Statue giganti di antico splendore isolano alle TV sarda e spagnola

Cabras, guida turistica illustra la statua del pugilatore in mostra nel Museo civico locale
Cabras, guida turistica illustra la statua del pugilatore in mostra nel Museo civico locale.

I Sardi vengono da lontano: in una fase remota della storia, Sardi appaiono gli Shardanw tra i Popoli del mare che combatterono contro la potenza mondiale dell’epoca: l’Egitto dei Faraoni.
Nella famosa battaglia di Kadesh, sull’Oronte, in Siria, nel 1285 a. C., gli Shardanw sono alleati degli Hittiti; nel 1227 a.C. sono tra gli aggressori del Faraone Merneptah.
Gli Shardanw sono ricordati e ritratti in monumenti e documenti scritti egizi: nei templi di Abu-Simbel, Karnak e Medinet-Habu in iconografia simile ai menir armati di Filitosa, in Corsica e nei conosciutissimi bronzetti ritrovati copiosamente nei vari siti nuragici della Sardegna.
Il papiro Wilbour del tempo di Ramesses V (1145-1141 a.C.), li cita come guardia del corpo dei faraoni (così come saracene furono le guardie del corpo dell’imperatore Federico II di Svevia e svizzere sono ancor oggi le guardie del Papa), ricompensati con terre in proprietà per sé e per le loro famiglie, dopo essere stati con altri popoli nella “Lega mediterranea” contro l’Egitto, giunti nel delta del Nilo con propria flotta.
Così come gli Aqaiwasa (Achei), dei Serdàioi sono citati nella tabella di bronzo di Olimpia, quei Serdàioi dinamici navigatori verso il Mediterraneo occidentale, verso la Sicilia, le Eolie, le Isole dell’Egeo (soprattutto Cipro) o dell’Asia Minore.
Retaggio delle imbarcazioni di papiro che navigarono sul Nilo dei faraoni parrebbero i ‘fassoni’, le barche di giunco presenti ancor oggi nello stagno di Cabras, così come le ‘capanne di falasco’, monolocali a pianta rettangolare a tetto spiovente, con strutture portanti in legno e canne, interamente ricoperte di foglie secche di un’erba palustre, “su cruccùri” (Scirpo marittimo, Ampelodesma mauritanica), costruite nella zona della Penisola del Sinis (Oristano).Continua a leggere →

Otto Borse di studio di Su Nuraghe per bambini e ragazzi meritevoli

Banca del Giocattolo di Biella, raccolta e preparazione dei doni
Banca del Giocattolo di Biella, raccolta e preparazione dei doni

Martedì 6 Gennaio 2015, alle ore 16, a Biella nelle sale di Su Nuraghe verranno assegnate le tradizionali otto Borse di studio ai figli meritevoli dei soci. La tradizione che si rinnova da trentasette anni mette al centro le nuove generazioni, i nuovi virgulti che si affacciano alla vita, speranza e garanzia di futuro che tutti noi ci auguriamo migliore.
La Comunità dei Sardi inaugura il nuovo anno con la festa di bambini e adolescenti, distribuendo doni a tutti i bambini presenti; quelli in denaro, consegnati direttamente ai vincitori, riconfermano la tradizione ampiamente condivisa e partecipata, che riconosce il merito scolastico dei giovanissimi ragazzi e ragazze del sodalizio, incoraggiandoli negli studi e nell’apprendimento, convinti che il futuro della nostra società debba essere affidato alle nuove generazioni.
Oltre agli assegni ai premiati, verranno consegnati regali anche agli altri bambini: calze ricolme di doni, libri messi a disposizione dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Biella e giochi eccezionalmente offerti dalla Banca del Giocattolo di Biella.
Le pagelle e gli attestati, già fatti pervenire alla segreteria del Circolo, verranno esaminati dalla commissione presieduta dal prof. Roberto Perinu, formata dalla prof. Anna Taberlet Puddu e dalla maestra Elena Garella.

Simmaco Cabiddu

Tempo di bilanci e prossime attività di Su Nuraghe

Annullo filatelico
Annullo filatelico speciale Natale con noi degli Uffici di Biella Micca apposto su circolare n. 162 inviata ai Soci con francobollo celebrativo Sa Sartiglia - Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato - Roma - 2010.

