“Sardi bella gente”, testimoni con orgoglio anche a Biella

Saluto del Sindaco di Biella Dino Gentile alla Comunità sarda per “Sa Die de sa Sardigna”
Immagini della festa bella sezione fotografias

Launeddas a Nuraghe Chervu
Launeddas a Nuraghe Chervu con Matteo Muscas, Nicola Diana e Tore Agus .

Vent’anni fa il Consiglio Regionale della Sardegna istituiva la “Giornata del Popolo Sardo”, ovvero “Sa Die de sa Sardigna”, in ricordo dei vespri sardi del 28 aprile 1794, sommossa a Cagliari che costrinse alla fuga la corte piemontese – Viceré e nobiltà sabauda – accusata di amministrare l’isola con disprezzo ed arroganza, senza alcuna considerazione – appunto – del popolo sardo. La rivolta si estese a Sassari e ad Alghero e il governo di Torino si vide quindi costretto ad accettare talune richieste d’autonomia della “nazione sarda”.
Quell’evento in Sardegna segnò il passaggio dalla storia feudale di un popolo sottomesso a quella dell’anelito d’indipendenza e di riscatto di una vocazione antica.
Che i Sardi fossero un popolo orgoglioso, forte e determinato lo sapevano già Romani nel III secolo a.C. , allorché la Sardegna (insieme con la Corsica) divenne Provincia Romana: nonostante i ripetuti tentativi, le legioni romane non riuscirono mai a conquistare l’interno dell’isola e chiamarono “Barbaricine” quelle tribù agguerrite e “Barbagia” quelle zone inespugnabili.
C’è sicuramente una forza straordinaria che viene da lontano e che anima ancora oggi la gente di Sardegna, nell’isola e fuori, legatissima alla propria lingua e alle proprie tradizioni (e meno male!).
Sa Die de sa Sardigna, da vent’anni, è occasione di conoscenza storica e di promozione del valore della fierezza, testimoniata con orgoglio anche a Biella dove vivono migliaia di Sardi che sono bella gente unita ai Biellesi da vincoli di amicizia, da tante espressioni di originalità culturale che sono stimoli fortissimi per una comune ricerca d’identità .
Mi unisco ai festeggiamenti di Sa Die de sa Sardigna in Biella e abbraccio tutti i Sardo-Biellesi.Continua a leggere →

A Biella, il Popolo sardo ricorda i moti antifeudali del 1794

Nuraghe Chervu

Domenica 16 giugno 2013 – Biella – Le esplosioni beneaugurali delle salve dei “Fucilieri di Su Nuraghe“, annunciano l’inizio del terzo giorno di festa del Popolo sardo, ricordo dei moti antifeudali dell’aprile 1794 quando, a Cagliari, il Viceré Vincenzo Balbiano fu costretto alla fuga e 514 funzionari arroganti e corrotti vennero catturati e rispediti in Continente.
Prima della Missa Majore, sul sagrato intitolato ad Alberto Ferrero della Marmora, un breve intrattenimento musicale con launeddas, solitti e sonette, poi il culto divino officiato da padre Epifanio e da mons. Salvatore Pompedda, collegiale di Oropa, già cappellano militare della Legione Carabinieri Sardegna.
Un rito solenne, decorato da canti in “Limba” delle “Voci di Su Nuraghe” con la presenza ufficiale della Città di Biella rappresentata dalla fascia tricolore del Sindaco indossata dell’avv. Pietro Barrasso, capogruppo di maggioranza presso il Consiglio Comunale di Biella.
Prima dei riti di congedo, la benedizione del “pane di Sant’Eusebio”, impartita dal cappellano di Su Nuraghe, don Ferdinando Gallu.
Alla fine della Messa, sul sagrato, altre salve di fucile prima della cerimonia presso l’area monumentale di Nuraghe Chervu per deporre l’omaggio floreale ai Caduti sardi e ai Caduti biellesi e intonare con l’antica Confraternita della Ss. Trinità di Graglia il canto del “Miserere”.Continua a leggere →

