Cantare l’Unità, musicisti sardi, di Biella, Novara e Vercelli

Riso Rosa Band
I Riso Rosa Band.

“Riso Rosa Band” è l’Associazione musicale culturale formata da un gruppo di musicisti provenienti dalle province di Vercelli, Biella, Novara e in particolare dalla città di Gattinara, rinomata Città del Vino, che ne ospita la sede. L’ambizioso obiettivo della formazione è quello di promuovere la cultura musicale come mezzo per riscoprire tradizioni, cultura, usi e costumi del tempo passato, attraverso brani musicali in chiave jazz opportunamente arrangiati per grande orchestra.
Il repertorio della Riso Rosa Band permette allo spettatore di fare un salto indietro nel tempo, ascoltando brani di una volta, che era possibile ascoltare in risaia o sulle montagne, rivisitati con un sound moderno e irresistibile.
“Montagne dal me Piemont”, “Jeubi di Capucin”, “Ciao Turin”, “La Montanara”, sono il cuore di un’importante repertorio che comprende anche brani tra i più significativi eseguiti a livello internazionale dalle grandi Jazz Bands.
L’orchestra è diretta da Piero Facciotti, che ne fa parte anche alla voce, al sax e al flauto. Gli arrangiamenti dei brani sono curati daWallyAllifranchini, Domenico Granieri, Mario Mantovani e Paolo Solio.Continua a leggere →

Identità tra profumi, magia del fuoco e lo sfornare di pizze

Prossimo appuntamento: sabato 30 ottobre, ore 21 – “Sapori di Sardegna” – degustazione e ricetta di sos papassinos maresos preparati e offerti da Antonietta Ballone.

Cuochi di Su Nuraghe
Cuochi di Su Nuraghe impegnati nella preparazione della pizza con al centro il canestro di pane de sapa, dolce preparato per l'occasione.

Sabato 23 ottobre, il forno a cupola, realizzato a regola d’arte nel 1986 da zio Agostino Angotzi, ha lavorato a pieno ritmo per soddisfare le richieste dei convenuti per gustare l’annunciata “Pizza al Circolo”, piatto tradizionale diffuso sulle due sponde del Mediterraneo e che da sempre caratterizza la presenza italiana nel mondo, grazie alla bravura di cuochi partenopei emigrati e alla felice unione di diversi condimenti provenienti dai nostri mari e dalle nostre terre.
In diverse località della Sardegna, una sorta di focaccia simile, esclusivamente preparata con prodotti di stagione (pomodori, cipolle, melanzane, olive, ecc.), con un semplice filo di olio di oliva e un pizzico di sale, veniva infornata alla fine della cottura settimanale del pane. Le mamme, coadiuvate da parenti e vicine di casa, impegnate nella difficile opera di panificazione, non sempre riuscivano a preparare minestre per la famiglia. Un pane fragrante, isperradu, tagliato in due e rimesso al forno con sopra prodotti dell’orto, piuttosto che un’apposita focaccia condita con diversi ingredienti a seconda della disponibilità, risolveva il problema della preparazione del pranzo. Molti ricordano i profumi del forno e dei diversi ingredienti che vi venivano cucinati. Generalmente, nel fine settimana, le strade dei villaggi sardi si riempivano di quelle genuine fragranze emesse dai forni domestici.Continua a leggere →

Autunno, stagione «di mezzo», tempo di fine, tempo di inizio

Sabato 30 ottobre, ore 21, al Circolo Su Nuraghe di Biella – nuovo appuntamento con i Sapori di Sardegna – Antonietta Ballone di Mara de Caputabbas preparerà “sos papassinos maresos” – come preparare i dolci per allestire il “tavolo dei morti” – degustazione e ricetta

Antonietta Ballone
Antonietta Ballone presenta un cesto con papassinos maresos e piccole forme di pane per provare la temperatura del forno.

Davanti ai nostri occhi sussistono riti e ritmi quotidiani di antica origine, i quali, oggi, vengono dati per scontati o sono del tutto dimenticati o ignorati dai più1. Le consuetudini e gli appuntamenti di calendario, in particolare, possono dare luogo ad un tempo non monotono ed uguale a se stesso, bensì a quello che gli antichi Greci solevano chiamare kairós, ossia un intervallo temporale preciso, decisivo ed attivo2. Uno di questi aspetti è facilmente riscontrabile con riferimento all’alternarsi delle stagioni e in stretta connessione alla dualità «tempo del lavoro – tempo della festa», un binomio temporale ed, insieme, esistenziale3, senza il quale non si avrebbe alcuna Comunità umana4.
Cibo, musica, teatro, narrazione e danza, tanto più se realizzati a livelli di eccellenza, costituiscono, in particolare, specie nel mondo rurale e pastorale, lo strumento principe per la socializzazione, per il riposo dalle fatiche del lavoro, per la pacificazione inter-relazionale e, in taluni casi, per la guarigione non solo fisica, favorendo, al contempo, la trasmissione della Tradizione5. Infatti «I riti della semina e del raccolto, il battito cardiaco della festa (un tamburo, una corda pizzicata, i colpi dei piedi nella ginnastica della danza) così come la lamentazione funebre costituiscono, al pari della manualità delle massaie e dei saperi empirici dei contadini, il patrimonio genetico di una comunità di destino6».
L’Autunno costituisce un tipico esempio di tutto ciò, nel cui fulcro si evidenziano le cadenze e le occasioni umane di quella che può essere definita la stagione ciclica “di passaggio” per eccellenza, caratterizzata da una notevole ricchezza di simbolismi e di costumi locali.Continua a leggere →

