Oltre l’Isola, tra profumi di Provenza, Parigi e Firenze

Fragranze di Sardegna e Il sentiero dei profumi di Cristina Caboni
Fragranze di Sardegna e Il sentiero dei profumi di Cristina Caboni.

Lo scorso fine settimana, nelle sale del “Punto Cagliari” del Circolo culturale sardo di Biella, Roberto Perinu ha presentato “Il sentiero dei profumi”, opera di Cristina Caboni, scrittrice che vive a Cagliari con marito e tre figli, curando l’azienda apistica di famiglia.
La serata, organizzata dalla Biblioteca di Su Nuraghe, in collaborazione con la Libreria Giovannacci di Biella, è stata introdotta dal presidente Battista Saiu che, nelle brevi parole di saluto, ha accennato all’importanza della lettura e del libro nella sua consistenza materiale.
Con linguaggio essenziale, Roberto Perinu, nel rimandare alla lettura, ha messo in evidenza alcune caratteristiche del romanzo, ricco di dolcezza e di poesia, ispirazione dovuta o quantomeno influenzata dal diretto contatto con la natura, certamente familiare all’autrice.
La partecipazione è stata evidenziata dall’immancabile “cumbidu”, il rinfresco finale, consueto “in casa sarda”, preparato e offerto dai soci: per l’occasione, hanno realizzato dolci con sapa, tradizionale dolcificante a base di vin cotto, particolarmente ricco di aromi: omaggio all’olfatto, oltreché al gusto. Nello sgranare del tempo e delle parole, i profumi si diffondevano in sala, coinvolgendo il senso dell’odorato e dell’udito, accompagnando il pubblico oltre l’Isola, a Firenze, sconfinando a Parigi, fino a discendere sulle calde ventilate coste di Provenza, che si tingono di lavanda.

Ilaro Pinna Ruju-Biaittu

Su Nuraghe in gara a fianco della Polizia penitenziaria

Due carceri/due penitenziari Biella
Atleti, agenti di Polizia penitenziaria col direttore del carcere di Biella, Antonella Giordano, davanti all'Istituto prima dell'inizio della gara.

Domenica 5 ottobre 2014 si è svolta la quinta edizione della corsa cittadina denominata “Due carceri/due penitenziari Biella”, gara podistica che si snoda tra via dei Tigli, alla periferia Ovest della Città e il borgo storico del Piazzo, sulla collina, sede dell’antico penitenziario di Biella, trasformato in “ostello della gioventù”.
Duecentoventi atleti si sono dati appuntamento davanti ai cancelli della Casa Circondariale, accolti dal Direttore del carcere, dott.ssa Antonella Giordano, dal comandante del Reparto, Commissario Mirko Trinchero, coordinatore del nucleo, Ispettore Capo, Pablito Morello e numerosi agenti di Polizia Penitenziaria.
A Biella, con la caserma dell’Istituto penitenziario intitolata all’Agente Alessandro Salaris di Suni (Oristano), tra le moltissime Associazioni, immancabili gli atleti della la Sezione sportiva del Circolo culturale sardo di Biella, capitanati da Mariu Secci, in gara con i colori di Su Nuraghe.
Omaggio partecipato della Comunità sardo-biellese alle donne e agli uomini che operano nell’Istituto cittadino, vicinanza particolare al nutrito manipolo di Agenti penitenziari di origine sarda presenti a Biella.
Molti altri soggetti presenti a fianco della Polizia Penitenziaria di Biella per il buon esito e la sicurezza della competizione sportiva: pattuglie della Polizia di Stato, della Polizia Locale, della Protezione Civile e numerosi volontari della stessa Protezione Civile, dell’A.I.B., Associazione Antincendi Boschivi del Piemonte e dell’UISP, Unione Italiana Sport Per tutti e l’immancabile opportuna ambulanza della Croce Rossa di Biella.
A fine gara, sono stati incoronati i vincitori: tra gli uomini, Alessandro Gornati, della Società Sportiva “Atletica Piemonte”; tra le donne, Valeria Roffino del Gruppo Sportivo “Fiamme Azzurre” della Polizia Penitenziaria.

Giovanni Usai

Confraternite, Sardi e bambini, un paese in festa a Graglia

Bambini di Graglia e Sardi di Biella alla festa del Santo Rosario e di Santa Maria della Vittoria ritratti davanti alla chiesa della Confraternita della SS. Trinità e S. Croce
Bambini di Graglia e Sardi di Biella alla festa del Santo Rosario e di Santa Maria della Vittoria ritratti davanti alla chiesa della Confraternita della SS. Trinità e S. Croce.