Festa sarda a Biella, legami tra Piemonte e Sardegna

Festa sarda a Biella

Nella sezione fotografias le immagini della tre giorni di festa

Sabato 15 giugno, il Chiostro di San Sebastiano di Biella è stato animato da “Balli, suoni di Sardegna e canti alpini” ad opera del Gruppo Folk “Amedeo Nazzari” di Bareggio Cornaredo, accompagnati nelle figurazioni coreutiche da launeddas, solittu e sonette dei “Bagamundus” di Tore Agus, Matteo Muscas e Nicola Diana. Una colonna sonora arricchita dalle esecuzioni del Coro “100% misto Made in Biella” e dalle melodie di Massimo Zaccheddu.
La serata, inaugurata dal sindaco di Biella, Dino Gentile e dal presidente di Su Nuraghe, Battista Saiu, è stata una concatenazione di canti e melodie tra “fili sardi di memoria e intrecci alpini“, a significare il legame profondo che unisce le genti di Sardegna che vivono ai piedi delle Alpi e il Piemonte.
Basti pensare come san Sebastiano, tempio civico della Città di Biella, conservi oltre 500 anni di storia locale, con significative connessioni con la storia isolana, primariamente la figura di Alberto Ferrero della Marmora, senatore del Regno di Sardegna le cui spoglie mortali sono custodite nella cripta della basilica, unitamente a quelle dei tre generali che fecero l’Italia.Continua a leggere →

(T)essere insieme Sardi e Biellesi, Chiara Vigo a Pettinengo

Chiara Vigo a Pettinengo
Chiara Vigo (al centro), attorniata da bambini, conterranei e abitanti di Pettinengo.

La Festa sarda “Sa Die de sa Sardigna“, iniziata a Pettinengo venerdì 14 giugno, ha visto la presenza di Chiara Vigo, proveniente da Sant’Antioco (Carbonia Iglesias), invitata dall’Associazione Piccola Fata e Pace Futuro. L’Oratorio di San Grato d’Aosta e Sant’Eusebio da Cagliari di Canton Gurgo non è riuscito a contenere il numerosissimo pubblico richiamato dalla fama del Maestro di bisso, unico al mondo a raccogliere ancora la preziosissima fibra tessile animale nei fondali a Sud-Ovest della Sardegna.
Pettinengo in festa ha accolto l’Isolana indossando gli abiti tradizionali della festa. Tanti i bambini presenti, vestiti nelle elegantissime locali fogge alpine. Sull’altare una tovaglia di lino con ricami di genzianelle e, nei vasi, fiori veri provenienti dai giardini del rione.
Così la settima edizione di “(T)essere insieme 2013“, “La terra e il mare, intrecci di canapa e bisso“, ha unito trama e ordito con la diciannovesima edizione della Festa del Popolo sardo.
Io sono una donna acqua – ha esordito Chiara Vigo – e sono venuta dalla Sardegna perché Pettinengo diventi una delle fonti di energia che guidano il mondo“.Continua a leggere →

Sa Die de sa Sardigna, sabato di festa a Biella

 Bagamundus
Bagamundus.

Sabato 15 giugno, alle ore 21, a Biella, all’interno della rassegna “Biella Estate 2013”, nella suggestiva cornice del chiostro di san Sebastiano, provenienti direttamente dalla Sardegna, i Bagamundus accompagneranno i ballerini del Gruppo Folk “Amedeo Nazzari”, di Bareggio Cornaredo, Circolo sardo alle porte di Milano, costituitosi nel 1997; è uno dei settanta Circoli aderente alla FASI, la Federazione Associazioni Sarde, attivi in Italia.
Ospite d’onore, il Coro “100 % misto – Made in Biella“, di Biella, diretto dal M° Sandro Montalto, proporrà, attraverso la musica, un particolare incontro di culture tra Piemonte e Sardegna. Verranno presentati brani della tradizione musicale alpina e isolana: Signore delle cime, di Bepi de Marzi; Ninna nanna, del Biellese don Nelson Sella e il tradizionale Lussìa Maria; nelle elaborazioni di Sandro Montalto verranno eseguiti: Su bolu de s’astore di Tonino Puddu e No potho reposare di S. Sini, G. Rachel.
Massimo Zaccheddu, sardo di seconda generazione, rivisiterà brani della tradizione canora isolana. Originario di Villacidro, risiede a Santhià, a pochi chilometri da Vercelli. Compone canzoni per diletto. Sempre dinamico, collabora attivamente con il Circolo sardo di Biella partecipando alle manifestazioni a favore della cultura sarda e piemontese, terre di origine e di adozione.

Simmaco Cabiddu