Un anno particolarmente ricco di iniziative sta per volgere al termine, caratterizzato da molte attività; particolarmente significative quelle di solidarietà concreta alla nostra terra martoriata dal “ciclone Cleopatra”: Enti e Associazioni locali e, ancor più, tanti nostri giovani, sardi di seconda, terza e quarta generazione e loro amici, si sono impegnati direttamente nell’organizzare gli aiuti che hanno permesso di raccogliere e consegnare 10.000,00 Euro alla ditta florivivaistica Mastio di Galtellì; di acquistare tre fotocopiatori per le scuole di Terralba e Solarussa; di attrezzare un’aula informatica con 16 postazioni presso l’Istituto Superiore di Olbia; di donare oltre mille giocattoli ai bambini delle scuole pubbliche e private di Terralba, Olbia e Solarussa.
Anche i nostri figli più piccoli, di età compresa tra 6 e 16 anni, hanno voluto portare solidarietà all’Isola madre allestendo, con la regia di Mirko Cherchi, una rappresentazione teatrale andata in scena a maggio a Terralba, con due repliche per oltre mille studenti.
Poche settimane fa, a novembre, siamo ritornati in Sardegna con la benedizione apostolica di Papa Francesco, per il convegno nazionale “Deus cumprendet su Sardu: faeddaddu”, Dio capisce il Sardo: parlagli/parlalo, organizzato ad Oristano assieme ad altre realtà dell’Isola per parlare del cuore battente della nostra cultura: sa “Limba mama”, la lingua madre. Il giorno successivo, Sa Missa Majore, la Messa, a Narbolia per la festa patronale di Santa Reparadedda, musicata da don Graziano Orro e celebrata interamente in sardo da don Antonio Pinna, dal parroco don Roberto Caria e dal nostro cappellano, don Ferdinando Gallu, autorizzata “ad experimentum” dall’Arcivescovo metropolita di Oristano, mons. Ignazio Sanna. È stato un momento importante che vogliamo estendere e condividere con i Sardi di Sardegna facendo pervenire in dono alle 622 parrocchie e ai 377 Comuni dell’Isola, copia della “Missa de unu santu o de una santa màrtiri”, giusta l’autorizzazione della Facoltà Teologica della Sardegna, nella speranza che altri nostri conterranei vogliano seguirne l’esempio.Continua a leggere →

A scuola con Su Nuraghe, un progetto del Liceo Scientifico di Biella

Studenti del Liceo Scientifico di Biella, manipolazione dell'argilla27, 29 e 30 dicembre 2014. Durante il periodo natalizio le scuole sono tradizionalmente chiuse ma, negli ultimi giorni dell’anno solare che finisce, gli studenti del Liceo Scientifico Statale “Amedeo Avogadro” di Biella, fanno ancora lezione. In piccoli gruppi, i giovani che hanno aderito al progetto “Esperienza di Restauro”, frequentano attività didattiche personalizzate presso il laboratorio di via Scaglia, 2, guidati dal maestro ceramista Rita Torello Viera.
Manipolano argille di diversa provenienza studiandone gli impasti, imparando a riprodurre oggetti in terra cotta. Sullo sfondo, fregi e decorazioni architettoniche del borgo medievale del Piazzo e della basilica di san Sebastiano di Biella, gli umili e numerosi mattoni di diverse epoche del battistero cittadino e quelli delle cantine che si affacciano sulle “rue” del ricetto di Candelo e le molte piastrelle di pavimenti in cotto di case private e di edifici pubblici. Tra questi, quelle dell’oratorio di San Grato e sant’Eusebio di Gurgo di Pettinengo, gioiello in stile “Barocco piemontese”, al centro dei loro studi.
L’iniziativa, inserita nel “P.O.F.” il Piano dell’offerta formativa della Scuola superiore biellese, diretta dal preside Dino Gentile, nata su proposta del Circolo Culturale Sardo Su Nuraghe di Biella, è associata al nuovo lotto di lavori di restauro della Comunità dei Sardi di Biella per il recupero della chiesa di San Grato e Sant’Eusebio di Gurgo di Pettinengo: l’edificio sacro sarà al centro delle loro visite di studio, unitamente alla “Casa del Principe” nel ricetto di Candelo, all’ex Scuola comunale di Vaglio Pettinengo e al borgo medievale del Piazzo di Biella.
Al termine delle attività, verrà rilasciato l’attestato di frequenza.

Eulalia Galanu