
Fin dalla erezione di Nuraghe Chervu, monumento che sorge alle porte della Città di Biella, con l’arrivo della ricorrenza dei Defunti, i Soci del Circolo Culturale Sardo Su Nuraghe depongono fiori ai pedi della pietra innalzata nell’omonima area, in ricordo dei Caduti sardi e dei Caduti biellesi.
Da allora, un unico abbraccio avvolge nel ricordo le giovani vite immolate sui fronti di guerra e quanti, varcato il mare in cerca di pane e lavoro, sono morti lontano dalla terra in cui sono nati.
Fiori bianchi e rossi per far rifiorire il ricordo della Gloriosa Brigata a reclutamento regionale, vittoriosa e imbattibile. “Dae sa trincea/finas’a sa Croazia/sos Tattarinos/han’iscrittu s’istoria” (Dalla trincea/fino alla Croazia/i “Sassarini”/hanno scritto la storia), cantano orgogliosi i Saldati sardi sfilando in parata sulle strade della Penisola e dell’Isola madre, ricordando: che “Ruiu su coro/e s’animu che lizzu/cussos colores/adorant s’istendarde/e fortes che nuraghes/a s’attenta pro mantennere/sa paghe“, vale a dire, “Rosso il cuore/l’animo come il giglio,/questi colori/adornano il nostro stendardo/e forti come nuraghi/siamo sempre vigili/per mantenere la pace“.
Quest’anno, i fiori del ricordo sono stati scelti, predisposti e concordemente offerti dalla famiglia Carta, in memoria del Socio cofondatore del Circolo sardo di Biella, Antonio Carta del quale in questi giorni ricorre il novantesimo anniversario della nascita.Continua a leggere →