Fiori a Nuraghe Chervu, varcato il mare senza più tornare

Biella, area monumentale Nuraghe Chervu
Biella, area monumentale Nuraghe Chervu.

Fin dalla erezione di Nuraghe Chervu, monumento che sorge alle porte della Città di Biella, con l’arrivo della ricorrenza dei Defunti, i Soci del Circolo Culturale Sardo Su Nuraghe depongono fiori ai pedi della pietra innalzata nell’omonima area, in ricordo dei Caduti sardi e dei Caduti biellesi.
Da allora, un unico abbraccio avvolge nel ricordo le giovani vite immolate sui fronti di guerra e quanti, varcato il mare in cerca di pane e lavoro, sono morti lontano dalla terra in cui sono nati.
Fiori bianchi e rossi per far rifiorire il ricordo della Gloriosa Brigata a reclutamento regionale, vittoriosa e imbattibile. “Dae sa trincea/finas’a sa Croazia/sos Tattarinos/han’iscrittu s’istoria” (Dalla trincea/fino alla Croazia/i “Sassarini”/hanno scritto la storia), cantano orgogliosi i Saldati sardi sfilando in parata sulle strade della Penisola e dell’Isola madre, ricordando: che “Ruiu su coro/e s’animu che lizzu/cussos colores/adorant s’istendarde/e fortes che nuraghes/a s’attenta pro mantennere/sa paghe“, vale a dire, “Rosso il cuore/l’animo come il giglio,/questi colori/adornano il nostro stendardo/e forti come nuraghi/siamo sempre vigili/per mantenere la pace“.
Quest’anno, i fiori del ricordo sono stati scelti, predisposti e concordemente offerti dalla famiglia Carta, in memoria del Socio cofondatore del Circolo sardo di Biella, Antonio Carta del quale in questi giorni ricorre il novantesimo anniversario della nascita.Continua a leggere →

Le offerte di Su Nuraghe di Biella: cultura, tradizione, identità

Ricco di avvenimenti il programma di Novembre di Su Nuraghe – nuovi corsi di launeddas e balli sardi – anticipazioni delle attività di Dicembre – Borse di studio a Gennaio

Oristano, Sa Sartiglia
Francobollo celebrativo Oristano, Sa Sartiglia, annullo filatelico speciale apposto sulla lettera inviata ai Soci.

L’attività del Circolo Culturale Sardo Su Nuraghe è in pieno svolgimento con l’aggiunta di nuove iniziative proposte dai Soci, prontamente accolte e attivate dal Consiglio che amministra l’Associazione di Biella.
Ultime in ordine di tempo, la riattivazione del Corso di Balli sardi tenuto da Maurizio Caria, al venerdì, dalle ore 21 alle ore 23, e il nuovo Corso di Launeddas, unico nel suo genere fuori dalla Sardegna, a cui è possibile partecipare per apprendere la tecnica per suonare l’antico strumento caratteristico della nostra Isola. Al Corso di launeddas è associato un breve laboratorio per la costruzione e mautenzione dello strumento, tenuto da Tore Agus che, insieme a Matteo Muscas e con la supervisione di Orlando Mascia, porteranno i corsisti a suonare e riprodurre antiche melodie isolane.
Saggi musicali – sono previsti diversi momenti pubblici con saggi musicali: Sabato 9 novembre, ore 21 al Circolo, Su Nuraghe in Musica; Sabato 23 novembre, alle ore 21, a Biella, chiesa di San Filippo, “Concerto per Betty“; Domenica 22 dicembre, ore 14.30-17.30, Borgo medievale del Ricetto di Candelo, Sala delle Cerimonie, “Presepe vivente, Benvenuti a Betlemme“. Su Nuraghe partecipa con scene di vita attraverso le “Donne del Filet“, canti sardi della tradizione natalizia con le “Voci di Su Nuraghe” e una postazione sanitaria per: misurazione pressione arteriosa; controllo tasso glicemia; controllo colesterolo, servizio gratuito offerto dalle infermiere del pubblico Ambulatorio Infermieristico Sardo “Dott. Emilia Cavallini”. L’Ambulatorio, ricordo, con accesso da via Costa di Riva , 12, è aperto tutti i giorni da Lunedì a Giovedì, dalle ore 9 alle ore 11 e offre servizio pubblico gratuito a tutti i cittadini (info: Gonaria 3393274852).Continua a leggere →

