Le artigiane del papa “filano” la palma per il vescovo di Biella

corso di intreccio di palme a Su Nuraghe

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Da anni, tutti i mercoledì pomeriggio, dalle 15 alle 18, nelle accoglienti sale del Circolo Culturale Sardo di Biella si tiene un “corso di filet” per tramandare i saperi materiali appresi attraverso l’oralità. Così, a Su Nuraghe si ripetono parole e gesti antichi che trasformano gugliate di filo in veri e propri capolavori. Metamorfosi del lavoro umile che diventa arte, grazie alla danza di aghi e navette su mani esperte.
Ora, con l’avvicinarsi della Pasqua, il corso di filet di Su Nuraghe cambia i materiali sui quali intervenire, scegliendo di lavorare le foglie di palma da portate in processione la domenica che precede la Pasqua: memoria nel tempo presente dell’ingresso di Gesù in Gerusalemme, salutato con fronde verdi, acclamato “Re dei Giudei”.
Nell’alternanza di ruoli, Francesca Delussu di Tertenia ha deciso di mettere a disposizione i saperi appresi fin da bambina, quando non solo in Sardegna ci si preparava alla Settimana di passione intrecciando giovani foglie di palma fatte crescere al buio. In questo caso, già da Natale, le giovani foglie venivano racchiuse entro sacchi di juta per conservarne il candore prima di essere recise e intrecciate.Continua a leggere →

Eventi di Marzo a Su Nuraghe di Biella

affrancatura filatelica con bronzetto nuragico in vendita a New York

Tra le più significative iniziative del mese di marzo, oltre alla appena trascorsa Festa della Donna, svoltasi nelle sale della biblioteca del Circolo sardo col taglio della grande torta realizzata dalla Gelateria Bertinetti e l’offerta delle mimose confezionate dall’Angolo del Fiore, due appuntamenti religiosi, molto sentiti in seno alla Comunità dei Sardo-biellesi. Il primo, sabato 12 marzo, alle ore 16, partecipazione alla Festa di San Giuseppe con processione in abiti tradizionali, dalla sede del Circolo fino all’antico sacello, al suono delle launeddas di Matteo Muscas e Matteo Contu, canti liturgici in lingua sarda durante la Messa della Novena in onore del Patriarca. Alla sera, alle ore 21.00, Fabio Donato Saccu ha presentato “Ulysses”, per la regia di Andrea Lotta, all’interno della rassegna “Su Nuraghe Film”: in cattedra giovani sardi di seconda e di terza generazione per “conoscere la Sardegna attraverso il film d’autore”. La pellicola è stata messa a disposizione dall’I.S.R.E., Istituto Superiore Etnografico della Sardegna. Il film – risultato vincitore della settima edizione del concorso AViSa, Antropologia Visuale in Sardegna – offre uno sguardo sulle culture presenti nell’Isola nel tempo presente.
Il secondo appuntamento è stato domenica 13 marzo, alle ore 10.30, ad Oropa, nella Basilica antica del Santuario Eusebiano Alpino di Santa Maria, con canti della Messa in Lingua sarda, in continuità di fede e di cultura con l’antesignano Sant’Eusebio da Cagliari, Patrono del Piemonte, primo Vescovo di Vercelli, introduttore nel IV secolo del culto mariano ad Oropa. Alla fine della liturgia, benedizione e distribuzione del grano per preparare “sos nenneres”, il grano germinato da portare ai “sepolcri”.Continua a leggere →

