«Duos isposos a s’iscurigada», il Gelindo dei Sardi di Biella

Video GelindoCome annunciato, domenica 19 dicembre, a Graglia, nella chiesa dell’antica Confraternita di Santa Croce e della Santissima Trinità, si è svolta la replica di “Il ritorno del Gelindo, Ieri come Oggi”, atto unico in sei quadri, scritto e diretto da Ludovica Pepe Diaz.
A fare da cornice alla proposta di teatro civile messo in scena dal Circolo Culturale Sardo di Biella, le “Voci di Su Nuraghe”, con melodie della tradizione natalizia isolana, accompagnati all’organo dal M° Marco Montecchio e dal M° Alessandro Rigola e quattro bravi giovani attori: Mirko Cherchi, Francesco Logoteta, Veronica Morellini e Marinella Solinas, coadiuvati dal tecnico delle luci, Enrico Bonardi, della “Compagnia dello Zircone” e dall’artista biellese Andrea Morabito per l’impianto audio.
L’azione si dipana nel presbiterio, ai piedi dell’altare, arredo essenziale, per sei scene che si susseguono con ritmo veloce e avvincente.Continua a leggere →

«Gelindo 2010», nuovo fecondo pollone della Memoria

Gelindo
Chiesa Confraternita di Graglia: Voci di Su Nuraghe, confratelli e attori del Gelindo.

L’esperienza del “Gelindo 2010″, iniziativa culturale promossa dalla Comunità dei Sardi di Biella, offre la possibilità di formulare qualche riflessione ulteriore circa i temi della Tradizione, dell’Identità e, più in generale, della Memoria. In particolare, come messo in evidenza in occasione del Convegno Internazionale Etno-Antropologico dal titolo “Reti di Memoria – Esperienze, archivi, patrimoni” ((A riguardo si rimanda alle notizie consultabili su questo sito.)), tenutosi a Rocca Grimalda (AL) il 19 ed il 20 Settembre 2009, diversi possono essere gli approcci a riguardo.
Spesso la Cultura Popolare viene presentata al pubblico come se fosse la rappresentazione di un tempo ormai passato e non più rispondente al presente, una sorta di “reperto” immobile ed immutato. Tale atteggiamento si spiega col fatto che sussiste una frattura profonda tra passato e presente, ragione per la quale, in sostanza, il porre un evento od un oggetto in una dimensione di tutela, in un “museo”, significa considerarlo come “non vivente” o da custodire perché prossimo alla scomparsa ((M.Aime, Eccessi di culture, Einaudi, Torino 2004, pp. 32 e ss. e pp. 45 e ss.; Z.Bauman, Intervista sull’identità, Laterza, Roma-Bari 2006, p. 96. Implicitamente: G.L.Bravo, L’archivio che vive, in Slowfood, n. 12, pp. 190-194.)).Continua a leggere →

Natale a Ponderano, tavola conviviale tra cibo e identità

locandinaA Ponderano, il prossimo 25 dicembre, giorno di Natale, alle ore 13, nel salone dell’Oratorio, di fronte alla Chiesa della Parrocchia di San Lorenzo, ci sarà il consueto “Pranzo di Natale”.
La partecipazione è gratuita. È gradita la prenotazione e, se necessario, può essere richiesto il servizio trasporto telefonando al n. 339 654 1825.
Il “Pranzo di Natale” approda per la prima volta a Ponderano. Prima è stato a Biella (salone San Paolo, a S. Stefano, all’ex BVO, ecc.) e poi a Cossato (parrocchia Gesù nostra Speranza). È un “pranzo itinerante” in quanto vuole suscitare l’interesse delle singole comunità chiamate poi a proseguire l’iniziativa.
Quella del 2010 è la 15° edizione di solidarietà organizzata dall’Associazione ITACA. Un’iniziativa che intende ribadire come “nessun uomo sia un’isola” in quanto la tavola conviviale è espressione di identità umana, un luogo in cui mangiare senza essere in compe­tizione con i propri simili. Nel mangiare insieme, in particolare, ciascun individuo può riscoprire l’opportunità del dialogo e del confronto con l’altro, e così facendo, “ritrovare se stesso” negli altri.
Enzo Bianchi ha di recente sostenuto come man­giare e parlare insieme abbiano nella tavola il luogo privilegiato per la parola scambiata e del dialogo, in quanto “si comu­nica attraverso il cibo che si mangia e attraverso le parole che si scam­biano. Mentre uno parla, gli altri mangiano e ascoltano, poi i ruoli si invertono quasi spontaneamente: chi tace smette di mangiare e inizia a parlare e chi ascolta riprende a mangiare“.Continua a leggere →

L’arte di una giovane ed eclettica biellese di origine sarda

Galleria Sant’Angelo – orario apertura mostra: giovedì, venerdì e sabato dalle ore 15.00 alle ore 19.00 – ingresso libero. Immagini di alcune opere di Francesca Lai nella sezione Fotografias.

Francesca Lai in mostra
Francesca Lai in mostra a Biella.

Fino al 31 dicembre 2010 – La Galleria Sant’Angelo di Biella, nello storico quartiere del Piazzo, propone in questi giorni, nell’ambito del ciclo “Arte domani, giovani artisti in galleria“, l’esposizione di alcune incisioni di Francesca Lai aventi, quale soggetto principe, la raffigurazione di volatili morti.
La rassegna è inserita nell’ambito del ciclo “Arte domani, giovani artisti in galleria”, con la presentazione – a rotazione – di opere di altri 18 artisti.
Francesca Lai è nata a Biella nel 1988, si è diplomata al Liceo Artistico “G. e Q. Sella” di Biella e frequenta il terzo anno del corso di pittura all’Accademia Albertina delle Belle Arti di Torino.
I lavori esposti in galleria sono il risultato di un disegno dal tratto sicuro e deciso e di una buona padronanza di alcune importanti tecniche calcografiche. Il soggetto delle incisioni, piccoli uccelli e implumi morti, non è certo facile eppure Francesca lo affronta in modo personale, lasciando da parte la commiserazione per i piccoli volatili e offrendo loro un “secondo respiro”, un’ultima occasione per spiccare il volo.
Una giovane artista non può contare, per evidenti motivi di età, sulla disponibilità di molte opere realizzate: questo è il motivo per cui in galleria i visitatori troveranno solo due pareti dedicate a Francesca Lai. Ma le opere di Francesca hanno tutto il diritto di comparire al fianco dei lavori di valenti e affermati incisori.
Orario apertura: giovedì, venerdì e sabato dalle ore 15.00 alle ore 19.00 – ingresso libero.Continua a leggere →