Sapori di Sardegna, “suspiros othieresos” di Mariolina Bosincu

LocandinaSabato 2 novembre, alle ore 21, a Biella, nelle sale di Su Nuraghe, nuovo appuntamento con i Sapori di Sardegna. Verranno presentati i suspiros othieresos, dolci di mandorle, caratteristici di Ozieri, comune in provincia di Sassari.
La dolce specialità isolana verrà realizzata da Mariolina Bosincu, Consigliere di Su Nuraghe, originaria del Logudoro, nel Nord della Sardegna.
Si tratta di piccole palline leggermente schiacciate, fatte di pasta di mandorle dolci ed amare, impastate con miele o zucchero, con l’aggiunta di buccia di limone grattugiata, ricoperte di glassa candida di zucchero.
Fino a un recente passato, i suspiros othieresos erano caratteristici delle feste importanti della società contadina, particolarmente matrimoni e battesimi.
Essendo il primo albero a fiorire, il mandorlo e il suo bocciolo sono sinonimo di risveglio, di nascita e rinascita; rappresenta dolcezza, fascino e delicatezza. Fin dall’antichità il fiore ed il frutto sono associati alla nascita di Attis, generato da Cibele. Nell’iconografia antica, l’aureola a forma di mandorla spesso circonda le vergini Regine del Cielo, con rimandi al sacro e alla santità. Nel Cristianesimo, le caratteristiche del mandorlo e del suo frutto sarebbero trasmigrate a significare favore ed approvazione divini e la purezza della Vergine Maria.
Oggi, in diverse varianti locali, è possibile trovare i “suspiros” in molte pasticcerie di Sardegna; vengono prodotti comunemente anche solo per significare un momento festivo come nel caso della prossima presentazione a Su Nuraghe di Biella.

Giovanni Usai

La lingua che abbiamo nel cuore, ‘ajò Sardos, a innoghe sa manu!’

Martedì 29 Settembre 2013, alle ore 21, a Biella – sale di Su Nuraghe – “addopiu“, appuntamento mensile, laboratorio linguistico in “Limba“, lingua materna – contributo di ricordi nei racconti di Biagio Picciau – ingresso libero

Monserrato, Sant'Ambrogio
Monserrato, Sant'Ambrogio, notturno.

Le vacanze sono finite e tutti sono rientrati in sede. Le attività del Circolo Su Nuraghe sono quindi tornate quelle di sempre nella loro ciclicità.
Così è anche per “Mannigos de memoria“, l’incontro mensile, “s’atobiu“, dell’ultimo martedì del mese che dà modo ai Soci di incontrarsi per esprimere i loro ricordi, ognuno nella propria parlata. Lo scopo è quello riandare e riannodare i ricordi della nostra gioventù, della nostra maturità, di quando eravamo ancora nella nostra terra e, nello stesso tempo, arricchire il nostro sapere confrontando le varianti e imparando a capirci a vicenda nella nostra bella lingua materna.
Nella passata stagione siamo stati in molti a godere di questo “atobiu” e con molto profitto. Col mese di Settembre abbiamo iniziato ma, essendo il primo della nuova stagione, molti ancora non erano rientrati.
Ora si rincomincia davvero e una esortazione è doveroso farla. Carissimi Conterranei, la lingua materna è qualcosa che abbiamo nel cuore. Hanno sempre cercato di farcela dimenticare per essere sempre più sottomessi ma rischiamo – “restende a sa muda“, “tacendo”, di aiutare l’azione di questo perverso disegno. Nel mondo ci sono più Sardi sparsi che in Sardegna, “disterrados“, “sradicati”, “senza terra”, ma quanti hanno conservato la lingua materna, quanti, fuori dall’Isola, la parlano con i loro figli? Se spegniamo questa lampada, sa Limba, la lingua sarda resterà confinata nella sua riserva e i suoi nemici avranno ottenuto il loro scopo.Continua a leggere →

Gita ad Annecy, possedimento di terraferma del Regno di Sardegna

Annecy, mercatini di Natale
Annecy, mercatini di Natale.

Domenica 1° dicembre 2013, gita ai mercatini di natale di Annecy, antica Provincia del Regno di Sardegna, ceduta alla Francia con il trattato di Torino del 1860, un anno prima che l’antico Regno Sardo si trasformasse in Regno d’Italia, divenendo, poi, Repubblica Italiana. Nella cittadina alpina permangono segni che, attraversando i secoli, la collegano al Piemonte e alla Sardegna.
Il viaggio, organizzato dalla Confraternita di Graglia con cui il Circolo Su Nuraghe collabora da anni, prevede la partenza da Graglia Capoluogo alle ore 6:00, con sosta a Occhieppo inferiore, alle ore 6:10 e, a Biella, piazzale dell’ITI, alle ore 6:20.
Verso le ore 10/10:30, arrivo previsto ad Annecy, cittadina che si distingue per la bella architettura urbana fatta di canali e piccoli ponticelli in pietra, casette colorate e negozietti d’arte.
In questa piccola Venezia delle Alpi – informa Enzo Clerico, organizzatore logistico del viaggio – potremo trovare il caratteristico mercatino di Natale nelle 70 casette in legno sparse sul molo. Da ammirare – consiglia ancora Clerico – le renne di Babbo Natale accudite dal pastore nel suo tipico recinto”. Consiglia, inoltre: “da visitare anche l’altra zona del mercatino, al Villages des Alpes, di fronte al centro commerciale Courier, con le bancarelle dei prodotti tipici, dove è possibile trovare oggetti artigianali in pelle o in legno, lavanda, candele alla cannella, caldarroste, vin brulè e pan di zenzero“.
Durante l’escursione transalpina, ci sarà la possibilità di partecipare alla S. Messa in italiano, alle 10:30, nella chiesa della Missione italiana nella piazza del Mercatino.
Dopo il pranzo libero, alle ore 13:30/14, partenza per Chamonix , piccola perla delle Alpi, giusto il tempo per un’escursione tra le vie di quest’altra splendida cittadina.Continua a leggere →