Gruppo di giovani volontari impegnati per la cena sarda.
Occhieppo Superiore, 8 luglio 2012 – Cena sarda: tutto esaurito! L’appuntamento era a Villa Mossa nella splendida cornice settecentesca per degustare le specialità isolane preparate dai giovani della locale Pro Loco, Centro d’Incontro con i Sardi che risiedono in Valle Elvo.
Un rapporto di collaborazione che si rinnova tra Comunità sarda e territorio. A tavola, tra i commensali, il sindaco di Occhieppo Superiore, Emanuele Ramella Pralungo e il presidente del Circolo Culturale Sardo Su Nuraghe di Biella, Battista Saiu, a significare con la loro presenza la condivisione di obiettivi che vanno al di là ed oltre la contingenza delle singole iniziative.
La composita realtà biellese, formata da genti provenienti da diverse regioni d’Italia e del mondo, “è una realtà che può e deve essere valorizzata per diventare momento di arricchimento sociale oltre che economico e tener vivo il nostro Comune” – afferma il sindaco Ramella Pralungo – lasciando spazio operativo ai giovani, grazie anche all’entusiasmo del giovanissimo consigliere Alessandro Tropeano che, mirabilmente, riesce a coinvolgere i ragazzi del paese”.
Tentativi di sperimentazione sociale che favoriscono nuove aggregazioni tramandando valori; un progetto lungimirante con la messa a disposizione da parte dell’Amministrazione comunale degli storici prestigiosi spazi di Villa Mossa.Continua a leggere →
Graglia – “Ortus Otii – Vita d’artista”, un mese di appuntamenti – Dal 2 al 30 luglio, ogni sera un incontro con cocktail finale – serate musicali, conferenze, lezioni, poesie, proiezioni, giochi di prestigio, cene itineranti e tanto altro ancora – ingresso libero
Marco Astrua e alcuni partecipanti alla conferenza mostrano buste e lettere commerciali di Ditte gragliesi operanti in Sardegna.
Mercoledì 4 Luglio 2012 – A Graglia, presso la sede di Hortus Otii, in via del Canale, 3, all’interno del Dodicesimo ciclo di iniziative “Vita d’artista”, con il patrocinio della Provincia di Biella, l’arch. Marco Astrua ha tenuto la conferenza “Gragliesi in Sardegna”.
Durante l’incontro il relatore ha parlato della famiglia di Stefano Bertino, nato a Graglia nel 1831, ma originario di Settimo Vittone che, con la moglie Maria Giovanna Toreno, Valdostana, emigrò in Sardegna. “Dopo il 1861, troviamo Stefano Bertino a Nuoro, con il primogenito Antonio, nato in Piemonte – afferma Marco Astrua – nella casa progettata dall’architetto piemontese Giacomo Galfré (nonno materno dello scrittore Salvatore Satta), prospiciente la via Garibaldi, strada costruita e selciata dall’impresa Bertino”.
Di Stefano Bertino scrive Salvatore Satta ne “Il giorno del Giudizio”: “Quel piemontese, figlio di piemontesi, alto due metri, di cui qualche vecchio diceva di averlo visto da bambino scalpellare col padre le lastre di granito del corso: ma se era così se ne era dimenticato perché appena aperti gli occhi sulla misera terra sarda, si era dato agli appalti […] uno dei continentali che trasformavano le pietre in oro”.Continua a leggere →
Sabato, 7 luglio, alle ore 19.30, Occhieppo Superiore – Nella suggestiva cornice della settecentesca Villa Mossa, primo appuntamento con la cena tipica sarda che presenta il gran menù delle feste importanti: antipasti con pane carasau, gnocchetti sardi, maialetto arrosto con verdure, pecorino sardo, vino, acqua e caffè.
Ai fuochi e ai fornelli, i Sardi residenti in Valle Elvo sono la garanzia di cibo preparato secondo le migliori regole culinarie della tradizione isolana. La grande chermesse “Occhieppo Estate 2012” presenterà quattro cene con cibi caratteristici di quattro importanti località italiane, organizzate dalla locale Pro Loco, Centro d’Incontro. Alla ribalta Sardegna, Toscana, Calabria e Piemonte.
Quattro sabati dedicati alle cene tipiche regionali per assaggiare le migliori prelibatezze culinarie italiane. “Siamo onorati di aprire questo primo appuntamento con la cena sarda – afferma Alessandro Tropeano, Presidente del Consiglio Comunale di Occhieppo Superiore e Deus ex machina di tutta l’impegnativa festa – della collaborazione e lo stretto legame che da tre anni unisce l’Associazione culturale “Su Nuraghe” con l’Amministrazione comunale Occhieppese. Una collaborazione che sempre più si rafforza per far conoscere l’Isola e offrire il meglio ad una popolazione più vasta”.
