Domenica di Laetare, canti in Limba sarda e abiti della festa

Oropa
Sardi e Sindaco di Biella ad Oropa davanti al sacello eusebiano.

Domenica 10 marzo, la Comunità sardo-biellese si è ritrovata ad Oropa, nell’antica basilica eusebiana, ai piedi della Madonna nera per la celebrazione della Santa Messa presieduta da mons. Salvatore Pompedda di Ozieri, collegiale di Oropa, presente il cappellano di Su Nuraghe, don Ferdinando Gallu. Molti i fedeli che hanno voluto partecipare, alcuni raggiungendo a piedi l’antico santuario; anche il sindaco Dino Gentile, accompagnato dalla moglie, è salito a piedi da Biella.
In sintonia cromatica con i paramenti rosacei del sacerdote, propri della IV Domenica di Quaresima detta di “laetare”, “rallegrati”, che per un giorno sospende il periodo penitenziale, sono stati indossati gli abiti tradizionali della festa quale forma visibile di partecipazione. Le “Voci di Su Nuraghe” hanno cantato la Santa Messa con antiche melodie in “Limba” sarda. Alla fine, davanti al sacello esusebiano, il canto dei “Gosos“, le Lodi a Maria “mama de Oropa, consoladora“, consolatrice.
Tra le intenzioni, la preghiera per l’elezione del nuovo Papa e il ricordo di tutti coloro che sono morti lontano dalla terra in cui sono nati.Continua a leggere →

Launeddas, sonette, cantigos e balli sardi a Biella

Venerdì 15 marzo, alle ore 21, serata speciale del corso di ballo sardo a Su Nuraghe – dalla Sardegna arrivano suonatori di launeddas e di organetto diatonico.

Matteo Muscas e Maurizio Caria alle launeddas
Matteo Muscas e Maurizio Caria alle launeddas.

Due artisti per due giornate intense di tradizioni: venerdì 15 marzo, ore 21, musiche e balli sardi a Su Nuraghe; sabato 16 marzo (partenza dalla sede del Circolo alle ore 15.45), partecipazione ai festeggiamenti in onore di San Giuseppe “Patriarca poderosu“, organizzati dalla dell’Associazione Pia unione del Transito, presso il sacello di San Giuseppe di Riva, Missa Majore cantata in “Limba” sarda con le “Voci di Su Nuraghe” dirette dal M° Biagio Picciau; accompagnamento religioso con le launeddas; alla fine della celebrazione liturgica, sul sagrato della chiesa, cantigos, launeddas e “sonette“.

LAUNEḌḌAS. Sono uno strumento musicale della preistoria sarda, unico nel suo genere nella tipologia universale degli strumenti arundìnei, viene ancora usato, anzi sta conoscendo un momento di grande fortuna. È fatto di canna, composto da tre corpi chiamati mancosa, mancosedda, tumbu o basciu. La canna più lunga e più grossa, su tumbu, funge da bordone e fornisce un’unica nota continua. Il tubo di media grandezza è la canna melodica, fissata al tumbu e suonata con la mano sinistra (le due canne unite si chiamano croba). La minore delle tre canne (mancosedda o destrina) è tenuta libera e suonata con la destra.
Parecchi linguisti si sono cimentati nella ricerca etimologica del termine launeḍḍas, tra i primi il Wagner che scandagliò varie possibilità senza certificarne alcuna. Così è accaduto pure ai suoi successori.
E non si riuscirà mai a rendere giustizia a questo straordinario strumento se non abbandoniamo l’asfittica aiuola linguistica dell’indoeuropeo per indagare tra le lingue semitiche. Infatti è nel babilonese che sta la base formativa del termine, composto da laḫu ‘mascella, bocca, ganascia’ + nīlu ‘ingolfamento, riempimento, allagamento’. Quindi launeḍḍas è un normale stato costrutto, un genitivale accadico, una metonimia che nomina uno strumento musicale mediante la modalità necessaria a farlo suonare, che è quella d’inondare continuamente d’aria le guance.Continua a leggere →

Feminas/fumne, anziane mamme, nonne, figli e nipoti a Su Nuraghe

Partecipatissima serata di convivialità, di comunità e di cultura presso i locali del circolo Su Nuraghe di Biella – immagini della festa nella sezione fotografias

Festa della Donna a Su Nuraghe
Festa della Donna a Su Nuraghe, inaugurazione mostra di filet, saluto del sindaco Dino Gentile e della neo senatrice Nicoletta Favero.