Immagini della festa nella sezione fotografias

Domenica 5 ottobre 2014, i Sardi di Biella hanno partecipato a Graglia con le insegne religiose di Santa Maria di Oropa e di Sant’Eusebio da Cagliari, alla festa del Santo Rosario e di Santa Maria della Vittoria, commemorazione istituita da papa Pio V, nel 1571, a ricordo dell’aiuto della Madonna alla flotta cristiana per vincere quella turca a Lepanto, in Grecia, di fronte al golfo di Patrasso, il 7 ottobre di quell’anno.
Alla santa Messa, concelebrata dal parroco don Paolo Dall’Angelo e da don Bruno Beggiato suo predecessore, hanno partecipato confraternite giunte da Chieri, Vigevano, Lesa, Somma Lombardo, Paruzzaro, Borgomanero e Romagnano Sesia.
L’ospitante antica confraternita delle SS. Trinità e di S. Croce di Graglia, ha accolto nella bella chiesa al centro dell’abitato, tirata a lustro e con tutte le candele accese, le confraternite di N.S. di Oropa, della SS. Trinità e di S. Jacopo Compostela, sempre di Biella, unitamente al gruppo di preghiera di Padre Pio di Gaglianico, le Figlie di Maria di Gaglianico e la Pia Unione del Transito di Biella Riva.
Terminata la Divina Liturgia, sotto lo sguardo attendo della Protezione Civile di Muzzano, una colorata devota processione si è snodata per le vie del paese, con tappa nel cortile della vicina casa di riposo di Graglia e di Muzzano, per risalire, poi, il viale che porta alla parrocchiale e attraversando la suggestiva panoramica strada di ronda con vista sulle montagne già colorate d’autunno.
In testa della processione guidata dalla croce, i bambini affiancati da don Bruno, l’anziano parroco emerito a guidare i loro primi passi per le vie del paese e della Fede.
Tantissimi quelli presenti, di sei – tredici anni, con Roberto Ramella Prinz e le animatrici dell’oratorio (Claudia Buratti, Daniela Bullio, Elisa Bertagnolio, Arianna Celoria, Martina Chiavenna, Fiorella Vitale e Mara Marone), ad accompagnarli.Continua a leggere →

Mattia Macis, un sardo continentale tra Biella e la sua Isola

Sabato 11 ottobre, ore 21, sale del “Punto Cagliari” di via Galileo Galilei, 11 – Mattia Macis presenta “Le ragioni dell’aragosta”, opera di Sabina Guzzanti – ingresso libero

Mattia MacisMattia Macis nasce a Biella nel 1991 da Luciano e Angela Piras, genitori entrambi di Gonnosfanadiga (Cagliari). Secondo di tre fratelli, Sara di 29 anni e Tommaso di 13 anni, studia presso il Centro Professionale Salesiano di Vigliano Biellese, conseguendo l’attestato di qualifica professionale di idraulico, riconosciuto a livello nazionale.
Con impegno e diligenza ha messo a frutto gli insegnamenti impartiti dalla scuola di don Bosco. Alla fine del percorso di studi è stato assunto in prova e poi stabilizzato da una ditta biellese di impianti termosanitari presso la quale continua a lavorare.
Il forte legame con l’Isola madre che ha dato i natali ai genitori, lo porta sovente, tutte le volte che può, in Sardegna dove ha costruito una nuova esistenza di affetti e frequentazioni.
Mi ritengo un Sardo-continentale molto attaccato alla terra in cui sono nato – afferma Mattia durante un breve chiacchierata – ma mi sono molto impegnato a farmi una vita parallela nel mio paese di origine, cercando di coltivare amicizie, visitare spesso parenti, andando a conoscere luoghi nuovi delle due patrie“, dichiarando il fermo desiderio di tornare definitivamente, alla fine del ciclo lavorativo, nella sua Sardegna.

Efisangelo Calaresu

Film a sostegno della causa dei pescatori sardi

LocandinaRegia, Sabina Guzzanti – anno, 2006 – durata, 90 minuti
Tratta di un pescatore di aragoste che contatta Sabina Guzzanti per sensibilizzarla sullo spopolamento del mare nella Sardegna occidentale.
Inizialmente non interessata, l’attrice si entusiasma quando scopre il passato di operaio alla Fiat del pescatore. Non solo, ma allestire uno spettacolo per attirare l’attenzione dei media sulle aragoste potrebbe essere l’occasione per riunire la banda di ‘Avanzi’, così dopo 15 anni.
Gli attori di Avanzi si ritrovano dopo in un piccolo villaggio della Sardegna, Su Pallosu e decidono in modo piuttosto estemporaneo di mettere su uno spettacolo a sostegno della causa dei pescatori in gravi difficoltà per lo spopolamento del mare.
Tra i pescatori c’è un certo Gianni Usai, ex operaio alla Fiat ed ex sindacalista, un uomo che ha vissuto da giusto, sempre povero, sempre dedito a proteggere il lavoro dei suoi compagni. La sua presenza è di grande ispirazione e genera l’entusiasmo sufficiente a partire, ma quello stesso entusiasmo scema rapidamente e lascia spazio a dubbi di ogni sorta.
Gli attori hanno a disposizione un grandissimo anfiteatro a Cagliari che si riempie rapidamente. La tensione sale alle stelle.