A seguire, sabato 14 luglio, cena toscana; sabato 21 luglio, cena calabrese; sabato 28 luglio, cena piemontese.Continua a leggere →
Antonio Vassallo Marcia di Sarroch (Cagliari), noto “Nino”, residente a Candelo (Biella) è il nuovo campione del mondo classificatosi 1° assoluto nel sollevamento pesi su panca piana. È il nonno più forte del mondo!
La gara che l’ha incoronato campione si è svolta il 23 giugno 2012 ad Autun, in Francia, Comune di 15.000 abitanti del dipartimento della Saona e Loira, nella regione della Borgogna.
Nino Vassallo – unico sardo tra i 26 Italiani presenti in Francia nelle diverse categorie – ha partecipato con altri 260 concorrenti nella categoria “Master 4”, dedicata agli atleti di età compresa tra i 55 e i 60 anni di età, organizzata dalla Worl Drug-Free Powerlifting Federation, con i colori della palestra Fitness Club di Sarroch, alzando 127,5 kg e trattenendoli per alcuni secondi. La disciplina “distensione su panca” prevede, infatti, di sollevare i pesi all’altezza del petto. Il record precedente era di 125 kg sollevati da un francese, battuto e superato dalla forza di Antonio Vassallo, nuovo campione mondiale.Continua a leggere →
Oropa, Vescovo di Biella mons. Gabriele Mana al 6° Cammino di Fraternità delle Confraternite di Piemonte e Valle d'Aosta.
Domenica 30 Giugno 2012 – In occasione del 30° di nascita della Confraternita di N.S. di Oropa, una delegazione del Circolo Culturale Sardo Su Nuraghe ha partecipato al “6° Cammino di Fraternità” delle Confraternite di Piemonte e Valle d’Aosta, che si è tenuto a Biella Oropa.
Il Rettore del Santuario, can. don Michele Berchi e il priore della Confraternita di N.S. di Oropa, Giacomo Facchini, hanno accolto nel Santuario Eusebiano Mariano Alpino di Santa Maria del Monte di Oropa le oltre trenta Confraternite provenienti dalla vasta Regione Ecclesiastica Piemontese, tra cui i Sardo-biellesi saliti a 1.200 metri di quota nel nome del loro conterraneo, seguendo le antiche orme di Sant’Eusebio da Cagliari, Patrono del Piemonte, in continuità di fede e cultura. Un percorso che attraversa i millenni, risalente al IV secolo, all’evangelizzazione di Sant’Eusebio, primo vescovo di Vercelli. Secondo la sua predicazione, oggi come allora, Santa Maria di Oropa è invocata e venerata come Deipara, Madre di Dio.
Penultimi della lunga teoria processionale, i Sardi hanno unito le loro voci a quelle dell’antichissima Confraternita di Santa Croce e Santissima Trinità di Graglia (1374), che li seguivano nei loro ruvidi abiti bianchi e rossi di canapa biellese filata e tessuta a mano.
Una cerimonia coloratissima e solenne, con Santa Messa celebrata nella Basilica Superiore dal vescovo di Biella mons. Gabriele Mana, sfociata nella processione all’interno del Santuario che si è snodata verso la Basilica Antica per, poi,rendere omaggio alla statua della Madonna Nera.
Prima di accedere all’antico Sacello Eusebiano, mons. Vescovo ha compiuto l’antico gesto penitenziale dei pellegrini, “il bacio della soglia”, invitando i presenti a seguire il suo esempio.
Davanti al simulacro della Vergine nera, il canto dei “Gosos“, le lodi in lingua sarda a Maria, “mama de Oropa, consoladora“, mamma di Oropa, consolatrice, amplificate, sono riecheggiate nell’aria, concludendo un rito molto partecipato, carico di fede e di grande tensione emotiva.
Giovanni Usai
L’Isola ed Oropa, «Perché salire fin lassù?»
Oropa, Confraternita di Santa Croce e Santissima Trinità di Graglia con la delegazione dei Sardi di Biella.
Normalmente, a tutti i pellegrini che giungono in Santuario e, quindi, ancor più a voi, nel saluto di benvenuto che come Rettore pronuncio in ogni occasione, sono solito porre una domanda che potrebbe anche suonare un po’ irrispettosa, ma che invece vuole essere di aiuto a vivere una giornata di pellegrinaggio in un modo più intenso e sincero.
La domanda che faccio a tutti è semplice e immediata: cosa sei venuto a fare ad Oropa? Perché hai preferito salire fin quassù, invece di startene tranquillo a casa tua?
La stessa domanda la rivolgo a voi: perché venire fin quassù? Perché “spendere” una giornata intera al Santuario di Oropa, invece di starvene comodi a casa vostra?
Vedete? Sembra quasi una domanda che vi manchi di rispetto; ma non è così. Al contrario, vuole essere il mio contributo alla vostra consapevolezza.
Ognuno di voi, nel proprio cuore sa il bisogno e il desiderio che ha di venire a trovare la Madonna assieme ai suoi confratelli.Continua a leggere →
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