  1. Cfr. E.Bianchi, Il pane di ieri, Einaudi, Torino 2008, pp. 39-45, circa il tema esemplare del pane. []
  2. Cfr. L.Coco, Piccolo lessico della modernità, Qiqajon, Comunità di Bose 2009, voce Tempo. Ed anche: A.Cattabiani, Calendario, Mondadori, Milano 2008, p. 38. []
  3. Cfr. le emblematiche endiadi esistenziali nel Libro del Qohélet, Cap. III, 2-8. []
  4. Cfr. A.Monchiero, Il tempo del lavoro e il tempo della festa, in Slowfood, Ottobre 2008, p. 12. Nonché: P.Grimaldi, Il teatro della vita. Le rappresentazioni dell’etnodiversità, in P.Grimaldi – L.Nattino, Il teatro della vita. Le feste tradizionali in Piemonte, Omega, Torino 2009, p. 7. []
  5. Cfr. P.Grimaldi, cit., pp. 7-14; A.Monchiero, cit. []
  6. Cfr. A.Monchiero, cit. []

Biella vince due volte con Daniele Vercellino e Mariu Secci

Mariu Secci
Mariu Secci ritratto a Su Nuraghe, l'angolo di Sardegna ai piedi delle Alpi.

Sabato 23 ottobre, alle ore 17, a Santhià (Vercelli), si è svolta la gara podistica provinciale dei 10.000 metri su pista.
Il Primo Premio assoluto è stato conquistato dal biellese Daniele Vercellino dell’U.G.B., Unione Giovane Biella.
Il Primo Premio della categoria MM65 è stato assegnato ad un altro atleta della “Città della Lana”, Mariu Secci, responsabile storico della Sezione Sportiva del Circolo Culturale Sardo Su Nuraghe di Biella.
L’atleta sardo, per conquistare il titolo in poco più di 44 minuti, ha indossato i colori dell’ A. S. Gaglianico 1974, Società biellese alla quale partecipano diversi isolani particolarmente attivi nell’organizzazione della prestigiosa gara podistica di montagna del Circolo dei Sardi, denominata Il giro del Bric – Gran Premio Ronco Castello di Zumaglia, inserita nel Calendario del Comitato Provinciale Biella-Vercelli.
Nel 2011 la gara podistica di Su Nuraghe, giunta alla XX edizione, a ridosso dei festeggiamenti dell’Unità d’Italia, si svolgerà domenica 8 maggio, seguendo il consueto percorso tra boschi e sentieri, alla scoperta e valorizzazione del paesaggio alpino compreso nei Comuni di Zumaglia e di Ronco Biellese.
La manifestazione è una ulteriore testimonianza del contributo di amore dei Sardi per il territorio in cui vivono che si somma all’orgoglio di piccole e grandi vittorie sportive conquistate sul campo, a volte taciute o mimetizzate nelle cronache dei giornali, sempre fraternamente condivise con atleti e amici di comuni gioie e fatiche.Continua a leggere →

Un autunno ricco di frutti: Corsi, Incontri e Lezioni di identità

Corso di Balli continentali – Corso di Filet – Corso di Lingua sarda – Prove di canto – Lezioni di cinema – info e iscrizioni

Voci di Su Nuraghe
Santuario di Oropa, Voci di Su Nuraghe dirette dal M° Biagio Picciau

Con l’arrivo dell’autunno, entra nel vivo l’attività del Circolo Culturale Sardo Su Nuraghe di Biella con l’attivazione di Corsi, Incontri, Lezioni: momenti di socialità e cultura, di relazione, di formazione e di approfondimento. Momenti sereni da trascorrere in un ambiente sereno, fraternamente, in amicizia.
Nelle settimane passate, sono riprese le “Lezioni di cinema”, tenute da giovani soci di prima e di seconda generazione, “per conoscere la Sardegna attraverso il film d’autore”; prossimo appuntamento sabato 6 novembre, alle ore 21.
Un altro interessante obiettivo è quello di tramandare cultura materiale. Per questo è stato riattivato il “Corso di filet” (mercoledì, ore 15-17), incominciato dalla decana dell’Associazione zia Antonietta Sotgiu, tenuti dalle insegnanti Paola Antoniotti e Laura Rossetti. (info, contatti e iscrizioni, Grazia: 3294236841).
Le “Voci di Su Nuraghe” – all’interno del Corso di Lingua sarda – si incontrano con cantori di altre formazioni biellesi per le “Prove di canto”, in vista delle prossime festività natalizie. Appuntamenti al Circolo tutti i giovedì, ore 21-23 (info, contatti, Biagio: 3934941503).
Nelle scorse settimane è iniziato anche il “Corso di balli continentali”, con lezioni tenute dal Maestro Alessandro Tropeano. Incontri il venerdì, ore 21-23 (info, contatti e iscrizioni Melinda: 3339505180).
Si tratta di momenti diversi di socialità e condivisione con sguardo attento rivolto alla città e al territorio. In questa prospettiva si inserisce l’imminente apertura al pubblico dell’Ambulatorio Infermieristico Sardo “Dott. Emilia Cavallini”, inaugurato lo scorso mese di giugno, che presto offrirà a tutti un servizio gratuito nei giorni di lunedì e giovedì, dalle ore 9, alle ore 11.Continua a leggere →