Una parola sarda al mese: “C” come “CIARRARE”

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Radici e semantica delle parole sarde, rivisitate mediante i dizionari delle lingue mediterranee (lingue semitiche, lingue classiche). Laboratorio linguistico, di storia e di cultura sarda a Biella

CIARRARE log. ‘ciarlare, chiacchierare, spettegolare’. Con questo lemma entriamo in un vasto campo semantico, dove rimane inclusa anche la voce italiana sciaràda ‘gioco enigmistico consistente nell’indovinare una parola della quale sono state indicate le parti in cui essa può venire scomposta’. Esempi presi da Internet: papa + vero = papavero; Barbie + re = barbiere. Altro esempio: Ai xxxx c’è un freddo che fa male (poli); Mia yyy è sorella di mia madre (zia); La xxxxyyy può essere stradale (polizia).

Il termine sciarada apparve in Italia nel 19° secolo ad opera degli enigmisti, e vien fatta derivare dal fr. charade (1772), «forse dal prvz. charrado ‘chiacchiera, conversazione’, da charrá ‘chiacchierare’, d’origine onomatopeica» (DELI).

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IV Novembre, fiori a “Nuraghe Chervu”

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La data del IV Novembre, che celebra la vittoria al termine della Prima Guerra Mondiale, costituisce ogni anno l’occasione per rinnovare il ricordo immutato dei giovani figli di Sardegna e dei giovani Biellesi Caduti nella Grande Guerra.

Nell’area monumentale che sorge alle porte della città i Sardi di Biella come di consueto hanno voluto dedicare un commosso omaggio floreale alle giovani vite che si sono immolate per la Patria, scegliendo i colori bianco e rosso, gli stessi delle mostrine della eroica Brigata “Sassari”.

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“Su Nuraghe” invocata pace con la poesia di Nicola Loi: “pro custa paghe siant avocados” tutti i Santi del cielo

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“Totu sos santos/Tutti i Santi” è la poesia che Nicola Loi ha inviato al Circolo culturale Sardo “Su Nuraghe” di Biella nell’ambito del progetto Linguistico “Eya, emmo, sì: là dove il sì suona, s’emmo e s’eya cantant”, che mette in contatto Sardi e Italiani che vivono in Italia e in Argentina e che fanno capo al Circulo Sardo “Antonio Segni” di La Plata.

Il giorno di marca che celebra “Tutti i Santi che sono in cielo/Totu sos Santos chi sunt in su chelu” è occasione per parlare la lingua della contemporaneità, assolvendo l’antico ruolo antico del Vate: guida, che si occupa di problematiche civili con spirito profetico.

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Dal Cilento a Biella una pietra per ricordare i Caduti della Prima guerra mondiale

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Altavilla Silentina, comune di settemila abitanti in provincia di Salerno, ha recentemente inviato a Biella una pietra di memoria per onorare i suoi Caduti durante la Grande Guerra.

La lastra di riuso, con inciso il nome del Comune e il numero dei suoi Caduti andrà presto ad arricchire il selciato a “opus incertum” in via di realizzazione ai piedi del grande “Nuraghe Chervu” di Corso Lago Maggiore a Biella. L’area monumentale è dedicata alla Brigata “Sassari” e ai Caduti del primo conflitto mondiale di ogni Comune d’Italia. Frutto dell’iniziativa del Circolo Culturale Sardo “Su Nuraghe”, il progetto è stato sostenuto dall’Amministrazione comunale e condiviso dalla Prefettura di Biella, nell’ottica di coinvolgere, nel tempo, tutti i Comuni Italiani.

Su ogni pietra che compone il selciato della memoria è stato inciso il nome del Comune di provenienza e il numero dei suoi Caduti. Nel caso della cittadina campana, la cifra è 62, un numero che ci dà l’idea di quanto fu alto il tributo di giovani vite umane di ogni singolo Comune della penisola. Il numero è ancora più significativo se si pensa che negli anni della guerra la popolazione di Altavilla ammontava a poco più di 3400 abitanti.

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Finestra sulla storia nel “Calendariu 2023” di “Su Nuraghe”: novembre, Biella e Sardegna unite nella Storia

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Al centro immagini delle pietre di memoria dei Comuni italiani presenti nell’area monumentale di “Nuraghe Chervu”, sulle quali è inciso località e numero dei Caduti della Prima Guerra Mondiale, nota anche come la IV Guerra di Indipendenza

Nuraghe Chervu: luogo di memoria, comunità e partecipazione

Sardegna, Piemonte e Italia sono unite tra di loro dalla storia di genti e di fede. Nel IV Secolo, S. Eusebio da Cagliari, Primo vescovo di Vercelli, è, secondo la Tradizione, il fondatore del culto mariano di Oropa. Lungo questa memoria si è mossa l’iniziativa di costruire a Biella l’area di “Nuraghe Chervu”. Eretta dapprima con pietre sia locali sia di provenienza da vari Comuni piemontesi e sardi, oggi essa è un sito volto ad “unire”, creando coesione mediante canali e linguaggi simbolici. L’area monumentale è sorta e inaugurata nel 2008 in onore dei Caduti della Grande Guerra, nella ricorrenza del 90° anno dalla fine del conflitto, intitolata ai Caduti sardi e ai Caduti Biellesi alla presenza della Banda militare della Brigata “Sassari”, ed in vista delle celebrazioni del 2011 per l’Unità d’Italia.

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