Domenica 4 maggio 2025, alle ore 17:00, il Santuario di San Giovanni Battista d’Andorno, incastonato tra le montagne della Valle del Cervo, si trasformerà in un punto d’incontro simbolico tra la Sardegna e il Biellese. L’occasione è l’invito, rinnovato di anno in anno, del rettore don Paolo Santacaterina, che accoglierà fedeli e amici per una solenne celebrazione liturgica arricchita dai canti in Limba sarda, grazie al coro “Voci di Su Nuraghe”, diretto da Roberto Perinu e accompagnato musicalmente da Valentina Foddanu.
Su Nuraghe celebra “Sa Die de sa Sardigna” 2025 con un omaggio alla lingua sarda
Arriva da Ortueri, nel Nuorese, la poesia Terra mia di Nicola Loi: un intenso componimento in versi endecasillabi, strutturato in sette strofe da sei versi ciascuna, nello stile tradizionale “a retrograda”.
Fin dal primo verso, che dà anche il titolo alla poesia – “Terra mia chi ses tra mare e bentu” – l’autore accompagna il lettore in un viaggio poetico attraverso la geografia dell’Isola, fino a toccare uno dei temi a lui più cari: la lingua sarda, sa limba.
A Pettinengo, la fede si fa lingua del cuore: il Rosario in sardo e piemontese nel mese mariano

Sulle prime propaggini delle Alpi, a Pettinengo, conosciuto come il “balcone del Biellese”, con l’arrivo di maggio rifiorisce una tradizione antica e profondamente radicata: la recita serale del Santo Rosario presso il suggestivo oratorio seicentesco di Canton Gurgo. Questo piccolo gioiello del barocco piemontese, intitolato ai Santi Grato d’Aosta ed Eusebio da Cagliari, è tornato a vivere dopo un accurato intervento di restauro promosso dal Circolo Culturale Sardo “Su Nuraghe” di Biella, in sinergia con realtà associative e istituzioni del territorio. Oggi è di nuovo un luogo vissuto, punto di incontro, spiritualità e dialogo interculturale.
Biella: la comunità sarda celebra l’80° anniversario della Liberazione e “Sa Die de sa Sardigna”
In occasione dell’80° anniversario della Liberazione, la comunità sarda di Biella si è riunita presso il monumento “Nuraghe Chervu” per commemorare il contributo dei Sardi alla storia repubblicana italiana. L’evento ha sottolineato il legame storico tra la Sardegna e l’Italia, fondato sui valori di fedeltà e rispetto della parola data, principi racchiusi nell’espressione “su connottu”.
Durante la cerimonia è stato ricordato il sacrificio dei 28 patrioti sardi che si unirono alle formazioni partigiane nel Biellese. Tra loro, tre persero la vita: Salvatore Solinas di Orani, caduto a Tavigliano; Antonio Lepori di Aggius, caduto a Mongrando; e Gerardo Salis, nato da genitori sardi, vittima dell’eccidio di Salussola insieme ad altri 19 compagni.
Valbrona dona la sua pietra di memoria a Biella: un gesto di comunità nel segno della storia condivisa
Arriva da Valbrona, comune della provincia di Como, una nuova pietra di memoria destinata al lastricato del “Nuraghe Chervu” di Biella. Sarà consegnata ufficialmente durante la 96ª Adunata Nazionale degli Alpini, in programma il 9, 10 e 11 maggio 2025. A portarla sarà il capogruppo Massimo Proserpio, promotore dell’iniziativa, che accompagnerà il Gruppo Alpini.
È stato proprio Proserpio a ricevere il “Calendariu 2025” del Circolo Culturale Sardo “Su Nuraghe” di Biella e, con esso, l’invito ad aderire al progetto nazionale “Pietre di Memoria”, nato per rendere omaggio ai Caduti della Prima Guerra Mondiale. Un’idea che unisce simbolicamente tutta l’Italia in un lastricato commemorativo, dove ogni pietra – incisa con il numero dei Caduti di ogni singolo comune – racconta storie di sacrificio e di appartenenza.
