Regno di Sardegna, Regno d’Italia, Repubblica Italiana

bandiere a Nuraghe Chervu
17 Marzo 2013, bandiere a Nuraghe Chervu innevato.

Domenica 17 marzo 2013, a Biella, bandiere a Nuraghe Chervu per ricordare il 152° anniversario del passaggio dal Regno di Sardegna al Regno d’Italia, alla Repubblica Italiana.
Nell’area monumentale che sorge alle porte della Città in ricordo dei Caduti sardi e dei Caduti biellesi della Grande Guerra, conosciuta come la IV del Risorgimento, sul pennone centrale è stato issato il Tricolore, affiancato dalle bandiere di Sardegna, di Piemonte, d’Europa e della Città di Biella.
Il 9 marzo 2012, dopo i festeggiamenti del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, il Consiglio dei ministri del Governo Monti su proposta del sottosegretario alla comunicazione e all’editoria, istituisce la “Giornata dell’Anniversario dell’Unità d’Italia“: il 17 marzo diventa così festa ufficiale nel calendario italiano, con celebrazioni che avverranno ogni anno pur rimanendo giorno lavorativo.
In un comunicato di Palazzo Chigi, il Governo spiega l’istituzione della festa: “il 17 marzo è una data dal forte valore simbolico per l’Italia e rappresenta quindi il punto di arrivo nel percorso dell’unificazione nazionale e, al tempo stesso, il punto di partenza del cammino verso il completamento dell’unificazione del Paese. È in questa data che centocinquanta anni fa, nel 1861, è stato proclamato il Regno d’Italia. Per questo motivo la nuova solennità civile quindi non comporta riduzioni degli orari negli uffici e nelle scuole perché rappresenta la sintesi di un anno intenso di celebrazioni ed eventi, quello appena trascorso, durante il quale si è celebrato il centocinquantesimo anniversario dell’unità d’Italia, con una vasta partecipazione della società civile e delle Istituzioni. Crea inoltre un’occasione nuova per tenere viva nella società civile e nelle istituzioni la memoria dell’anniversario“.Continua a leggere →

Tradizioni devozionali di Sardegna a Biella

Immagini della festa nella sezione Fotografias

Su Nuraghe a S.Giuseppe di Biella RivaA Biella, nelle prime ore del pomeriggio di sabato 16 marzo 2013, dalla sede di Su Nuraghe, con in testa lo stendardo processionale raffigurante Santa Maria di Oropa e Sant’Eusebio da Cagliari, si è snodato un coloratissimo corteo diretto verso il sacello di San Giuseppe di Riva.
Ad attenderli a metà strada, davanti alla chiesa di San Rocco, la Croce processionale retta dai Confratelli dell’Associazione Pia unione del Transito, presieduta da Gabriele Prola. Assieme ai componenti l’Associazione di Apostolato per la preghiera in soccorso dei morenti, “Pia Unio a Transitu Pro Morientibus Adiuvandis” di Biella, la salita verso il luogo sacro.
Con passo solenne, l’ascesa verso l’antico sacello, accompagnati dal suono delle “launeddas” di Matteo Muscas e Maurizio Caria e da “su sonette”, l’organetto diatonico di Tore Agus, per partecipare alla novena del Patriarca Giuseppe, padre putativo di Gesù e alla santa Messa, officiata da don Piergiuseppe Bona, canonico del Capitolo di Santo Stefano di Biella, decorata dalle “Voci di Su Nuraghe”, dirette dal M° Biagio Picciau e da Giacomo Canu.
Alla fine della celebrazione liturgica, dopo aver intonato i “Goccius de Santu Zuseppi“, le Lodi di San Giuseppe, un breve concerto di canti e musiche in onore del Santo sposo della Vergine Maria, protettore della famiglia, dei lavoratori, dei morenti, della Chiesa universale e del Concilio ecumenico Vaticano II.
La festa continua: domani Martedì 19 Marzo, Santa Messa presieduta dal Vescovo di Biella, Mons. Gabriele Mana, con fiaccolata conclusiva (ore 21.00) e processione con la statua del Santo.Continua a leggere →

Domenica di Laetare, canti in Limba sarda e abiti della festa

Oropa
Sardi e Sindaco di Biella ad Oropa davanti al sacello eusebiano.

Domenica 10 marzo, la Comunità sardo-biellese si è ritrovata ad Oropa, nell’antica basilica eusebiana, ai piedi della Madonna nera per la celebrazione della Santa Messa presieduta da mons. Salvatore Pompedda di Ozieri, collegiale di Oropa, presente il cappellano di Su Nuraghe, don Ferdinando Gallu. Molti i fedeli che hanno voluto partecipare, alcuni raggiungendo a piedi l’antico santuario; anche il sindaco Dino Gentile, accompagnato dalla moglie, è salito a piedi da Biella.
In sintonia cromatica con i paramenti rosacei del sacerdote, propri della IV Domenica di Quaresima detta di “laetare”, “rallegrati”, che per un giorno sospende il periodo penitenziale, sono stati indossati gli abiti tradizionali della festa quale forma visibile di partecipazione. Le “Voci di Su Nuraghe” hanno cantato la Santa Messa con antiche melodie in “Limba” sarda. Alla fine, davanti al sacello esusebiano, il canto dei “Gosos“, le Lodi a Maria “mama de Oropa, consoladora“, consolatrice.
Tra le intenzioni, la preghiera per l’elezione del nuovo Papa e il ricordo di tutti coloro che sono morti lontano dalla terra in cui sono nati.Continua a leggere →

Launeddas, sonette, cantigos e balli sardi a Biella

Venerdì 15 marzo, alle ore 21, serata speciale del corso di ballo sardo a Su Nuraghe – dalla Sardegna arrivano suonatori di launeddas e di organetto diatonico.

