Pietra inviata a Biella ricorda i Caduti di Cossano Belbo

Pietra di Cossano Belbo inviata a Biella

Sarà una pietra estratta dal Torrente Belbo a ricordare i Caduti cossanesi della Prima Guerra Mondiale. Lavorata dall’artista Remo Salcio è stata consegnata a Biella. Insieme ad altre è già inserita a comporre il selciato di Nuraghe Chervu, monumento che sorge alle porte orientali della Città. Originariamente dedicato alla Brigata “Sassari”, ai Biellesi e ai Sardi Caduti nella Grande Guerra, per il completamento dell’area monumentale di “Nuraghe Chervu”, l’Amministrazione presieduta dal sindaco Claudio Corradino ha esteso l’invito a tutti i Comuni d’Italia.
L’Amministrazione Comunale di Cossano Belbo ha fin da subito voluto contribuire alla realizzazione del progetto biellese, inviando la propria pietra riportante la cifra 57, ovvero il numero dei concittadini morti sui vari fronti: giovani e giovanissime vite spezzate che gli abitanti di Cossano Belbo non vogliono dimenticare.Continua a leggere →

Proverbi africani in sardo nelle riflessioni del Piemontese padre Oliviero Ferro: “Primatu de s’erenzia/primato della progenitura”

Buddusò, nuraghe Loelle

Le riflessioni di Padre Oliviero Ferro, inserite tra i testi del Laboratorio Linguistico “Eya, emmo, sì: là dove il sì suona, s’emmo e s’eya cantant”, per imparare a leggere e scrivere in lingua materna contemporanea, vengono illustrate da una bella immagine di nuraghe, tratta dall’immenso archivio archeologico della Sardegna: museo a cielo aperto costellato da oltre 8.000 torri megalitiche, che trapuntano la grande Isola bagnata dal mare “Tirreno”.
Quella del Circolo Culturale Sardo di Biella – in perfetta sintonia con la posizione assunta da “La Civiltà Cattolica” e dallo spirito missionario che fonda l’evangelizzazione nel rispetto di lingua, storia e cultura dei luoghi di apostolato – vuole anche essere contributo al progetto “La Sardegna Verso l’UNESCO”, approvato all’unanimità dal Consiglio regionale sardo e da oltre 200 comuni sardi, al quale, si auspica, possa aggiungersi presto analoga delibera della città in cui i sardi risiedono anche fuori dall’Isola madre.Continua a leggere →

Dzémber. Na paròla piemontèisa al mèis, “B” come “Bon Deiniàl!”

Omaggio dei Sardi dell’Altrove alla terra di accoglienza,“omagià daj Sardagneuj fòra ’d Finagi”

incipit B, in Missale Magnum Festivum Domini Georgii ChallandiPer il mese di dicembre, Sergio Maria Gilardino dona il contributo di “Na paròla piemontèisa al mèis”, attingendo alla vasta eredità culturale lasciataci da Tavo Burat, indirizzando il suo messaggio “ai carissimi amici del Circolo Culturale Sardo “Su Nuraghe”, a tutti gli amanti della lingua piemontese e a tutti gli strenui difensori delle lingue dei popoli rivolgiamo i più calorosi e fraterni auguri di Buone Feste, avvalendoci delle parole del poeta e rivitalizzatore linguistico Tavo Burat (sua anche la versione in lingua italiana):
La lus as anandia da Santa Lussìa, ël sol a Natal a eclata e Re con ij Re a s’ancoron-a për marié la tèra bela andurmìa dal mascheugn ëd l’invern, a Pasca chiel a la basa e a la dësvija, a svërliss dru con ël Maj e ’d garlande a l’anzoliva [Tavo] = La luce si diffonde da Santa Lucia, il sole trionfa fanciullo a Natale e Re con i Magi s’incorona per sposare la terra bella addormentata nel sortilegio dell’inverno, a Pasqua egli la bacia e la risveglia, svetta fecondo con il Maggio e di ghirlande l’adorna.Continua a leggere →

Preghiera in versi nella poesia di Nicola Loi per Su Nuraghe

Esporlatu, Nuraghe Erismanzanu

Su piattaforma Google Meet la poesia di Nicola Loi verrà presentata martedì 22 dicembre 2020 alle ore 21:00 in collegamento transoceanico tra Biella e La Plata (Argentina)

In un mix di tristezza e tenerezza, il poeta Nicola Loi di Ortueri (Nuoro), compone i versi di “Ave Maria” in forma di preghiera. Poesia che si risolve in supplica invocando la fine di questa che “Est abberu sa peus ora mala”, “è davvero la peggiore ora maligna”, perché “Est sena frenu custa maladia,/ Chi’est sanu est sena libertade”, vale a dire, “È senza freno questa malattia,/ Chi è sano è senza libertà”.
L’ode viene inserita nel novero di testi per il prossimo appuntamento del Laboratorio Linguistico “Eya, emmo, sì: là dove il sì suona, s’emmo e s’eya cantant”, per imparare a leggere e scrivere in lingua materna contemporanea. Esperienza non solo didattica che, attraversando mari ed oceano mette in contatto il vasto mondo dell’emigrazione sarda e, più in generale, di quella italiana che fa capo al Circolo sardo “Antonio Segni”, di La Plata e a “Su Nuraghe”, di Biella, accomunati come non mai anche dalla narrazione della pandemia mondiale, che sta producendo su entrambi i continenti gravi danni e ripercussioni non solo sul vivere civile ma anche sull’economia.Continua a leggere →

Fiori a Nuraghe Chervu, continuità di valori nei giovani Sardi di Biella

Biella, fiori a Nuraghe Chervu

Sono stati deposti ai piedi della pietra dedicata alla Brigata “Sassari” (eretta in ricordo dei Caduti sardi e dei Caduti biellesi durate la prima guerra mondiale) i fiori che i nipoti di Maria Cau hanno dedicato alla loro nonna recentemente scomparsa.
Vedova di Carmelo Maolu, quella di Maria è stata, assieme al marito e ai figlio Enrico prematuramente scomparso, una delle famiglie più attive in seno alla grande famiglia allargata di Su Nuraghe.
Dopo il rito funebre in forma civile, svoltosi a Biella presso la sede delle onoranze funebri Papale, mentre il feretro proseguiva verso il tempio crematorio di Mappano, parenti ed amici, dopo aver partecipato al mesto accompagnamento, si sono diretti verso l’area monumentale di Nuraghe Chervu per omaggiare, con i fiori dedicati alla decana del circolo, i ragazzi sardi e biellesi Caduti per costruire l’Italia nella quale noi oggi viviamo.Continua a leggere →