Oropa, cuore biellese che all’unisono batte col cuore dei Sardi

Oropa
Fucilieri di Su Nuraghe con stendardo processionale di Santa Maria di Oropa e Sant'Eusebio da Cagliari.

Domenica 18 marzo, alle ore 10.30, la Comunità dei Sardi di Biella si ritroverà unita ai Biellesi nella Basilica antica di Oropa per la Santa Messa officiata dal can. don Edoardo Moro. La celebrazione eucaristica sarà accompagnata da antichi canti in lingua sarda eseguiti dalle “Voci di Su Nuraghe”.
I fogli con i testi e le traduzioni saranno disponibili per i fedeli convenuti. Nell’occasione verranno indossati gli abiti della festa, in sintonia con i colori liturgici dei paramenti del Sacerdote. Alla fine della cerimonia verrà distribuito il grano benedetto per preparare “sos nenneres”, il grano germinato da portare successivamente nelle parrocchie di appartenenza. I semi di frumento dovranno germinare al buio prima di essere successivamente portati in chiesa la sera del Giovedì Santo per decorare e onorare l’altare del Santissimo Sacramento.
Oropa è il cuore biellese che all’unisono batte con il cuore dei Sardi.
La quarta domenica di Quaresima si ripete il percorso devozionale della comunità isolana, sulle orme di Sant’Eusebio da Cagliari loro antesignano, evangelizzatore delle Genti alpine nel IV Secolo. Un percorso di cultura e di fede rinnovato, sempre vitale nel nome di Maria “Deipara“, Madre di Dio, seguendo l’insegnamento eusebiano; il termine “Deipara” appare ripetutamente inciso sulle pietre di Oropa a ricordo della grandiosa opera del sardo Eusebio eletto dal Beato Giovanni XXIII a Santo Patrono del Piemonte e di tutti i Piemontesi.Continua a leggere →

«Feminas»: anziane mamme, nonne, figli e nipoti a Su Nuraghe

Nella sezione Fotografias le immagini della festa

Festa della Donna
Festa della Donna a Su Nuraghe.

Sabato 10 marzo, Festa della Donna a Su Nuraghe. Saluto graditissimo della Città di Biella portato dal Consigliere Nicoletta Favero. Assente il Sindaco Donato Gentile in viaggio oltreoceano con gli Assessori tutti diversamente impegnati.
Nelle sale della Biblioteca è stata inaugurata la mostra Feminas, un secolo di Sardi a Biella – il Bar Caffè Mighela e il suo tempo, racconto per immagini di un frammento di storia biellese, a partire dal 1901, da quando Salvatore Mighela, abbandonata l’Isola, si trasferisce definitivamente ai piedi del Mucrone portando la modernità col suo rinomato “Bar Caffè”, cuore della Città e dei Biellesi.
In un apposito catalogo, si raccontano gli anni 1901-1968 attraverso fotografie di Biella che parlano sardo, corredate da testi in sardo e in piemontese, a significare, anche attraverso l’utilizzo delle lingue materne, l’unione profonda tra Isola e Piemonte: un frammento di storia comune poco conosciuta, sovente taciuta, risalente agli antichi “possedimenti di Terraferma del Regno di Sardegna”.Continua a leggere →

Maltagliati dolci di Forlì, «Benesegados de Sardigna»

Locandina Mariolina ZeddaSabato 17 marzo, alle ore 21, al Circolo Su Nuraghe di Biella, nuovo appuntamento con i Sapori di Sardegna. Mariolina Zedda presenterà una versione isolana del dolce noto come “Maltagliati di Forlì”, ricetta appresa da parenti acquisiti romagnoli. Degustazione.
I “Maltagliati di Forlì” traggono origine dalla forma irregolare dovuta alla teglia in cui il dolce tradizionalmente veniva cotto – secondo le indicazioni di Pellegrino Artusi -“in forno di campagna.. in una teglia di 22 cm circa” e successivamente tagliato, prima di essere servito.
Al numero 613 come “Dolce di mandorle“, è indicata una ricetta che rispecchia i “Maltagliati di Forlì” proposti da Su Nuraghe nel libro del grande gastronomo romagnolo Pellegrino Artusi, “La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene“: uguali gli ingredienti, identiche le modalità di preparazione.
L’innovazione principale apportata da Mariolina Zedda consiste nel far cuocere i “Maltagliati” in vaschette monorazione e non più in teglia, con l’ulteriore possibile variante della decorazione tipica dei dolci sardi: una mandorla intera posta su ciascun dolce come negli “amarettos”. Inoltre, nella neo-ricetta, al posto di mandorle, possono essere utilizzati pinoli; la buccia di arancia può associarsi o sostituire quella di limone e la farina di frumento può essere impiegata in alternativa alla fecola di patate.
I “Maltagliati di Forlì“, che verranno presentati a Su Nuraghe “in versione isolana” – “Benesegados de Sardigna” , potremmo dire – sono dolci preparati con ingredienti tipicamente mediterranei, rielaborati nella preparazione e nella forma, secondo le diverse tipologie proprie dei diffusissimi “amarettos” di Sardegna.Continua a leggere →

Donne moderne che in quegli anni lasceranno l’Isola…

Ricetta Maltagliati dolci di Forlì
Ricetta tradizionale dei Maltagliati dolci di Forlì.