Matteo Muscas e Maurizio Caria alle launeddas
Matteo Muscas e Maurizio Caria alle launeddas.

Due artisti per due giornate intense di tradizioni: venerdì 15 marzo, ore 21, musiche e balli sardi a Su Nuraghe; sabato 16 marzo (partenza dalla sede del Circolo alle ore 15.45), partecipazione ai festeggiamenti in onore di San Giuseppe “Patriarca poderosu“, organizzati dalla dell’Associazione Pia unione del Transito, presso il sacello di San Giuseppe di Riva, Missa Majore cantata in “Limba” sarda con le “Voci di Su Nuraghe” dirette dal M° Biagio Picciau; accompagnamento religioso con le launeddas; alla fine della celebrazione liturgica, sul sagrato della chiesa, cantigos, launeddas e “sonette“.

LAUNEḌḌAS. Sono uno strumento musicale della preistoria sarda, unico nel suo genere nella tipologia universale degli strumenti arundìnei, viene ancora usato, anzi sta conoscendo un momento di grande fortuna. È fatto di canna, composto da tre corpi chiamati mancosa, mancosedda, tumbu o basciu. La canna più lunga e più grossa, su tumbu, funge da bordone e fornisce un’unica nota continua. Il tubo di media grandezza è la canna melodica, fissata al tumbu e suonata con la mano sinistra (le due canne unite si chiamano croba). La minore delle tre canne (mancosedda o destrina) è tenuta libera e suonata con la destra.
Parecchi linguisti si sono cimentati nella ricerca etimologica del termine launeḍḍas, tra i primi il Wagner che scandagliò varie possibilità senza certificarne alcuna. Così è accaduto pure ai suoi successori.
E non si riuscirà mai a rendere giustizia a questo straordinario strumento se non abbandoniamo l’asfittica aiuola linguistica dell’indoeuropeo per indagare tra le lingue semitiche. Infatti è nel babilonese che sta la base formativa del termine, composto da laḫu ‘mascella, bocca, ganascia’ + nīlu ‘ingolfamento, riempimento, allagamento’. Quindi launeḍḍas è un normale stato costrutto, un genitivale accadico, una metonimia che nomina uno strumento musicale mediante la modalità necessaria a farlo suonare, che è quella d’inondare continuamente d’aria le guance.Continua a leggere →

Feminas/fumne, anziane mamme, nonne, figli e nipoti a Su Nuraghe

Partecipatissima serata di convivialità, di comunità e di cultura presso i locali del circolo Su Nuraghe di Biella – immagini della festa nella sezione fotografias

Festa della Donna a Su Nuraghe
Festa della Donna a Su Nuraghe, inaugurazione mostra di filet, saluto del sindaco Dino Gentile e della neo senatrice Nicoletta Favero.

Sabato 9 Marzo 2013 – In occasione dell’annuale Festa della Donna ha avuto luogo la presentazione della mostra “Feminas, le Donne del Filet, fili sardi di memoria e intrecci alpini“, un progetto sostenuto dal Coordinamento Donne della FASI (Federazione Associazioni Sarde in Italia), finanziato dalla Regione Autonoma della Sardegna, in collaborazione con la Città di Biella e sotto il patrocinio della Regione Piemonte. Un’iniziativa che, attraverso l’esposizione di immagini ed oggetti frutto dell’esperienza ormai pluriennale del locale Corso di Filet, pone al centro dell’attenzione il ruolo e la creatività della figura muliebre, quale contributo e ricchezza della realtà migratoria biellese isolana offerti alla propria terra d’adozione. La serata è stata così l’occasione per celebrare e ringraziare la decana zia Antonietta Sotgiu di Bosa (OR) e tutte quelle Feminas e Fumne che, sotto l’ombra del Monte di Oropa, a prescindere dalla propria appartenenza etnico-culturale, hanno trovato un “luogo” d’incontro, di scambio e di relazione in una particolare e pregiata arte tessile sarda, facendone varcare i relativi confini d’origine e continuando, così, a tramandarne cultura e saperi nella costante opera generatrice e creativa di riscatto femminile.
La Festa della Donna 2013 di Su Nuraghe, oltre all’intervento dei rappresentati della FASI, attraverso il dott. Maurizio Sechi, e della locale sezione ARCI, ha visto anche il saluto graditissimo del Sindaco Donato Gentile, in rappresentanza della Città di Biella, e di Nicoletta Favero, neo-senatore della Repubblica Italiana, da sempre sensibili alle tematiche dell’uguaglianza e del ruolo femminile nella società.
La serata, animata dall’estrosa amatissima Jolanda, nell’alternanza di musiche e danze, ha visto la presenza di molte donne e famiglie ricomposte per l’occasione, con la partecipazione di anziane mamme e nonne accompagnate da figli e nipoti.Continua a leggere →