Sabato 9 Marzo 2013 – In occasione dell’annuale Festa della Donna ha avuto luogo la presentazione della mostra “Feminas, le Donne del Filet, fili sardi di memoria e intrecci alpini“, un progetto sostenuto dal Coordinamento Donne della FASI (Federazione Associazioni Sarde in Italia), finanziato dalla Regione Autonoma della Sardegna, in collaborazione con la Città di Biella e sotto il patrocinio della Regione Piemonte. Un’iniziativa che, attraverso l’esposizione di immagini ed oggetti frutto dell’esperienza ormai pluriennale del locale Corso di Filet, pone al centro dell’attenzione il ruolo e la creatività della figura muliebre, quale contributo e ricchezza della realtà migratoria biellese isolana offerti alla propria terra d’adozione. La serata è stata così l’occasione per celebrare e ringraziare la decana zia Antonietta Sotgiu di Bosa (OR) e tutte quelle Feminas e Fumne che, sotto l’ombra del Monte di Oropa, a prescindere dalla propria appartenenza etnico-culturale, hanno trovato un “luogo” d’incontro, di scambio e di relazione in una particolare e pregiata arte tessile sarda, facendone varcare i relativi confini d’origine e continuando, così, a tramandarne cultura e saperi nella costante opera generatrice e creativa di riscatto femminile.
La Festa della Donna 2013 di Su Nuraghe, oltre all’intervento dei rappresentati della FASI, attraverso il dott. Maurizio Sechi, e della locale sezione ARCI, ha visto anche il saluto graditissimo del Sindaco Donato Gentile, in rappresentanza della Città di Biella, e di Nicoletta Favero, neo-senatore della Repubblica Italiana, da sempre sensibili alle tematiche dell’uguaglianza e del ruolo femminile nella società.
La serata, animata dall’estrosa amatissima Jolanda, nell’alternanza di musiche e danze, ha visto la presenza di molte donne e famiglie ricomposte per l’occasione, con la partecipazione di anziane mamme e nonne accompagnate da figli e nipoti.Continua a leggere →

Tradizione e solidarietà concreta, 23° Pranzo sardo all’ANFFAS

maialiniIl giorno 24 marzo 2013, presso il Centro Anffas di Gaglianico, in Via Cavour 104, alle ore 12.30, si svolgerà l’annuale pranzo tipico sardo, organizzato in collaborazione con il Circolo Culturale Sardo “Su Nuraghe” di Biella.
Per i ragazzi dei Centri Anffas e per i Soci dell’Associazione Anffas Biellese Onlus, questo rappresenta non solo una bella festa, ma un evento consolidato in tradizione, che rinnovandosi ogni anno è arrivato alla ventitreesima edizione.
Con il pranzo si vuol dare il benvenuto a tutti i Biellesi che vorranno intervenire e farci compagnia; un modo piacevole di aprire la nostra “casa” al mondo, affinché tutti si possano rendere conto dei risultati ottenuti in più di quarant’anni d’attività, grazie all’impegno dei Soci e degli operatori Anffas, in collaborazione con gli Enti e le Associazioni locali, unito alla generosità dei Biellesi.
È un evento che permette di riscoprire la realtà delle persone con disabilità a tutta la popolazione, affinché in un giorno di festa e di amicizia la solidarietà si manifesti anche fisicamente, condividendo un gustoso momento conviviale in allegria.
Le prenotazioni, obbligatorie, sono accettate sino a martedì 19 marzo p. v. telefonando al n° 015-2493064 (ANFFAS di Gaglianico) oppure al n° 015-34638 (Circolo Sardo SU NURAGHE)Continua a leggere →

«Caduti biellesi della Brigata Sassari», conferenza del prof. Zorio

Sabato 16 marzo, ore 21, a Biella, nelle sale del “Punto Cagliari”, in via Galileo Galilei, 11, conferenza del prof. Federico Zorio su: “Grande Guerra, Caduti biellesi della Brigata Sassari, Caduti sardi presenti nell’ossario-sacrario del cimitero di Biella” – cumbidu, rinfresco – ingresso libero

Ossario-sacrario del cimitero di Biella
Ossario-sacrario del cimitero di Biella.

“Tutto è cominciato, a metà degli anni ’90, quando decisi di fare una ricerca relativamente ai Caduti biellesi della Grande Guerra appartenenti all’Arma del Genio.
Sapevo dell’esistenza di un’opera pubblicata tra gli anni ’30 e ’60, in 28 volumi e suddivisa per Provincia o gruppi di Province e intitolata “Albo d’oro – Militari Caduti nella Guerra Nazionale 1915 – 1918“. Presso la Biblioteca Civica di Biella trovai la copia riguardante la Provincia di Novara (cui appartenevano Vercelli e Biella durante la Grande Guerra) e pazientemente ho copiato tutte le diciture (Cognome, Nome, paternità, reparto di appartenenza, data e luogo di nascita, data e luogo di morte e relative cause). Gli elenchi arrivano fino al 31 dicembre 1920 però non sono completi.
In un secondo tempo sono passato ad elencare gli Ufficiali; infine ho ritenuto doveroso estendere la ricerca a tutti i Caduti biellesi, integrando con gli elenchi delle lapidi dei vari Comuni. Nel frattempo ero riuscito a trovare tutti i rimanenti volumi dell’Albo d’Oro e li ho fotografati pagina per pagina.
Ho consultato le liste di leva dei Comuni depositati presso l’Archivio di Stato di Biella e gli Archivi Storici presso i Comuni stessi, riuscendo così a completare diverse schede. Attualmente mi sto cimentando con le annate del il Biellese di quel periodo e, presso l’Archivio di Stato di Vercelli, con i ruoli militari delle classi chiamate alle armi.
Proseguendo la mia ricerca ho avuto modo di constatare che fra i Biellesi figurano sei Caduti della Brigata “Sassari“. Ho provato a fare un controllo in tutte le Regioni, il risultato è stato che non era un Reparto totalmente composto da Sardi, almeno all’inizio. Ho scoperto che nel Sacrario del Cimitero di Biella sono sepolti due Militari sardi, morti all’Ospedale Militare di Riserva di Biella, di cui uno della “Sassari“.Continua a leggere →