Su Nuraghe Film, sono tanti i Sardi che indossano un’uniforme

Sabato 2 giugno 2012 – Biella, ore 21, “Punto Cagliari”, in via Galileo Galilei, 11, ultimo appuntamento primaverile con Su Nuraghe Film lezioni di cinema per conoscere la Sardegna attraverso il film d’autore – Ingresso libero

LocandinaSalirà in cattedra Maura Zara, sarda di seconda generazione, giovane operaia nata a Biella, madre di due figli, per presentare: “Il re dei poliziotti”, regia di Fabio Calzia. L’opera della durata 60 minuti, è stata realizzata nel 2010, dall’I.S.R.E., Istituto Superiore Regionale Etnografico della Regione Autonoma della Sardegna.
Il Re dei Poliziotti è un gioco di parole: il “canto in Re”, infatti, è la forma principale di musica complessa e affascinante di ampia diffusione nell’isola. Il “cantu a chiterra” è noto anche come “canto sardo logudorese”.
Sono tanti i Sardi che indossano un’uniforme. La certezza di un impiego sicuro e di un buon stipendio ha portato molti isolani ad intraprendere la carriera nelle Forze dell’ordine.
Ma, mentre nel centro dell’Isola, per via di una serie complessa di motivi, il poliziotto non è visto di buon occhio dalla maggior parte della popolazione, specialmente quella legata alla cultura tradizionale, nel Nord avviene il fenomeno opposto.
Da uno sguardo approfondito sul “cantu a chiterra” si può notare infatti la presenza di numerosi agenti di polizia all’interno di questa affascinante scena musicale. Si tratta di una presenza molto radicata, che ha come esito anche la presenza di interpreti di alto valore estetico, la cui bravura è riconosciuta da tanti appassionati.
Il Re dei Poliziotti è incentrato su una famiglia di cantori/poliziotti e sui loro amici, raccontando il sottile rapporto tra le peculiarità di un mestiere che per molti versi segna un’esistenza e una musica che spesso coincide con il percorso di vita di un individuo.Continua a leggere →

«Nuovi Sardi di Biella», figli che discendono da una terra antica

Alessandro lai
Biella, Punto Cagliari: la famiglia di Alessandro Lai.

Sabato 19 maggio – Nelle sale del “Punto Cagliari”, Alessandro Lai ha presentato “Il suono della miniera”, un breve cortometraggio di Mario Piredda, proveniente dagli archivi dell’ISRE, l’Istituto Superiore Regionale Etnografico, della Regione Autonoma della Sardegna, messo a disposizione del Circolo Culturale Sardo Su Nuraghe di Biella.
Il terzo appuntamento della rassegna primaverile dell’undicesimo ciclo di “Su Nuraghe Film”, ha avuto come protagonista un “nuovo sardo” di seconda generazione, in cattedra per l’attesa “lezione di cinema” per “conoscere la Sardegna attraverso il film d’autore”.
Anche in questo caso, un giovane adulto, accompagnato dagli anziani genitori e dai figli ancora adolescenti, ha accettato di “studiare la Sardegna” per poi presentarla – attraverso un vero e proprio rito di passaggio, una sorta di “entrata in società” – ad un pubblico molto attento.
Dopo la proiezione, il dibattito e le testimonianze sulla vita di miniera hanno messo in evidenza quanto l’attività estrattiva abbia segnato la storia dei Sardi, oggi come millenni fa, quando da “Terramanna”, la Penisola italiana venivano inviati i condannati “ad metalla”, a morire estraendo preziosi sassi dal freddo ventre della terra.
Per Alessandro Lai, la sua magistrale “lezione di cinema” è stata un modo concreto per “il passaggio di testimone tra generazioni”.Continua a leggere →

Giustina Mannoni e Stefano Furgiuele sposi sardi a Biella

sposi
Gli sposi insieme alle Voci di Su Nuraghe.

