Turismo di prossimità con visita al Museo delle Migrazioni di Pettinengo

Pettinengo, bikers biellesi ricevono la benedizione di don Ferdinando Gallu

Museo delle Migrazioni, Cammini e Storie di Popoli di Pettinengo – Rete Museale Biellese – via Fiume, 12, visitabile gratuitamente tutte le domeniche dalle ore 14:30 alle ore 18:30 – Info e prenotazione: Idillio, 3343452685 – Ingresso libero

Il Biellese come meta di turismo di prossimità offre numerose strutture ricettive e le cellule ecomuseali aderenti alla Rete Museale Biellese. Presente nella rotta europea dei motociclisti, il Museo delle Migrazioni, Cammini e Storie di Popoli di Pettinengo è una delle tappe possibili in tempi in cui sempre più viaggiatori tendono a scegliere quel turismo di prossimità, alla scoperta di paesi e luoghi vicino casa, alla ricerca di piccole preziose realtà ancora inesplorate senza allontanarsi troppo dalla propria residenza.Continua a leggere →

Estate a Pettinengo inaugura “Biellesi con la valigia”, mostra fotografica con parole di papa Francesco

Biellesi in partenza verso l'Algeria, Pettinengo, 1953

Domenica 4 luglio 2020, alle ore 14:00 verrà inaugurata a Pettinengo la mostra fotografica “Fratelli tutti” con gigantografie inedite provenienti da archivi privati di famiglia. La rassegna, corredata dalle parole di papa Francesco, tratte dall’omonima “Lettera Enciclica sulla fraternità sociale”, è realizzata dal Circolo Culturale Sardo “Su Nuraghe” in collaborazione con il Comune di Pettinengo, l’Associazione Pacefuturo, Pro Loco e il locale Gruppo Alpini.
Nelle immagini vengono presentate alcune perle dell’attività di ricerca svolta dal Museo delle Migrazioni, Cammini e Storie di Popoli, una delle tre realtà eco-museali attive a Pettinengo.Continua a leggere →

Santhià onora i suoi Caduti della Grande guerra con una pietra della memoria consegnata a Biella

Angela Ariotti, Angelo Cappuccio, Aureliana De Sanctis e Renzo Bellardone

Lunedì 28 giugno l’Amministrazione comunale della vicina Santhià farà pervenire a Biella, tramite una sua delegazione, una pietra incisa con il nome del Comune e il numero dei suoi Caduti nella Prima guerra mondiale. La lastra verrà collocata prossimamente nell’area monumentale del Nuraghe Chervu dedicata alla Brigata “Sassari” e alla memoria di tutti i Caduti d’Italia durante la Grande Guerra. L’opera – unica nel suo genere – fortemente voluta dal Circolo Culturale Sardo Su Nuraghe e dalla Giunta della Città di Biella presieduta da Claudio Corradino, una volta completata (si stima tra qualche anno) diverrà uno dei monumenti ai Caduti più importanti del Paese, con un “pezzo” di ogni suo singolo Comune a rappresentare e onorare la memoria di chi ha dato la vita per «la Patria crescente».Continua a leggere →

Il lavoro delle mondine al Museo delle Migrazioni di Pettinengo

Marta CampanaAl Museo delle Migrazioni, Cammini e Storie di Popoli, la prima sala che accoglie i visitatori è dedicata alle “donne sole che partono” del Novecento alla ricerca di un lavoro con cui contribuire al sostentamento delle famiglie numerose dell’epoca o per crearsi una propria indipendenza e costruire una nuova identità femminile. Sono in tante giovani donne di bassa estrazione sociale a fare del Biellese la loro casa definitiva, come nel caso di operaie e sartine impiegate nelle numerose e note industrie tessili locali, o provvisoria, come nel caso delle mondine, lavoratrici stagionali per definizione. Queste ultime, in effetti, non erano del tutto sole: erano anzi in migliaia a partire in gruppo ed affollare i treni da Veneto, Emilia Romagna, Lombardia e Piemonte per lavorare insieme nelle risaie intorno a Vercelli, Pavia e naturalmente Biella.
Il compito assegnato alle mondine (o mondariso) consisteva nel trapianto delle piantine laddove il riso non era nato (si faceva un buco con le dita nel fango, sotto il pelo dell’acqua, e si procedeva camminando all’indietro), e nella lunga e continua monda dei campi, ossia nella loro pulizia da piante infestanti che ostacolavano la crescita del riso.Continua a leggere →

Preghiera a San Giovanni Battista nella poesia di Nicola Loi per Su Nuraghe

Dualchi, nuraghe Ponte

Già dai primordi, la poesia è intrinsecamente preghiera: moto di amore, di ringraziamento, di richiesta – diretta o di intercessione – inno di lode capace di far vibrare le corde dell’anima anche solo con il suono e il ritmo delle parole.
Elementi che permangono e che ritroviamo nella poesia di Nicola Loi di Ortueri. L’ultima fatta pervenire a Su Nuraghe verrà inserita tra i testi per il prossimo Laboratorio Linguistico “Eya, emmo, sì: là dove il sì suona, s’emmo e s’eya cantant”. Incontri a cadenza mensile che mettono in contatto il Circulo sardo “Antonio Segni” di La Plata (Argentina) e il Circolo sardo di Biella, due realtà dell’emigrazione italiana che, superando mari ed oceano, intendono tenere vivi i rapporti con la terra di origine e quella di adozione.Continua a leggere →