In difesa dei pastori sardi oggi chiamati alla sbarra, da Biella arrivano i versi di Nicola Loi di Ortueri (Nuoro). L’amaro titolo “Torrant sos barones/Il ritorno dei baroni” rimanda a un’epoca che pare non finire mai in quanto, come scrive il Poeta, “s’Isula intrea s’intendet ofesa/ l’intera Isola si sente offesa”.
La Sardegna, con gli oltre tre milioni di pecore allevate – il 60% di quelle presenti in Italia con produzione di circa il 70% del latte ovino italiano (il 10% di quello raccolto in Europa) – è una delle aree del mondo con la più alta densità ovina quotidianamente presidiata dai pastori. Lavoro in cui giorni festivi e feriali sono sempre uguali, ininterrottamente, in tutte le stagioni, col caldo e col freddo, con la pioggia e con il sole, tutto l’anno.
Due anni fa, la lotta per la giusta remunerazione del latte sversato per protesta sulle strade, aveva imbiancato le cronache bucando anche lo schermo delle televisioni mondiali.Continua a leggere →
Ricordati a Biella i 36 Caduti di Cavazzo Carnico durante la Grande Guerra
Nel corso della Prima guerra mondiale il piccolo Comune di Cavazzo Carnico, poco più di mille abitanti nel Friuli-Venezia Giulia, ha pagato il suo tributo di sangue al conflitto con ben 36 giovani vite. Alla loro memoria è dedicata la pietra che arriverà nei prossimi giorni a Biella, con inciso il nome del Comune e il numero dei suoi Caduti nella Grande Guerra. Il Circolo Culturale Sardo Su Nuraghe e il Comune di Biella sono i principali promotori dell’iniziativa che intende realizzare, nei pressi del Nuraghe Chervu di corso Lago Maggiore, un vasto lastricato commemorativo in ricordo dei Caduti della Prima Guerra Mondiale di ogni Comune italiano.
Riccardo Pozzo
Nella foto: Gianni Borghi, sindaco di Cavazzo Carnico, con la pietra della memoria.
Biellesi, Pugliesi, Sardi, Siciliani e Veneti a far grande la Città
Da qualche giorno, è possibile individuare e conoscere meglio le piante che compongono il giardino mediterraneo che sorge alle porte orientali della città. Come nei giardini pubblici intitolati al medico, botanico e filantropo Antonio Maurizio Zumaglini, (1804/1865), anche le essenze botaniche presenti nell’area monumentale di Nuraghe Chervu sono state corredate di appositi cartellini che riportano, oltre al nome scientifico in latino e quello in italiano, anche i nomi in sardo e in piemontese. Inaugurate dal sindaco Claudio Corradino in occasione della celebrazione a Biella della terza “Giornata Mondiale delle Api”, le didascalie sono ulteriore contributo didattico di Soroptimist Club Biella, Associazione Apicoltori Biellesi e Circolo Culturale Sardo Su Nuraghe al mantenimento e alla tutela delle identità della terra di accoglienza e di quella di origine. Ancora ai nostri giorni, composita risulta essere l’origine e la provenienza dell’attuale comunità biellese, da sempre caratterizzata dall’incontro di genti e culture diverse, a volte differenti. Già le prime fonti storiche parlano della presenza nell’antica “Bugella” di Alemanni, Longobardi e Franchi, arrivati – secondo certi studi – dopo Liguri e Salassi.Continua a leggere →
Pietra di Tolmezzo per il mosaico della memoria di Nuraghe Chervu
Anche Tolmezzo, capitale della Carnia, invierà a Biella la sua pietra della memoria, con inciso il nome della città e il numero dei suoi Caduti durante la Prima guerra mondiale.Continua a leggere →
Nuova vittoria di “Su Nuraghe Calcio Biella” contro “Tramsporter United”
Con il venir meno delle restrizioni sanitarie sono ripresi gli allenamenti degli atleti biellesi in vista dell’autunnale ripartenza dei campionati amatoriali di calcio a 5, calcio a 7 e calcio a 11. Chi a Biella passa per la via intitolata ai Fratelli antifascisti Carlo e Nello Rosselli, anche di sera, vedrà il Centro sportivo di San Biagio illuminato e costantemente animato da giovani nelle loro colorate divise sportive.
“Su Nuraghe Calcio Biella” è tra le formazioni che a San Biagio ha eletto casa per incontri settimanali in amichevole sfida con squadre di pari, e di pari livello: tutti con la grande voglia di giocare nel rispetto della persona e delle regole sportive. Giovani atleti ben consci che nel gioco, come nella vita si vince e si perde, prendendo insegnamento dalla pendolarità dalla luce diurna che tutto illumina e dal buio della notte che tutto vela, cancellandolo alla vista.Continua a leggere →