Sardi e Biellesi, storie che s’intrecciano attraverso Sant’Eusebio

Sardi davanti alla basilica antica di Oropa

Altre immagini della giornata ad Oropa

Con l’arrivo della primavera, anche il santuario mariano eusebiano alpino di Santa Maria di Oropa si anima di nuova vitalità: pellegrini che arrivano da ogni parte, non solo dal Biellese. Così è stato domenica scorsa, con lunga fila davanti alla Porta Santa. Nella basilica antica straripante fedeli, ai piedi della Madonna Nera la Comunità dei Sardi di Biella si è unita in preghiera. Molti hanno indossato gli abiti festivi delle tradizione per partecipare alla Santa Messa officiata da don Edoardo Moro, canonico del Capitolo di Santo Stefano, decorando la celebrazione eucaristica con canti liturgici in Limba mama, in lingua materna, intonati dalle Voci di Su Nuraghe, coordinate da Giacomo Canu, dirette da Renzo Boin, accompagnati all’organo da Roberto Perinu, a significare anche nelle melodie e nelle parole, il profondo antico legame che unisce Isola e Genti alpine.
La memoria popolare e le numerose lapidi, murate durante i secoli sulle pareti dell’antica basilica oropense, raccontano la storia che, ad un tempo, è storia sarda e storia biellese, attraverso il Vescovo Eusebio, primate di Vercelli: Sant’Eusebio – sardus natione – nato in Sardegna alla fine del III secolo, è emigrato, ancora bambino da Cagliari, dove esiste l’antica chiesa ipogeica intitolata a Santa Restituta, madre di Eusebio.Continua a leggere →

Ulysses, a prescindere dalla provenienza e dal colore della pelle

Fabio Donato Saccu, al centro con papà e mamma, e alcuni partecipanti alla lezione di cinema

La sera di sabato 12 marzo, nelle sale del Punto Cagliari, Fabio Donato Saccu ha presentato «Ulysses», un documentario sull’attualissimo tema dell’emigrazione ambientato nella realtà urbana di Cagliari, film risultato vincitore della settima edizione del concorso AViSa, Antropologia Visuale in Sardegna, dell’I.S.R.E., Istituto Superiore Etnografico della Sardegna, che propone uno sguardo sulle culture presenti nell’Isola nel tempo presente.
Il nuovo appuntamento con le lezioni di cinema tenute da giovani di prima e di seconda generazione che Su Nuraghe di Biella popone “per conoscere la Sardegna attraverso il film d’autore”, ha visto la partecipazione di amici di famiglia Veneti e Sardi: il papà di Fabio, Carlo, è di Monselice (Padova) e la mamma Salvatorica Saccu, di Pozzomaggiore (Sassari).
Nel Biellese, oltre a immigrati sardi, siciliani e dell’Italia peninsulare, i Veneti – sebbene poco strutturati – formano la comunità etnica più numerosa: arrivati in gran numero come sfollati della Grande Guerra; a servizio nelle case di nobili e industriali; mondine in risaia; operai ed operaie nelle fabbriche, fino al nuovo massiccio arrivo dopo le alluvioni del Polesine nei primi anni Cinquanta del Novecento.Continua a leggere →

A Biella come in Sardegna, canti in Limba in onore di San Giuseppe

Sardi e Biellesi all'arrivo al sacello di San Giuseppe di Riva

Altre immagini della festa

Sabato scorso, è stata cantata in Limba, Lingua sarda la santa Messa della novena di San Giuseppe, officiata dal Salesiano don Giorgio Chatrian di Aosta. Nell’antico sacello che sorge a Nord di Biella, nel quartiere Riva, lo stesso che ospita la sede del Circolo Culturale Sardo della Città, è venerato San Giuseppe morente. Culto molto attivo, grazie ai componenti della “Pia Unio a Transitu Pro Morientibus Adiuvandis”, l’Associazione biellese di apostolato per la preghiera in soccorso dei morenti, fondata un secolo fa da San Luigi Guanella, presieduta da Gabriele Prola.
La chiesetta, ampliata nel tempo, sorge nell’antica strada che conduce ad Oropa. È considerata una delle prime tappe del percorso devozionale di Santa Maria venerata nel santuario eusebiano alpino. Fino a prima della motorizzazione era sosta d’obbligo per i pellegrini che si recavano ai piedi della Madonna nera per chiedere grazie, protezione ed intercessione.Continua a leggere →