Museo di Pettinengo, una grande opera d’arte a pochi passi da Biella

Pettinengo, Museo delle Migrazioni

Museo delle Migrazioni, Cammini e Storie di Popoli , via Fiume, 12, Pettinengo – Aperto tutte le domeniche, dalle ore 14.30 alle ore 18.30 – Info e su prenotazione: Idillio, 3343452685 – Ingresso libero

Al Museo delle Migrazioni di Pettinengo è possibile ammirare un capolavoro dell’arte italiana del Novecento: la “Madre dell’ucciso”, di Francesco Ciusa; scultura in marmo bianco di Carrara realizzata dall’artista sardo, presentata in gesso nell’esposizione del 1907 alla Biennale di Venezia. Il successo di pubblico e di critica attraversò il Canale della Manica, il Mediterraneo e l’oceano! All’epoca, gli Americani proposero all’artista barbaricino di trasferirsi, emigrare nel nuovo continente. Ma il richiamo della terra di origine era più forte di fama e denari e Ciusa rifiutò.Continua a leggere →

Il Comune di Capoterra invia a Biella la pietra per Nuraghe Chervu

l'artista Gianni MarongiuÈ di basalto levigato dall’acqua la pietra inviata a Biella, realizzata dallo scultore Gianni Marongiu, per essere collocata presso l’area monumentale di Nuraghe Chervu. Su specifico incarico dell’Amministrazione comunale, l’ha cercata e recuperata lungo “Riu Santa Lucia”, corso d’acqua che scorre nel territorio di Capoterra. Accanto a un elmetto stilizzato, ha scolpito il nome del paese e inciso il numero 41: tanti sono i soldati capoterresi che persero la vita nel Primo conflitto mondiale.
Per me è stato un grande onore – racconta Gianni Marongiu al giornale Unione Sarda , realizzare un’opera che ricordi i giovani di Capoterra chiamati al fronte e mai tornati, mi riempie di orgoglio. Non ci sono i loro nomi scolpiti, ma in quel numero c’è la storia di tutti quei poveri ragazzi“.Continua a leggere →

Sardi e Liceo Scientifico di Biella, cultura del fare e saper fare

Pettinengo, il prof. Valentino Faraci

Saperi tecnici artigianali tradizionali sono al centro del progetto Museo delle Migrazioni, Cammini e Storie di Popoli, sostenuto da Regione Piemonte e Regione Autonoma della Sardegna, messo in pratica dal Circolo Culturale Sardo di Biella, orientato a documentare saperi immateriali presenti sul territorio e formulare proposte di salvaguardia e valorizzazione dei valori culturali preferibilmente attraverso la messa a punto e la realizzazione di modelli di cooperazione, didattici e di sviluppo sostenibile.
Al centro dell’azione, il lavoro del prof. Valentino Faraci – docente e restauratore professionista con diploma di laurea in pittura con sperimentazione in restauro dei manufatti scolpiti in legno – e il tabernacolo ligneo del XVIII secolo, presente nella chiesa di San Grato d’Aosta e Sant’Eusebio da Cagliari di Canton Gurgo di Pettinengo. Al lavoro di restauro, autorizzato dal soprintendente del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, vista la necessità di intervento, è stato associato un laboratorio di restauro, attivato presso il Liceo Scientifico “Amedeo Avogadro” di Biella, diretto dal preside Dino Gentile.Continua a leggere →

Sardi e Veneti migranti custodi d’identità di origine e di adozione

Coro Burcina

Giunta a termine la campagna di raccolta dati nell’ambito del progetto “Museo delle migrazioni, Cammini e Storie di Popoli”, sostenuto da Regione Piemonte e Regione Autonoma della Sardegna, sviluppato dal Circolo Culturale Sardo di Biella, con al centro lo studio di beni immateriali presenti sul territorio. Con l’assistenza di Idillio Zapellone, custode del Museo delle Migrazioni di Pettinengo, Battista Saiu e l’antropologo visuale Luca Ghiardo hanno effettuato scandagli su riti e consuetudini sociali che documentano e sollecitano processi di partecipazione, di inclusione e di conoscenza: riti religiosi e laici, pratiche sociali collettive legate ai cicli di vita e dell’anno, episodi significativi della vita culturale delle comunità, di specifici gruppi sociali e di singoli cittadini, quali testimoni della storia e della cultura dei luoghi.Continua a leggere →

Pane benedetto per la festa di Sant’Eusebio da Cagliari a Lessona

Lessona, festa di sant'Eusebio da Cagliari

L’oratorio di sant’Eusebio da Cagliari che sorge a Lessona, nell’antico cantone Barazia, oggi noto come canton Mozzetto, ha accolto i fedeli per l’annuale festa rionale del patrono. Al sardo Eusebio, primo vescovo di Vercelli, eletto patrono del Piemonte da san Giovanni XXIII (1963), hanno fatto riferimento il parroco di Lessona, don Renzo Diaceri, e mons. Salvatore Pompedda, da Pattada (Sassari), collegiale di Oropa. Durante il panegirico sono state evidenziate vita e vicissitudini di sant’Eusebio, condannato all’esilio e mandato a Scitopoli, in Palestina; trasferito prima in Cappadocia, poi nella Tebaide egiziana. Con la Morte dell’imperatore Costanzo, salito al trono Giuliano l’apostata, il santo vescovo ha potuto far rientro in Piemonte attraverso l’Illirico – antica provincia romana corrispondente alla penisola balcanica che si affaccia sul mare Adriatico – predicando e convertendo alla fede di Cristo risorto.Continua a leggere →