Mariolina Zedda nasce a Carbonia da Luigia Tuveri di Fluminimaggiore e da Pietro di Villaputzu. Il papà lavora in miniera. Nel 1948, finita la guerra, si trasferiscono a Marrubiu per andare a lavorate ad Arborea. Aprono un negozio in cui si vende “un po’ di tutto”, dalla stoffa a metri, ai generi alimentati. Poi l’emigrazione. Mariolina, a 23 anni, arriva in Continente nel 1962, a Susa, con il figlio Salvatore di appena cinque anni. È una delle antesignane, le nuove generazioni, di quelle donne moderne che in quegli anni lasceranno l’isola in cerca di autonomia e di libertà. Per due anni lavora al il “preventorio infantile” di Susa, presso l’Istituto gestito dalle Suore Francescane. Poi il trasferimento definitivo a Biella all’Ospedale degli Infermi; due anni come “ausiliaria” in cucina per riuscire a risparmiare i soldi per potersi iscrivere alla Scuola per infermieri professionali. Con il diploma raggiunge il riscatto. Lavorerà in sala operatoria, nel reparto di medicina generale fino alla pensione. Socia di Su Nuraghe, partecipa alla vita del Circolo prestando la sua generosa opera assieme ad altre quattordici infermiere volontarie presso l’Ambulatorio Infermieristico Sardo intitolato alla “dott. Emilia Cavallini”, diretto dalla dott. Franca Sandigliano, con la collaborazione del dott. Graziano Fizzotti.
“La mia famiglia è sparsa per il mondo. Due miei fratelli vivono in Emilia-Romagna, uno in Sicilia, in Sardegna il più vecchio, uno è Carabiniere in Veneto. In due abitiamo in Piemonte: mia sorella suora francescana è a Condove, nella martoriata Val di Susa che cerca di esistere e resistere, dopo una vita trascorsa tra Roma e la Svizzera, io a Biella. Mio figlio è rientrato in Sardegna nella casa dei nonni e fa il Medico a Oristano. Per lui la Sardegna era la Sardegna. Per rientrane nell’amata Isola, ha abbandonato il suo avviato studio dentistico a Cossato e quello di Medico di base a Biella”.

Donne Su Nuraghe, tramandare saperi col filo della tradizione

Corso di filet a Su Nuraghe – tutti i mercoledì dalle 15 alle 17 – ritrovarsi tra amiche, condividere momenti sereni in allegria – scambiarsi consigli sulle varie tecniche di ricamo, lavoro a maglia, uncinetto, macramè… – Info Grazia 3294236841

Corso filet
Alcune partecipanti al Corso di filet 2012.

Da circa tre anni, ogni mercoledì pomeriggio, si svolge presso il Circolo Su Nuraghe di Biella il Corso di filet, sotto la guida, dapprima di “zia” Antonietta Sotgiu di Bosa e, poi, di Laura Rossetti e Paola Antoniotti.
È un corso molto speciale, perché è soprattutto un laboratorio multiforme e fantasioso che prende vita dal contributo delle partecipanti, che vi portano le loro capacità e la loro esperienza. Al gruppo che ha iniziato il corso si sono aggiunte via via altre persone, alcune hanno abbandonato per motivi vari, ma una ventina di donne, sarde e piemontesi, hanno imparato i rudimenti e poi affinato la tecnica di questo antico e prezioso lavoro che rischiava di essere dimenticato, nel frenetico tempo moderno.
È vero, ci vuole tempo e pazienza: bisogna imparare a intrecciare la rete, poi, quando se ne è prodotto un pezzo sufficiente a fare qualcosa, bisogna tenderlo sul telaio, imparare i principali punti per ricamarlo… ma poi quanta soddisfazione nel vedere il disegno che prende vita sul telaio e che alla fine si trasforma in centrino, bordo, tenda, tovaglia per altare!
Ma l’incontro del mercoledì non è solo questo: è il ritrovarsi tra amiche, condividere momenti di allegria, mangiare insieme qualche dolce preparato a turno; poi non si parla solo di filet, ma si scambiano consigli sulle varie tecniche di ricamo, lavoro a maglia, uncinetto, macramè…Continua a leggere →