A Cagliari si è svolta una manifestazione presso il Palazzo della Regione per sostenere i diritti dei Sardi emigrati. Erano presenti presidenti e amministratori dei settanta Circoli aderenti alla F.A.S.I., la Federazione delle Associazioni Sarde in Italia. I consiglieri Maria Bosincu e Antonietta Ballone a rappresentare Su Nuraghe di Biella – relazioni degli incontri a Cagliari e dichiarazioni degli Onorevoli sardi

Venerdì 7 Dicembre a Cagliari per sostenere i diritti dei figli lontani.
Quelli sono tutti emigrati Sardi, figli degni dell’unica, cara, intoccabile “mama”; qualche ‘frastimusu po su pani negau in domu’ (qualche imprecazione per il pane negato nella terra di origine), quando siamo partiti; tante lacrime per ogni addio alla fine delle ferie: “se Dio vuole (e soprattutto se vogliono le tasse dello Stato), ci si vede l’anno prossimo!”
I Sardi emigrati, che si radunano nei circoli o nelle case di chi ha ‘su satelliti’ , la TV satellitare per vedere Videolina, il lunedì de ‘La pola’, la partita del Cagliari…
Ma ‘in domu’, (in casa), giustamente per chi guarda il mondo… da un oblò…, ci si chiede perché spendere i pochi soldi della Regione per quelli che non hanno avuto il coraggio di rimanere, ma sono scappati ‘po cuattru francusu’ (per quattro soldi).
Se si guarda il mondo dal ponte della nave, invece, si riesce a vedere più lontano.
Si vede ‘su frari emigrau’ (il fratello emigrato), che parla della sua terra, insinua curiosità raccontando, nei minimi particolari, gli angoli nascosti che ha visto in gioventù.
Quando torna, è ben orgoglioso di far assaggiare le delizie che si fanno solo “a casa”.
È così che il “figliol prodigo” riscatta la sua fuga o, forse, placa il suo senso di colpa per quanto non è riuscito a dare quando “a casa” c’era.Continua a leggere →