra generazioni e culture. Così, lo sport si trasforma in linguaggio universale: nel mese di settembre, il Memorial Paolo Carmona riunirà a Vigliano Biellese giovani piemontesi e sardi in un torneo di calcio a 7, occasione di amicizia e scambio che rinnova i legami tra le due comunità.

In questo contesto, Bolle di Malto si conferma anche spazio di inclusione. Su Nuraghe Calcio Biella porta avanti, insieme alla Domus Laetitiae, storica onlus attiva dal 1984, progetti che mettono al centro la solidarietà e la partecipazione delle persone con disabilità intellettivo-relazionali. Lo sport diventa così un laboratorio di valori condivisi – lealtà, rispetto, cooperazione – in sintonia con la filosofia stessa del festival.

Il futuro passa soprattutto dalle nuove generazioni. I giovani del Circolo, ad esempio, si distinguono nel progetto “Dibattito Sportivo”, che li vede protagonisti nel coinvolgere gli ospiti della Domus Laetitiae in attività didattiche e culturali legate al mondo dello sport: un modo concreto per trasformare l’impegno associativo in percorsi educativi e inclusivi, capaci di lasciare tracce positive sul territorio.

In definitiva, la comunità sarda di Biella, insieme ai giovani che vi sono nati o che provengono da altre regioni italiane e da diversi Paesi del mondo, sa incarnare al meglio il ruolo di ambasciatrice naturale della Sardegna. Un ponte vivo tra due terre che sembrano lontane, ma che trovano nella cultura, nello sport e nella convivialità la loro naturale continuità.

Ogni iniziativa, dal torneo di calcio al festival della birra, diventa così molto più di un evento: è la testimonianza concreta di come memoria e innovazione, tradizione e futuro possano convivere e generare valore.
E in questo intreccio di esperienze, lingue e volti, la comunità sarda di Biella dimostra che l’Isola non è soltanto un luogo geografico, ma un’identità che viaggia, cresce e si rinnova, portando con sé orgoglio, ospitalità e visione.

Un ruolo che non conosce confini: essere Sardegna ovunque, al centro del Piemonte come nel cuore del Mediterraneo.

Efisangelo Calaresu

Nell’immagine, “Paolo Lai e Antonio Zanda a Montevecchio tra tradizione mineraria e fermentazioni artigianali”

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