19 Maggio 2012, nel Santuario di San Giovanni D’Andorno si sono celebrate le nozze di Giustina Mannoni, di Sorso (Sassari) e Stefano Furgiuele, anch’egli figlio di Sardegna, nato, però, lontano dall’Isola.
Il rito è stato celebrato da don Luciano Acquadro, padre di San Filipppo Neri di Biella, ospiti del Rettore don Paolo Santacaterina.
Nel loro giorno più bello hanno voluto una colonna sonora particolarissima, composta da canti moderni e canti della tradizione isolana.
Il rito particolarmente solenne, è stato decorato dalle melodie di due cantorie con brani moderni, eseguiti dagli amichi che con loro hanno fatto il percorso di preparazione al matrimonio, accompagnati da chitarre e strumenti a percussione.
Nel momento più bello, durante lo scambio degli anelli, gli sposi hanno voluto essere accompagnati dalle note di “Deus ti salvet Maria”, magistralmente intonato dalle “Voci di Su Nuraghe”.Continua a leggere →

Pettinengo, «Su Rosariu cantadu» per fine mese mariano

Sant'Eusebio e la Vergine nera di Oropa
Pannello raffigurate Sant'Eusebio e la Vergine nera di Oropa custodita sotto l'antica balma.

Mercoledì 30 maggio, alle ore 20.30, a Pettinengo, nell’oratorio di San Grato di Gurgo verranno intonate le antiche melodie di Su Rosariu cantadu. I Sardi di Biella si uniranno nel canto e nella preghiera ai frazionisti di Gurgo di Pettinengo nel nome di Maria “Deipara”, Madre di Dio, seguendo l’insegnamento di Sant’Eusebio, Patrono del Piemonte, che diciassette secoli fa diffuse la devozione a Maria su queste montagne.
Durante l’importante momento di incontro delle due comunità, il parroco don Ferdinando Gallu, cappellano di Su Nuraghe, terrà una breve catechesi in “Limba”, a significare anche attraverso lo strumento linguistico la continuità di fede e di cultura con l’opera del sardo Eusebio, evangelizzatore del IV secolo della vasta regione alpina a lui affidata da Papa Giulio I.
A Pettinengo, anche nei segni del presente è possibile osservare il permanere della millenaria devozione: al centro dell’aula, ai piedi dell’altare, è stato posizionato uno dei sei pannelli di grandi dimensioni raffigurante il simulacro della Vergine nera, originariamente custodita ad Oropa – secondo antica tradizione – sotto la balma cristianizzata. L’opera è stata realizzata dai detenuti della Casa Circondariale di Biella per illustrare alcuni aspetti della vita dei santi titolari, Eusebio da Cagliari, vescovo di Vercelli e Grato di Aosta.

Simmaco Cabiddu

Su Nuraghe per parlare di miniere e di recuperi ambientali

Ramon
Ludovico Ramon, presidente del Gruppo Minerali Maffei e amministratore delegato della Sasil, con la collaboratrice Vera Ramon.

Sabato 26 maggio, Biella, ore 21, nuovo incontro nelle sale di Su Nuraghe, in via Galileo, 11, per parlare di miniere, in particolare dei ripristini ambientali effettuati dal Gruppo Minerali Maffei, alla fine del ciclo produttivo.
A Lucio Bordignon si affiancherà Vera Ramon, collaboratrice della Sasil, società che, dal 1975, nel Biellese Orientale, opera nel settore minerario, con miniere nei Comuni di Curino e Masserano e stabilimento in Comune di Brusnengo.
Oltre che della produzione di sabbie feldspatiche, sabbie silicee, sabbie di vetro lavate e feldspati per l’industria del vetro, della ceramica e dei sanitari, parleranno della gestione del trattamento minerario, dal lavaggio, al recupero e filtrazione delle frazioni più fini dei materiali estratti.
La Sasil, negli ultimi anni si è specializzata nel recupero degli scarti industriali di diversa provenienza ma su base vetro, mettendo a punto innovativi processi di trattamento. Di questo si parlerà domani, 25 maggio a Città Studi, durante la conferenza “progetto NoVeDi” (No Vetro in Discarica), con inizio alle ore 9 del mattino.
Quello che appare interessante e innovativo nel panorama industriale è lo sviluppo da parte della Ditta che opera bel Biellese di alcuni progetti di valenza ambientale ed energetica che hanno già permesso di ridurre notevolmente le emissioni di CO2, come conseguenza delle riduzioni dei consumi energetici.
Generalmente, per sua natura, l’attività estrattiva e di trattamento ha un forte impatto sul territorio, e per questo si è sempre puntato ad avere un valore aggiunto di forte valenza ambientale, che per la SASIL significa: limitato impatto visivo dell’attività mineraria; studio di tecnologie a basso consumo energetico; sviluppo di processi per la riduzione delle emissioni di CO2; recupero e riutilizzo di materiali altrimenti destinati a discarica; utilizzo di energie alternative e pulite; valorizzazione dei siti minerari dismessi.